Seguici sui Social

Cronaca

Camposano: domiciliari all’investitore di Lucia Passariello. Autopsia

Pubblicato

il

Camposano: domiciliari all’investitore di Lucia Passariello. Autopsia

<h3>Camposano, Arresti Domiciliari per l’Investitore di Lucia Passariello

Il giudice per le indagini preliminari (GIP) di Nola ha confermato l’arresto del vigile urbano responsabile dell’investimento mortale avvenuto a Camposano. L’uomo, attualmente sospeso dal suo incarico presso la Polizia Municipale di Portici, era sotto l’effetto dell’alcol al momento dell’incidente.

Dettagli sull’Incidente

L’episodio tragico si è verificato in via Croce San Nicola, Camposano, durante la sera di venerdì. Lucia Passariello, di 27 anni, è stata investita da una Suzuki Splash mentre passeggiava con le sue due nipotine, che sono rimaste illese. L’investitore, un vigile urbano di 26 anni, aveva un tasso alcolemico di tre volte superiore al limite consentito.

Misure Cautelari

Il GIP ha deciso di imporre la misura cautelare degli arresti domiciliari all’uomo coinvolto nell’incidente. Questa scelta è stata dettata dalla gravità della situazione e dalle condizioni in cui il reato è stato commesso.

Nomina dei Consulenti per l’Autopsia

Questa mattina, la Pubblico Ministero Sarah Caiazzo della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nola, ha nominato i periti per l’autopsia. L’esame sarà condotto dal dottor Maurizio Saliva, medico legale e coordinatore di medicina legale presso l’ASL di Napoli. L’ingegnere Gerardo Mirabelli, esperto nella ricostruzione di incidenti stradali, avrà il compito di analizzare la dinamica del sinistro.

Partecipazione degli Avvocati

Alla nomina dei periti, erano presenti gli avvocati Giuseppe Cortellessa e Raffaele De Simone, rappresentanti delle parti offese, e l’avvocato Giuseppe Siciliano, che difende l’investitore.

Indagini in Corso

I Carabinieri di Cimitile stanno attualmente acquisendo i filmati delle telecamere presenti nella zona dell’incidente. Questi video potrebbero fornire indicazioni preziose sulla velocità del veicolo e sul comportamento del conducente al momento del fatto.

Conclusioni

L’intera comunità di Camposano è sconvolta da questo tragico incidente. Le indagini continuano con l’intento di fare piena chiarezza su quanto avvenuto, mentre la famiglia di Lucia Passariello attende giustizia per la grave perdita subita.

Fonte

Continua a leggere

Cronaca

Cercano di spendere 50 euro falsi nei negozi, ma le banconote sono contraffatte male: 4 giovani denunciati

Pubblicato

il

Cercano di spendere 50 euro falsi nei negozi, ma le banconote sono contraffatte male: 4 giovani denunciati

� accaduto a San Felice a Cancello, nella provincia di Caserta, dove 4 giovani tra i 16 e i 24 anni sono stati denunciati dai carabinieri: la banconota da 50 euro che hanno cercato di rifilare a un negoziante è apparsa subito palesemente falsa.

Come Totò e Peppino nel film cult “La banda degli onesti”, si sono improvvisati falsari e hanno cercato di spendere banconote contraffatte da 50 euro in vari esercizi commerciali, ma la scarsa fattura delle stesse, che a vista d’occhio apparivano palesemente false, li ha fatti scoprire: a San Felice a Cancello, nella provincia di Caserta, quattro giovani – hanno tra i 16 e i 24 anni – sono stati denunciati dai carabinieri.

Nel pomeriggio di ieri, giovedì 21 novembre, i carabinieri della locale stazione sono intervenuti dopo numerose segnalazioni giunte al numero di emergenza 112 da parte di alcuni commercianti di San Felice a Cancello: quattro giovani, a più riprese, avevano cercato di spendere nei negozi cittadini delle banconote da 50 euro che risultavano palesemente false.

Immediate le indagini dei militari dell’Arma, che hanno rintracciato i quattro truffatori in erba, in piazza Castra Marcelli, a bordo di una Fiat Panda. Identificati e sottoposti a perquisizione, i quattro giovani sono stati trovati in possesso di 6 banconote da 50 euro false e di una somma di denaro di 720 euro, suddivisa in banconote di vario taglio, non contraffatte. Tutto il denaro è stato posto sotto sequestro, mentre i giovani sono stati denunciati in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria per spendita e introduzione nello stato, senza concerto, di monete falsificate in concorso tra loro.

