Cronaca
Camorra: pizzo a prostitute, parcheggiatori e pizzerie; 37 indagati
Maxi Blitz a Napoli: Estorsioni, Droga e Prostitute nel Mirino della Polizia
Dal pizzo alle pizzerie del centro storico, ai cantieri edili di via Duomo, fino alle estorsioni ai parcheggiatori abusivi, al riciclaggio e al traffico di droga sull’isola di Ischia gestito dai fratelli Cella e la gestione della piazza di spaccio di via Carbonari a Forcella. La delinquenza a Napoli non conosce limiti.
Panorama delle Attività Criminali
La complessa rete criminale includeva anche agguati, tre tentati omicidi e la necessità di una tregua per investire nel business del food and beverage della movida. La gestione dello spaccio di droga in piazza Bellini era addirittura affidata a cittadini extracomunitari, con un pizzo di 15 euro al giorno imposto a tutte le prostitute che "lavoravano" nelle strade del centro di Napoli.
L’Ordinanza e gli Arresti
L’ordinanza cautelare di quasi 500 pagine, firmata dal gip Luca Rossetti della 21esima sezione del Tribunale di Napoli, ha portato all’arresto di 17 affiliati ai clan Giuliano, Caldarelli e Paranza di San Gaetano, capeggiati da Salvatore Marino, tutti federati con i Mazzarella. Altri sei individui sono finiti agli arresti domiciliari, per un totale di 36 indagati. Un trentasettesimo, Rocco Tommaselli, vertice del clan Caldarelli delle Case Nuove, è deceduto.
Protervia e Metodologia del Pizzo
Dall’ordinanza emerge la protervia del gruppo Giuliano nel chiedere il pizzo alle prostitute di Forcella. Ciro Oliviero agiva come esattore su mandato di Alessio Vicorito e Salvatore Giuliano ‘o russo’, il quale si presentava per la riscossione.
Riscossione del Pizzo alle Prostitute
Ecco alcuni dialoghi intercettati:
“Tutti, il sabato lavorate, dai ti voglio bene non fare casino, sei brava ragazza, ti faccio sconto 15”; “Se vengono i miei amici fanno casino, dammi 15, dammi 15… ragazz* non fate le furbe stamattina che non andiamo bene, questa è la bionda, dove sta questa qua?”
"Non mi fare perdere tempo stamattina… famm’ acchiappà nu mument a chest cà? Ma qua dove sta Lù? Ah sta cà, ai loc’ ohi!" e “Qua non lavori più! Tu domani mi dai 20 € peró altrimenti tu qua non lavori più, te ne vai perché tu vuoi fare furba! Tu fai lunedì – martedì – mercoledì – giovedì e venerdì lavori, sabato non lavori allora non paghi? Come funziona?”
E ancora: “Se questa non capisce io, domani, la prendo e la butto qua fuori. Spiegaglielo che io, domani, la butto qua fuori. Se domani non mi dai le 20 euro, ti butto qua fuori!”, “Mo tu mi paghi ora, tu mo’ mi paghi ora e poi se ne parla domani, pagami ora come mi pagano tutte”, “hanno pagato tutte, solo tu non avevi pagato?”
“My friend stai buono che ti abboffo di coltellate”
Solo tutte e due non avevate pagato? Uhà impossibile proprio… jà dammi 15 euro lo stesso dai non fa niente”, "solo voi dovete pagare… sto aspettando solo a voi, hanno pagato tutte, dove sta questa?" “My friend stai buono che ti abboffo di coltellate”.
I Nomi dei 37 Indagati
- AMOROSO Emanuele, nato a Napoli, 09.12.1998 (Carcere)
- BARILE Salvatore, nato a Napoli, 15.05.1984
- BONAVOLTA Antonio, nato a Napoli, 09.02.1987 (Carcere)
- CALCAVECCHIA Pio Vittorio, nato a Napoli, 05.09.1984
- CALDARELLI Gennaro, nato a Napoli, 15.05.1968 (Carcere)
- CALDARELLI Vincenzo, nato a Napoli, 26.04.1979 (Carcere)
- CAPUANO Giovanni, nato a Napoli, 30.04.1995 (Arresti domiciliari)
- CAPUANO STEFANO, nato a Napoli, 25.06.1997 (Carcere)
- CARRANO Luigi, nato a Napoli, 30.01.1981 (Carcere)
- CASABURRO Pasquale, nato a Napoli, 31.03.1974 (Carcere)
- CEDOLA Giuliano, nato a Napoli, 03.05.1991 (Carcere)
- CELLA Raffaele, nato a Napoli, 10.06.2000
- CELLA Vincenzo, nato a Napoli, 10.04.1996
- CHICHIERCHIA Gennaro, nato a Napoli, 12.12.2001
- COZZOLINO Felicia, nata a Napoli, 01.03.1984
- DE MARTINO Domenico, nato a Napoli, 18.07.1993 (Arresti domiciliari)
- ESPOSITO Luigi, nato a Napoli, 03.01.2001 (Arresti domiciliari)
- GIULIANO Ciro, nato a Napoli, 29.11.1989 (Arresti domiciliari)
- GIULIANO Cristiano, nato a Napoli, 07.09.1993 (Carcere)
- GIULIANO Salvatore, nato a Napoli, 26.05.1984 “o’russ”
- GIULIANO Salvatore, nato a Napoli, 18.05.1986 “bombolone” (Carcere)
- IAFULLI Carmine, nato a Napoli, 25.04.1981
