Cronaca
Casamicciola: ispezione cantieri fondi ricostruzione post terremoto e alluvione
La polizia insieme ai carabinieri e alla finanza ha condotto oggi un’ispezione su due cantieri a Casamicciola, sull’isola di Ischia, che sono stati finanziati con i fondi destinati alla ricostruzione dopo il terremoto e l’alluvione. Questa operazione mirava a verificare la regolarità e la corretta destinazione dei finanziamenti pubblici, nell’ambito di un’attenta vigilanza sulle opere di ricostruzione nelle zone colpite da eventi naturali.
Ispezioni per la trasparenza dei fondi pubblici
Le ispezioni condotte oggi a Casamicciola rappresentano un ulteriore passo nell’ambito del controllo della corretta gestione dei fondi destinati alla ricostruzione post-terremoto e alluvione. L’obiettivo principale di queste operazioni è garantire la trasparenza e la correttezza nell’utilizzo delle risorse pubbliche, assicurando che le opere di ricostruzione vengano realizzate nel rispetto delle normative vigenti e nel pieno interesse delle comunità colpite.
Importanza della vigilanza sulle opere di ricostruzione
La vigilanza sulle opere di ricostruzione dopo eventi calamitosi come terremoti e alluvioni riveste un’importanza fondamentale per assicurare che i fondi pubblici siano impiegati in modo corretto e che le azioni messe in campo siano effettivamente finalizzate al ripristino delle aree colpite. Solo attraverso una supervisione costante e accurata è possibile garantire che le risorse finanziarie vengano utilizzate nel modo migliore per favorire la rapida ripresa e la ricostruzione delle comunità coinvolte.
Conclusioni
Le ispezioni condotte oggi sui cantieri a Casamicciola rappresentano un passo importante nella vigilanza e nel controllo dei fondi pubblici destinati alla ricostruzione post-terremoto e post-alluvione. È fondamentale assicurare che le risorse finanziarie siano impiegate in modo corretto e trasparente, per garantire una ripresa efficace e duratura delle aree colpite da eventi naturali. La collaborazione tra forze dell’ordine e autorità competenti è essenziale per monitorare da vicino l’andamento delle opere di ricostruzione e assicurare il rispetto delle norme e delle procedure previste.
Fonte
Cronaca
Ponticelli, falegname di 71 anni trovato morto con ferite alla testa
Il corpo senza vita di un 71enne è stato rinvenuto nella sua falegnameria di via dei Mosaici, a Ponticelli; le indagini sono affidate ai carabinieri.
Immagine di repertorio
Il corpo senza vita di un uomo, Arturo Panico, è stato trovato in una falegnameria di Ponticelli, nella periferia orientale di Napoli, intorno alle 20 di oggi, 18 novembre. L’attività si trova in via dei Mosaici, al civico 40. L’uomo, 71 anni, originario di Sant’Anastasia (Napoli) ma residente a Ponticelli, era già noto alle forze dell’ordine.
A quanto si apprende Panico aveva delle ferite lacerocontuse alla nuca e alla fronte. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno avviato le indagini coordinati dalla Procura di Napoli. Al momento le indagini sono a 360 gradi, l’ipotesi dell’omicidio non viene esclusa. Nella falegnameria è arrivato il medico legale per il primo esame sul corpo.
Cronaca
Incendio a Napoli, fiamme visibili dalla Tangenziale nei pressi dell’uscita Zona Ospedaliera
Incendio in Zona Ospedaliera, a Napoli: le fiamme visibili dalla Tangenziale. Vigili del fuoco e polizia sul posto.
Foto dal gruppo Facebook Abitanti di Capodimonte e non / Carlo Restaino
Un vasto incendio si è sviluppato nella serata di oggi, lunedì 18 novembre, nella Zona Ospedaliera di Napoli: le fiamme, ben visibili dalla Tangenziale, sono state segnalate sui social da diversi residenti. Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco e la polizia.
Foto dal gruppo Facebook Abitanti di Capodimonte e non / Carlo Restaino
Cronaca
L’omicidio di Arcangelo Correra e il muro di omertà degli amici
Omicidio di Arcangelo Correra
18 Novembre 2024
20:00
Renato Caiafa, reo confesso, e gli amici hanno fornito versioni che non convincono gli inquirenti: il nodo resta la provenienza della pistola che ha sparato al 19enne.
Renato Caiafa dice di avere trovato quella pistola un attimo prima della tragedia, di averla presa e di essersi messo a scherzare davanti agli occhi degli amici; che lo stesso Arcangelo Correra lo avrebbe sfidato, sempre scherzando, a sparargli. Gli altri ragazzi, invece, non avrebbero visto nulla: hanno detto che erano presenti, che non sapevano di quell’arma e che, proprio al momento dello sparo, erano voltati da un’altra parte. Due versioni che non coincidono, e che rappresentano un ostacolo alle indagini: i giovanissimi che erano presenti quella sera, gli unici che potrebbero dire come è andata, stanno mentendo.
L’omicidio di Arcangelo Correra a Napoli
Per ora l’unica cosa certa è che il ragazzo, 19 anni, è stato ucciso da un unico proiettile, che lo ha centrato in fronte. L’ipotesi dell’incidente viene quella ritenuta maggiormente verosimile, ma sono i contorni ad essere fumosi. E la pistola resta il nodo dell’inchiesta: nel fermo nei confronti di Caiafa il gip evidenzia che i comportamenti del giovane, reo confesso, non avrebbero senso se davvero la pistola fosse stata trovata in quel momento.
Quella pistola, scrive il gip, non poteva essere vista nelle condizioni descritte da Caiafa: è di…