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Cronaca

Incendio campo rom Giugliano: Indagine su inquinamento e rifiuti

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Incendio campo rom Giugliano: Indagine su inquinamento e rifiuti

Indagini su Incendio al Campo Rom di Giugliano: Procura di Napoli Nord Apre Nuovo Filone

La Procura di Napoli Nord ha avviato un doppio filone d’indagine riguardante l’incendio che ha colpito il campo rom di via Carrafiello a Giugliano il 1º luglio.

Nuove Accuse: Inquinamento Ambientale e Traffico Illecito di Rifiuti

Oltre al già esistente fascicolo per incendio doloso contro ignoti, le indagini adesso si concentrano anche sugli aspetti relativi all’inquinamento ambientale e al traffico illecito di rifiuti.

L’incendio ha causato una nube tossica che si è diffusa nell’area, portando all’arresto di un trentenne residente nel campo rom. Le indagini sono orientate a chiarire le responsabilità legate al degrado ambientale della zona, risultato dello smaltimento illegale di rifiuti pericolosi, successivamente dati alle fiamme.

Rom e Traffico Illecito: Ipotesi e Sviluppi

Secondo le ipotesi investigative, i rom potrebbero essere implicati nel traffico illecito di rifiuti, fungendo da anello di una catena alimentata da aziende del napoletano e del casertano. Le riprese effettuate dai carabinieri rivelano una vasta area coperta di rifiuti, con evidenti tracce di roghi precedenti, situati vicino alle baracche e alle roulotte del campo.

Obiettivi della Procura: Colpire i Responsabili e Tutelare il Territorio

Sotto la guida di Maria Antonietta Troncone, la Procura mira a identificare e punire tutti i responsabili di questo scempio ambientale, garantendo la salute dei cittadini e la tutela del territorio.

Dettagli delle Nuove Accuse

**Inquinamento ambientale:** L’incendio ha sprigionato una densa nube tossica, rendendo l’aria irrespirabile per ore e ponendo seri rischi alla salute pubblica.

**Traffico illecito di rifiuti:** Il campo rom è posizionato in un’area utilizzata come discarica illegale di rifiuti pericolosi, successivamente bruciati. Si ipotizza che i rom siano coinvolti nel traffico illecito di rifiuti.

Prove e Testimonianze

La Procura sta acquisendo immagini e filmati dell’incendio e dell’area circostante, ascoltando testimoni e persone informate sui fatti. Sopralluoghi nell’area del campo rom sono stati effettuati per raccogliere ulteriori prove.

Obiettivi delle Indagini

Le indagini puntano a individuare e colpire tutti i responsabili di questo scempio ambientale. Un altro obiettivo è la bonifica dell’area e la garanzia della salute dei cittadini e la tutela del territorio.

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Assenti le autorizzazioni, denunciato il proprietario di Auto Fratelli Manna, celebrità su TikTok: esercizio sequestrato

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Assenti le autorizzazioni, denunciato il proprietario di Auto Fratelli Manna, celebrità su TikTok: esercizio sequestrato

Pasquale Manna, titolare di un’autosalone a Qualiano e figura ben nota sui social media con oltre 700mila follower su TikTok, è finito nel mirino delle autorità. I carabinieri hanno denunciato Manna poiché la struttura del suo autosalone non possedeva le necessarie autorizzazioni edilizie. Di conseguenza, l’attività è stata preventivamente sequestrata.

La Denuncia e il Sequestro

Le autorità hanno preso provvedimenti in seguito alle rilevazioni effettuate. Nonostante la popolarità acquisita sul web, il titolare non ha rispettato le normative edilizie vigenti. Le indagini hanno evidenziato che l’autosalone operava senza le dovute autorizzazioni, portando così al sequestro preventivo dell’attività.

Le Conseguenze Legali

Il mancato rispetto delle norme edilizie comporta gravi conseguenze. È essenziale per chiunque porti avanti un’attività commerciale garantire che tutte le certificazioni e i permessi necessari siano in regola, al fine di evitare complicazioni legali. Pasquale Manna adesso dovrà affrontare un processo legale che potrebbe avere ripercussioni significative sulla sua attività e sulla sua immagine pubblica.

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Maltempo, fulmine colpisce una palma provocando un incendio: paura nel Napoletano

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Maltempo, fulmine colpisce una palma provocando un incendio: paura nel Napoletano

Danni causati dal maltempo a San Sebastiano al Vesuvio, nella provincia di Napoli: un fulmine si è abbattuto su una palma, nel giardino di un’abitazione privata, provocando un incendio.
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L’incidente e i primi interventi

L’incidente si è verificato nel pomeriggio, quando una violenta perturbazione si è abbattuta sulla zona, causando non solo fulmini, ma anche forti piogge e vento. Secondo le prime testimonianze, il fulmine è stato seguito immediatamente da un forte rumore e da una luce intensa, che ha attirato l’attenzione dei residenti nelle vicinanze. I vigilanti del comune sono intervenuti prontamente per mettere in sicurezza l’area e controllare le fiamme.

La situazione attuale e le reazioni della comunità

La palma colpita dal fulmine ha preso fuoco rapidamente, provocando paura e preoccupazione tra gli abitanti della zona. Fortunatamente, l’incendio è stato domato dai vigili del fuoco prima che potesse propagarsi ad altre abitazioni o alberi circostanti. Tuttavia, l’episodio ha sollevato discussioni sulla vulnerabilità delle strutture e degli spazi verdi urbani ai fenomeni atmosferici estremi. La comunità locale ha espresso gratitudine per il lavoro tempestivo delle autorità, ma ha anche chiesto ulteriori misure di prevenzione per evitare simili incidenti in futuro.

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Affittano un’auto per trafficare droga: arrestati con mezzo chilo di hashish dopo una fuga.

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Affittano un’auto per trafficare droga: arrestati con mezzo chilo di hashish dopo una fuga.

Due giovani, rispettivamente di 24 e 21 anni, sono stati arrestati dai carabinieri a Pignataro Maggiore, in provincia di Caserta. I due ragazzi trasportavano droga in un’auto presa a noleggio. [Continua a leggere]

L’operazione dei carabinieri

I due giovani sono stati fermati durante un controllo di routine sul territorio. Alla vista delle forze dell’ordine, i ragazzi hanno tentato la fuga in auto, ma sono stati prontamente inseguiti e bloccati. Dopo aver perquisito il veicolo, i carabinieri hanno rinvenuto mezzo chilo di hashish nascosto all’interno.

Auto a noleggio per evitare sospetti

Per cercare di evitare sospetti e controlli, i due giovani avevano deciso di noleggiare un’auto, sperando che un veicolo non di loro proprietà fosse meno soggetto a verifiche. Tuttavia, la strategia non è risultata efficace, portando al loro arresto e al sequestro della sostanza stupefacente.

I due arrestati dovranno ora affrontare le accuse di possesso e trasporto di stupefacenti con l’aggravante dell’uso di un veicolo a noleggio per il compimento del reato.

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