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Cane Batman smarrito nel Nolano: appelli disperati della padrona

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Cane Batman smarrito nel Nolano: appelli disperati della padrona

<strong>Cane Batman Perso tra Nola e San Vitaliano: Gli Appelli della Proprietaria per Ritrovarlo

Numerosi sono gli appelli lanciati dalla proprietaria di Batman, un cane smarrito dal suo addestratore nelle zone tra Nola e San Vitaliano, in provincia di Napoli. La comunità si è unita nell’impegno di ritrovare Batman, sperando in un lieto fine.

L’Allarme e Gli Appelli Social

Non appena Batman è sparito, la sua proprietaria ha subito diramato allarmi attraverso vari canali social. I post hanno rapidamente guadagnato visibilità, con numerosi utenti che hanno condiviso le informazioni nella speranza di localizzare il cane smarrito.

Coordinamento delle Ricerche

Le ricerche per Batman sono state organizzate in maniera sistematica. Volontari, amici della proprietaria e amanti degli animali hanno setacciato le aree tra Nola e San Vitaliano, nella speranza di trovare qualche traccia del cane. La cooperazione e la solidarietà della comunità sono state fondamentali.

Come Aiutare

Chiunque avesse informazioni su Batman è invitato a contattare immediatamente la proprietaria. Si suggerisce anche di condividere gli appelli sui propri profili social per aumentare le probabilità di ritrovamento. Ogni piccolo gesto potrebbe fare la differenza.

Continua a leggere gli aggiornamenti e segui gli sviluppi di questa storia sul sito di Fanpage Napoli.

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Cronaca

Picchia la moglie e la tiene prigioniera in casa, ferita e costretta a letto da un mese

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Picchia la moglie e la tiene prigioniera in casa, ferita e costretta a letto da un mese

I carabinieri hanno arrestato un 76enne a Vitulazio (Caserta) per maltrattamenti in famiglia: da anni vessava la moglie e da un mese la teneva chiusa in casa.

Il marito la picchiava da anni e, quando l’aveva fatta cadere, non aveva nemmeno chiamato i soccorsi: da un mese lei era quindi rimasta bloccata a letto, incapace di alzarsi e di chiedere aiuto. È quello che ha raccontato una donna di 74 anni quando, nella sua casa di Vitulazio, in provincia di Caserta, sono finalmente arrivati i carabinieri. A chiamarli era stata la sorella, che da tempo non riusciva a parlarle e anche lei vittima delle violenze del cognato. L’uomo , 76 anni, originario del Napoletano, è finito in manette: deve rispondere di maltrattamenti nei confronti della moglie.

I militari sono intervenuti nella casa degli anziani coniugi nel tardo pomeriggio di ieri, 25 novembre, a seguito della richiesta di aiuto arrivata ai centralini del 112. Al telefono c’era la sorella della 74enne. La donna ha raccontato ai militari che da diversi giorni non riusciva a contattare la sorella maggiore e, quando era andata a casa sua nella cittadina del Casertano, era stata aggredita dal cognato: l’uomo non le aveva permesso di entrare nell’abitazione e l’aveva minacciata. I carabinieri hanno raggiunto la casa indicata e la donna era ancora lì fuori, sconvolta e preoccupata per la propria incolumità e per quella della sorella.

All’interno dell’abitazione i militari hanno trovato il 76enne e, nella camera da letto, c’era la moglie, ferita e costretta a stare a letto; alla loro vista la donna ha subito denunciato le minacce di morte, le offese e le percosse di cui era stata vittima in…

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Ragazzino denuncia i bulli nel Casertano: in un anno gli hanno estorto 1.500 euro

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Ragazzino denuncia i bulli nel Casertano: in un anno gli hanno estorto 1.500 euro

Tre giovanissimi sono stati denunciati dai carabinieri a Bellona (Caserta): da ottobre 2023 a pochi giorni fa avevano vessato un 18enne, costringendolo a dare loro soldi per 1.500 euro complessivi.

Immagine di repertorio

Da poco più di un anno era vittima di tre coetanei che con minacce e intimidazioni lo avevano costretto continuamente a dargli soldi, per un totale di 1.500 euro. Fino a quando, all’ennesima richiesta di denaro, non ce l’ha fatta più e ha raccontato tutto ai carabinieri. Storia che arriva da Bellona, piccolo centro della provincia di Caserta, e che si è conclusa con la denuncia per tre giovanissimi, due dei quali minorenni. Le indagini sono scattate dopo la denuncia sporta da un 18enne del posto, che aveva chiesto aiuto al 112 e successivamente si era presentato nella stazione dei carabinieri di Vitulazio.

Il ragazzo ha raccontato che le angherie erano cominciate nell’ottobre 2023 e che i tre, con pretesti di ogni tipo, lo avevano obbligato a consegnare contanti. L’ultima richiesta, quella che lo aveva spinto a denunciare, c’era stata il 22 novembre: i tre erano andati a casa sua e, con fare minaccioso e violento, gli avevano intimato di consegnare 250 euro. A loro dire si trattava del pagamento di un paio di scarpe che il 18enne aveva avuto in prestito due anni prima e che non aveva mai restituito.

I tre sono stati bloccati dai carabinieri nel pomeriggio di ieri, 25 novembre: quando sono tornati dalla vittima per incassare i 250 euro hanno trovato ad aspettarli anche i carabinieri. Sono stati condotti in caserma e sono stati denunciati a piede libero per estorsione. Nel corso degli ulteriori accertamenti i militari…

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Nella casa di Ercolano 350 kg di polveri. Ne sono bastati 10 di miscela esplosiva per uccidere tre persone

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Nella casa di Ercolano 350 kg di polveri. Ne sono bastati 10 di miscela esplosiva per uccidere tre persone

Per gli artificieri la fabbrica abusiva di fuochi d’artificio di Ercolano (Napoli) è stata distrutta dall’esplosione di circa 10 chili di miscela esplosiva; nella casa c’era l’occorrente per prepararne almeno 300 chili.

I carabinieri sul luogo dell’esplosione, ad Ercolano

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L’esplosione che ha ucciso Samuel Tafciu e le sorelle Sara e Aurora Esposito è stata causata da un quantitativo di miscela esplosiva tra i 5 e i 10 chili, ma in quella abitazione di contrada Patacca ad Ercolano (Napoli) erano stipati almeno 350 chili di polveri per realizzare i botti non ancora miscelate: una potenziale polveriera che avrebbe potuto distruggere non soltanto l’immobile ma devastare anche le abitazioni vicine. Il dato, ricostruito durante i sopralluoghi dei vigili del fuoco, è riportato nel fermo eseguito dai carabinieri nei confronti di Pasquale Punzo, proprietario di fatto dell’immobile, ora in carcere a Poggioreale; tra le accuse che la Procura contesta all’uomo c’è l’omicidio con dolo eventuale: per gli inquirenti, pur non volendo deliberatamente uccidere i tre ragazzi, ha coscientemente creato le condizioni perché ciò potesse accadere e ne ha accettato il rischio.

La casa di Ercolano imbottita di polveri per esplosivi

Quando i vigili del fuoco sono arrivati sul posto, al civico 94 di via Patacca, è stato subito chiaro cosa stava succedendo in quell’immobile: disseminati sul terreno c’erano centinaia di involucri per fuochi d’artificio. E due corpi, quelli delle due gemelle, all’interno della baracca. Hanno potuto recuperarli…

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