Fonte Verificata

Continua a leggere

Cronaca

Su TikTok il fumetto che difende Crescenzo Marino, il figlio di McKay, boss di Secondigliano

Pubblicato

il

Su TikTok il fumetto che difende Crescenzo Marino, il figlio di McKay, boss di Secondigliano

Su un profilo TikTok di un amico di Crescenzo Marino è stato pubblicato un fumetto che difende il figlio del boss, condannato ad agosto a 10 anni di carcere; scritto in prima persona, sarebbe autobiografico.

L’infanzia in un quartiere difficile, l’arresto del padre, la scoperta di essere figlio di un boss di camorra e i tentativi di allontanarsi da quel mondo che l’hanno portato anche a stringere amicizia col rapper Geolier, fino a quando le manette sono scattate anche per lui e alla detenzione da innocente. Tutto raccontato in un fumetto che ieri sera è stato pubblicato su un profilo TikTok e che sarebbe stato disegnato da Crescenzo Marino, il figlio del capoclan Genny McKay. “Nato a Secondigliano”, questo è il titolo. E, subito sotto, la nota: “a cura di Crescenzo Marino”.

Il fumetto sulla vita del figlio del capoclan Marino

Non è sicuro che l’autore del fumetto sia effettivamente Crescenzo Marino, attualmente detenuto, ma è certo che il profilo su cui è stato pubblicato viene gestito da qualcuno molto vicino al ragazzo. Nato nel 1997, il giovane aveva appena sette anni quando è scoppiata la faida di Scampia, nel 2004. Il racconto a fumetti, scritto in prima persona e con protagonista Marino, inizia proprio da quel periodo: “Ricordo che giocavamo a pallone tra i colpi di pistola”.

Nel giro di qualche vignetta, la prima svolta: l’arresto di Gennaro Marino (2004). Le bugie della madre per non dirgli la verità: “Papà lavora in un castello”. Poi le “cose strane” che succedevano durante l’infanzia e l’adolescenza: i ragazzi che volevano essere suo amici e quelli che gli dicevano che non potevano invitarlo a casa perché “le loro…

Fonte Verificata

Continua a leggere

Cronaca

Infermiere preso a schiaffi all’Ospedale del Mare: arriva la Polizia

Pubblicato

il

Infermiere preso a schiaffi all’Ospedale del Mare: arriva la Polizia

Aggressione al Pronto Soccorso dell’Ospedale del Mare. Infermiere preso a schiaffi. Arriva la Polizia.

Infermiere aggredito al Pronto Soccorso dell’Ospedale del Mare oggi pomeriggio. Preso a schiaffi da un parente di una paziente che era arrivata nel nosocomio partenopeo, per una intossicazione, ma poi aveva deciso di andare via, rifiutando le cure. Uno degli infermieri, a quanto apprende Fanpage.it, è stato aggredito dai familiari sopraggiunti poco dopo sul posto, alla ricerca del loro parente ammalato.

Infermiere del Pronto Soccorso preso a schiaffi

L’aggressione è avvenuta prima da parte di un parente, ma solo verbalmente, poi da parte di un altro parente che avrebbe assalito l’infermiere alle spalle, schiaffeggiandolo. Alla fine i due parenti sono stati allontanati dalla sicurezza. Sul posto è arrivata la Polizia di Stato, allertata dal personale sanitario. L’infermiere colpito, invece, è stato refertato dai medici dell’ospedale.

La Polizia di Stato all’Ospedale del Mare

Ancora da chiarire la dinamica dell’accaduto. Secondo le prime ricostruzioni, l’aggressione sarebbe avvenuta attorno alle ore 15,00 di oggi, venerdì 22 novembre 2024. Si tratta dell’ennesimo atto di violenza contro il personale sanitario registrato negli ultimi mesi all’interno dei nosocomi napoletani. Le istituzioni sono impegnate per contrastare questo fenomeno. Per questi motivi sono stati istituiti dei drappelli delle forze dell’ordine all’interno dei pronto soccorso ospedalieri e sono state installate le telecamere a bordo dell’ambulanze del 118. Le difficoltà vissute da medici e infermieri all’interno dei pronto soccorso, purtroppo, rendono anche poco…

Fonte Verificata

Continua a leggere

Questo sito web non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
Alcuni contenuti sono generati attraverso una combinazione di una tecnologia proprietaria di IA e la creatività di autori indipendenti.
Per contatti [email protected]