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Cronaca

Giugliano: arrestato responsabile degli incendi nel campo rom di via Carrafiello

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Giugliano: arrestato responsabile degli incendi nel campo rom di via Carrafiello

Giugliano: arrestato il piromane del campo rom di via Carrafiello

Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale (NIPAAF) di Napoli e della Compagnia di Giugliano in Campania hanno tratto in arresto un 30enne di origine rom, residente nel campo nomadi di via Carrafiello a Giugliano in Campania.

L’incendio di rifiuti speciali

L’uomo è ritenuto responsabile del vasto incendio di rifiuti speciali, tra cui alcuni pericolosi come RAEE e parti di autovetture, appiccato nella mattinata e domato solo nel pomeriggio dai Vigili del Fuoco dopo diverse ore di lavoro.

Le dense colonne di fumo nero

Le dense colonne di fumo nero erano visibili da chilometri, sprigionandosi dall’area retrostante il campo nomadi di via Carrafiello.

Effetti sulla salute pubblica

Le fiamme, alimentate dai rifiuti tossici, hanno inquinato l’aria per ore, disperdendo nell’atmosfera e nei polmoni dei residenti le sostanze nocive prodotte dalla combustione.

Indagini e arresto

Sull’origine del rogo, i Carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica, hanno avviato le indagini sin da subito, anche prima che il fuoco fosse completamente domato. Il 30enne è stato arrestato all’interno del campo rom.

Conseguenze e azione delle forze dell’ordine

I militari della Sezione Operativa della Compagnia di Giugliano e del NIPAAF del Gruppo Carabinieri Forestale di Napoli, dopo un’attenta attività investigativa e sopralluoghi, hanno individuato il responsabile, che è stato bloccato poche ore dopo all’interno del campo nomadi.

L’uomo arrestato è stato condotto in carcere, in attesa di comparire davanti al giudice per rispondere del reato di combustione illecita di rifiuti.

Conclusioni

L’intervento tempestivo dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco è stato fondamentale per domare l’incendio ed evitare conseguenze ancora più gravi per l’ambiente e la salute pubblica. L’arresto del responsabile rappresenta un duro colpo all’illegalità e un monito per chi commette simili reati.

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Omicidio Vassallo, Fabio Cagnazzo e il “buco” di 23 minuti: per il gip sapeva in anticipo

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Omicidio Vassallo, Fabio Cagnazzo e il “buco” di 23 minuti: per il gip sapeva in anticipo

L’omicidio di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica

8 Novembre 2024

18:55

La sera della morte di Angelo Vassallo il colonnello Fabio Cagnazzo lasciò la comitiva di amici per 23 minuti: per il gip indica che sapeva in anticipo dell’omicidio e aveva già cominciato il depistaggio.

Angelo Vassallo

La sera in cui è stato ammazzato Angelo Vassallo, il “sindaco pescatore” di Pollica, il colonnello Fabio Cagnazzo si allontanò dalla comitiva con cui era a cena per tornare insieme a loro 23 minuti dopo: un “buco” che, secondo il gip, dimostra che l’ufficiale dei carabinieri sapeva in anticipo dell’omicidio e si è mosso dai primi momenti per iniziare a depistare le indagini e assicurare copertura a chi aveva sparato al sindaco.

Il ruolo del colonnello Fabio Cagnazzo nell’omicidio Vassallo

Il colonnello dell’Arma è stato arrestato ieri insieme ad altri tre indagati; durante la notifica ha avuto un malore ed è stato trasferito in ospedale militare, dove si trova tutt’ora. Per l’accusa è coinvolto nell’organizzazione dell’omicidio e ha depistato le indagini indirizzandole di proposito verso uno spacciatore del posto, al fine di coprire i complici secondo un accordo che avrebbe preso con loro in precedenza.

L’omicidio sarebbe stato eseguito per evitare che Vassallo, che il giorno successivo si sarebbe…

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Napoli, il chioschetto della “limonata a cosce aperte” in via Toledo è abusivo: 8mila euro di multe

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Napoli, il chioschetto della “limonata a cosce aperte” in via Toledo è abusivo: 8mila euro di multe

I controlli della Polizia locale sui negozi e il commercio ambulante. Multe anche per la sosta selvaggia in centro.

Il chioschetto ambulante della limonata “a cosce aperte” in via Toledo è abusivo. Sequestrato dalla Polizia Locale che ha elevato anche oltre 8mila euro di multe all’acquafrescaio per violazioni legate alla mancanza di autorizzazione commerciale e di requisiti igienico-sanitari. La limonata “a cosce aperte” è una delle tradizioni delle strade di Napoli. Sono tanti i chioschetti che vendono questo prodotto – la maggior parte legali e autorizzati – sia ai napoletani che ai turisti.

La limonata chiama a “cosce aperte” perché la tradizione vuole che vada bevuta con le gambe allargate, in modo da non bagnarsi pantaloni o gonne. La bevanda è fatta con limonata fresca, infatti, alla quale viene aggiunto del bicarbonato. La reazione chimica che ne deriva produce l’effetto effervescente e spumeggiante, molto pittoresco.

Nel caso dell’acquafrescaio sanzionato dalla Polizia Locale, però, mancavano le autorizzazioni necessarie per l’attività ambulante (in esposizione anche gazzose, noccioline, pop corn e caramelle), che è stata quindi fermata per questo. Il negoziante, infatti, secondo quanto accertato dai caschi bianchi operava senza licenza. L’attrezzatura e la merce, per un valore complessivo di oltre 8mila euro in sanzioni, sono state sequestrate.

Bersagliato dalle multe, i poliziotti scoprono che a Napoli c’è un’auto clone della sua

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Scontro auto-camion nel Casertano, morto 45enne a Teano: incidente stradale sulla Casilina

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Scontro auto-camion nel Casertano, morto 45enne a Teano: incidente stradale sulla Casilina

La vittima è un 45enne di Piedimonte Matese. L’incidente nella curva di Val D’Assano. Indagano i carabinieri.

Immagine di repertorio

Scontro tra un camion e un’auto modello Fiat Punto nera, a Teano, sulla Strada Statale Casilina, nella curva all’altezza del bivio di Val d’Assano. Nel violento incidente stradale è morto un uomo di 45 anni, originario di Piedimonte Matese, che era alla guida dell’automobile. Ancora da chiarire la dinamica di quanto accaduto. Sul posto sono arrivati subito i soccorsi, con le forze dell’ordine e l’ambulanza del 118. Ma il personale sanitario intervenuto non ha potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo.

Incidente stradale nella curva di Val D’Assano

Il sinistro è avvenuto nella mattina di oggi, venerdì 8 novembre 2024, attorno alle ore 11,30. Sul posto anche i vigili del fuoco del distaccamento di Teano, che sono intervenuti per liberare la vittima dalle lamiere dell’auto accartocciata. Le indagini sono affidate ai carabinieri della aliquota radiomobile della compagnia di Capua, in provincia di Caserta. I militari dell’Arma hanno immediatamente eseguito i rilievi del caso ed acquisito le testimonianze dei presenti.

Non è escluso che possano essere ricercate anche eventuali immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona per cercare di avere ulteriori elementi che potrebbero aiutare a chiarire la dinamica di quanto accaduto. Secondo le prime informazioni, l’auto stava viaggiando in direzione di Teano sulla Strada Statale Casilina, quando si sarebbe…

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