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Cronaca

Detenuto Stefano Minopoli evade da ospedale Cardarelli dopo sparatoria a Chiaiano, Napoli

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Detenuto Stefano Minopoli evade da ospedale Cardarelli dopo sparatoria a Chiaiano, Napoli

Stefano Minopoli evade dal Cardarelli durante il ricovero ospedaliero

E’ evaso dal reparto Obi dell’ospedale Cardarelli il detenuto Stefano Minopoli, 31 anni, accusato di tentato omicidio. L’uomo si è reso protagonista di una mattinata di terrore il 23 maggio scorso nel quartiere di Chiaiano, barricandosi in casa armato dopo aver sparato alcuni colpi di pistola dalla finestra.

Prima dell’episodio a Chiaiano, Minopoli aveva minacciato una vicina di casa con una pistola, sparando un colpo senza causarle ferite. Attualmente detenuto presso il Carcere di Poggioreale, il detenuto si era fatto ricoverare all’ospedale per alcuni problemi di salute. La sua evasione è avvenuta intorno alle 14 di oggi, approfittando della minore presenza di personale della polizia penitenziaria durante il cambio turno.

Al momento Minopoli è ricercato dalle forze dell’ordine. Il segretario generale del sindacato di polizia Penitenziaria, Aldo di Giacomo, ha dichiarato: “Le carceri sono al collasso, lo stato ci ha abbandonati. In sole sei ore abbiamo visto un’evasione e una rivolta a Nisida. Le carceri campane si confermano tra le peggiori d’Italia.”

Di Giacomo ha inoltre chiesto le dimissioni del ministro e del sottosegretario con delega alle carceri, Andre Del Mastro. Ha sottolineato anche il recente suicidio di un agente penitenziario, che porta a sei il numero delle vittime dall’inizio dell’anno. La situazione carceraria in Campania rimane critica, con una serie di eventi allarmanti che mettono in luce la necessità di interventi urgenti.

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Cronaca

Martina Guasco perde la vita a 19 anni in un incidente a Napoli, lutto a Casoria

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Martina Guasco perde la vita a 19 anni in un incidente a Napoli, lutto a Casoria

Una tragica fatalità ha colpito Napoli, alimentando il già preoccupante bilancio delle vittime della strada nel capoluogo campano. Nel corso della notte, nella zona di Secondigliano, Martina Guasco, una giovane di soli 19 anni, ha perso la vita in un incidente stradale. Questo drammatico evento porta a 22 il numero delle vittime registrate nel 2024 a Napoli a causa di incidenti stradali. I dettagli sulle circostanze esatte dell’incidente sono ancora oggetto di indagine.

La giovane vita spezzata

La morte di Martina Guasco ha gettato nello sconforto l’intera comunità di Casoria, il luogo natale della giovane. Gli amici e i familiari sono sconvolti dalla perdita improvvisa e prematura di una ragazza tanto amata. Le autorità locali stanno lavorando alacremente per comprendere meglio le dinamiche dell’incidente e prevenire ulteriori tragedie. Questo evento sottolinea nuovamente l’importanza di maggiori misure di sicurezza stradale e di una guida responsabile.

Un problema crescente

Nel corso del 2024, il numero di vittime di incidenti stradali a Napoli ha raggiunto cifre allarmanti, con ben 22 giovani vite spezzate. Questo tragico trend evidenzia l’urgenza di interventi efficaci per affrontare il problema e migliorare la sicurezza stradale nella regione. Le autorità sono invitate a rafforzare controlli e misure preventive, mentre la comunità si unisce nel dolore e nella richiesta di azioni concrete per evitare che simili tragedie si ripetano. Per ulteriori dettagli sull’accaduto, è possibile continuare a leggere.

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Clinica: neonato deceduto per presunta infezione batterica, salma sequestrata dalla Procura.

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Clinica: neonato deceduto per presunta infezione batterica, salma sequestrata dalla Procura.

Tragedia alla clinica Pineta Grande di Castel Volturno. Un neonato è morto in circostanze drammatiche, sollevando dubbi su una possibile infezione batterica. I genitori del piccolo, devastati dal dolore, hanno presentato una denuncia formale alle autorità competenti. Questo episodio ha spinto la procura ad avviare un’indagine approfondita per chiarire le cause esatte del decesso. La notizia ha sollevato non poche polemiche e preoccupazioni riguardo alla sicurezza sanitaria in ambito pediatrico.

Indagine in corso

Le autorità hanno già proceduto al sequestro della salma, un atto necessario per effettuare ulteriori accertamenti medico-legali. L’obiettivo è quello di scoprire se il neonato sia stato vittima di un’infezione batterica contratta durante la degenza in clinica. La comunità locale è in stato di shock e attende con ansia ulteriori sviluppi dall’indagine, sperando che possano emergere dati concreti che chiariscano la situazione. Nel frattempo, le istituzioni sanitarie hanno avviato un processo di verifica interna per assicurarsi che tutte le disposizioni sanitarie siano state rispettate secondo i protocolli stabiliti.

Reazioni e preoccupazioni

La notizia ha suscitato una profonda emozione non solo tra i cittadini di Castel Volturno, ma anche a livello nazionale. Molti si interrogano sulla qualità delle cure nei centri sanitari, e questo episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza ospedaliera e sulla necessità di maggiori controlli. I genitori, supportati dalla comunità, chiedono giustizia e auspicano che l’indagine possa portare alla luce eventuali responsabilità. La clinica Pineta Grande, dal canto suo, ha espresso il suo cordoglio alla famiglia del neonato e si è dichiarata disponibile a collaborare pienamente con le autorità per far chiarezza sull’accaduto.

Per approfondire l’articolo completo, puoi leggere qui.

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23enne minaccia la fidanzata con la diffusione di foto private: arrestato per vendetta pornografica.

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23enne minaccia la fidanzata con la diffusione di foto private: arrestato per vendetta pornografica.

I Carabinieri sono intervenuti in un’abitazione situata nel quartiere Vicaria, Napoli, dove hanno salvato una ragazza di appena 18 anni che era stata aggredita dal suo compagno di 23 anni. Durante l’intervento, l’uomo è stato fermato e posto in arresto.

Minacce di Revenge Porn

L’arresto è avvenuto a seguito delle minacce da parte del giovane di diffondere foto intime della ragazza nel caso in cui lei decidesse di lasciarlo. Questo comportamento rientra nel reato noto come “revenge porn”, che prevede gravi conseguenze legali per chi lo commette.

Intervento dei Carabinieri

I Carabinieri, informati di quanto stava accadendo, sono arrivati tempestivamente sul posto. La ragazza è stata così sottratta a una situazione di pericolo immediato e l’uomo è stato tradotto in caserma per ulteriori accertamenti. L’episodio sottolinea l’importanza di denunciare atti di violenza e coercizione affinché le forze dell’ordine possano intervenire prontamente.

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