- IMPARATO Gennaro, nato a Napoli, 06.04.1989 (Carcere)
- IZZO Gennaro, nato a Napoli, 29.11.1992 (Arresti domiciliari)
- MARINO Salvatore, nato a Napoli, 30.3.1977 (Carcere)
- MASSA Angelo, nato a Napoli, 21.06.1983
- MAURO Giuseppe, nato a Napoli, 11.12.1976 (Arresti domiciliari)
- MAZZARELLA Michele, nato a Napoli, 14.07.1978 (Stralciato)
- MAZZARELLA Ciro, nato a Napoli, 03.05.1971 (Stralciato)
- MORRA ANTONIO, nato a Napoli, 07.12.1988 (Carcere)
- MORRA Cesare, nato a Napoli, 16.08.1991 (Carcere)
- OLIVIERO Ciro, nato a Napoli, 02.07.1976 (Carcere)
- SELMANI Safet, nato in Albania, 25.04.1993
- SOMMA Massimo, nato a Napoli, 30.05.1991
- TARASCIO Gennaro, nato a Napoli, 25.09.1960 (Carcere)
- TOMASELLI Rocco, nato a Napoli, 04.02.1990 (Deceduto)
- VICORITO Alessio, nato a Napoli, 24.01.1994 (Carcere)
Questo è uno spaccato della complessità e della vastità del crimine organizzato che affligge Napoli, un fenomeno che richiede continua attenzione e determinazione da parte delle forze dell’ordine e delle istituzioni.
Cronaca
Un video documenta la tragedia di Chiara Jaconis, la turista deceduta a Napoli colpita da una statuina
In un video privato di sorveglianza, si vedono i due ragazzi percorrere i vicoli dei Quartieri Spagnoli. Sono gli attimi che precedono la tragedia.
I Momenti Precedenti all’Incidente
Entra in scena l’angoscia quando si osservano questi giovani attraversare i suggestivi ma intricati vicoli dei Quartieri Spagnoli di Napoli. Purtroppo, i minuti successivi a queste immagini portano a un evento che nessuno avrebbe mai potuto prevedere.
Riprese di Sorveglianza Rivelatrici
Queste riprese, ora fondamentali per le indagini, raccontano la storia di due vite che si incrociano con il destino in modo tragico. La sicurezza e l’apparente normalità delle loro azioni contrastano dolorosamente con l’inevitabile disastro che seguirà.
Cronaca
Bambine dai 9 ai 13 anni adescate sui social e persuase a inviare foto e video espliciti: arrestato un uomo di 40 anni
Sono 24 le minorenni adescate online sui social e poi convinte a inviare materiale hot: la Procura di Napoli ha disposto gli arresti domiciliari per un uomo di 40 anni.
Minorenni adescate sui social
L’uomo, attraverso diverse piattaforme social, ha contattato bambine tra i 9 e i 13 anni, convincendole a inviare foto e video compromettenti. Le indagini hanno rivelato una preoccupante strategia di manipolazione, che ha portato le giovani vittime a cadere nella trappola.
Intervento della Procura di Napoli
La situazione allarmante ha spinto la Procura di Napoli ad intervenire rapidamente. Le autorità hanno subito predisposto gli arresti domiciliari per l’uomo accusato di adescamento e sfruttamento delle minorenni. Questo caso ha suscitato un forte sentimento di indignazione e preoccupazione nell’opinione pubblica, riaccendendo il dibattito sulla sicurezza online e la protezione dei minori.
Per approfondimenti, si può consultare l’articolo completo su Fanpage.
Cronaca
Uomo lancia una sedia contro i medici: attacco alla Guardia Medica a Melito di Napoli
L’aggressione al personale sanitario della Guardia Medica di Melito, nella provincia di Napoli, è stata immortalata in video. Alla base ci sarebbe una visita domiciliare negata. Continua a leggere.
Motivo dell’aggressione
L’incidente è avvenuto dopo il rifiuto di una visita domiciliare. L’uomo, visibilmente alterato, ha lanciato una sedia contro i medici presenti nella struttura. Questo gesto di violenza ha suscitato un’ondata di indignazione e preoccupazione, mettendo in luce i rischi a cui sono esposti quotidianamente i professionisti della sanità.
Reazioni e Misure di Sicurezza
Le autorità locali e le associazioni di categoria hanno condannato fermamente l’accaduto. Sono già in corso discussioni per rafforzare le misure di sicurezza nelle strutture sanitarie, incluse le guardie mediche. L’obiettivo è di prevenire ulteriori episodi di questo tipo e garantire un ambiente di lavoro sicuro per tutto il personale sanitario.
Inoltre, si sta considerando la possibilità di introdurre delle pene più severe per chi compie atti di violenza contro i medici e gli operatori sanitari, sottolineando l’importanza di tutelare chi ogni giorno lavora per la salute pubblica.