Connect with us

Cronaca

Boss Belforte ai giudici: “Salvate Marco Di Lauro, sta male”

Published

on

Boss Belforte ai giudici: “Salvate Marco Di Lauro, sta male”

Salute Mentale di Marco Di Lauro: Il Grido di Allarme di Domenico Belforte

Il boss della camorra Marco Di Lauro, figlio del famoso "Ciruzzo ‘o milionario", si trova attualmente in una condizione estremamente critica. Questo drammatico stato è stato evidenziato in una lettera inviata al giudice di Sorveglianza di Sassari da Domenico Belforte, un altro detenuto di alto profilo.

Allarme Psicologico Lanciato da Belforte

Domenico Belforte, boss casertano e detenuto al regime di 41 bis, ha descritto le condizioni psicologiche precarie di Di Lauro. Secondo Belforte, Di Lauro sta mostrando segni di grave disagio: rifiuta il cibo, si isola e sembra essere sull’orlo di crollare psicologicamente.

Marco Di Lauro e il Regime 41 Bis

Marco Di Lauro, ex boss di Secondigliano e condannato all’ergastolo per numerosi omicidi, è attualmente recluso sotto il regime di 41 bis a Sassari. Nonostante il suo passato violento, l’avvocato di Di Lauro ha sollevato preoccupazioni circa la sua salute mentale, richiedendo una perizia psichiatrica.

Una Perizia Psichiatrica Contestata

Il giudice ha infine ordinato una perizia psichiatrica per valutare le condizioni di Di Lauro. Tuttavia, i risultati non sono stati conclusivi. Di Lauro ha mostrato un comportamento variabile: in alcuni momenti si è dimostrato collaborativo, mentre in altri ha rifiutato ogni contatto.

Implicazioni sulla Violenza e la Detenzione

Il caso di Marco Di Lauro, riportato dal quotidiano Il Mattino, riapre il dibattito sulle conseguenze psicologiche della violenza e della detenzione. Nonostante il tempo passato lontano dalla faida di Scampia, i ricordi di quella brutale guerra sembrano ancora tormentarlo.

Testimonianza di Belforte

In una lettera scritta alcune settimane fa, Belforte ha espresso la sua preoccupazione: "Questo ragazzo non finge e non sta bene psicologicamente, non mangia ed è diventato uno scheletro". Belforte, che è detenuto da 26 anni, ha cercato di aiutare Di Lauro a superare il suo isolamento, ma senza successo.

Richiesta di Intervento

Domenico Belforte ha chiesto maggior attenzione per Di Lauro, indicando che è un soggetto a rischio. "Gli agenti, oltre a controllarlo più spesso, non possono fare altro. Io ho cercato in tutti i modi di farlo ragionare, ho cercato di fargli da mangiare senza nessun interesse, dal momento che ho conosciuto Marco Di Lauro solo in questo istituto. Ho cercato di farlo venire a passeggio con me, ma non ci sono riuscito. Questo ragazzo si sta spegnendo lentamente e se non intervenite sarà l’ennesimo suicidio in carcere."

Questo grido di aiuto solleva importanti questioni etiche e umanitarie riguardanti le condizioni di detenzione sotto il regime di 41 bis e le implicazioni per la salute mentale dei detenuti in tali condizioni.

Fonte

Continue Reading

Cronaca

“Nei guai per essere stata amica coi bimbi”, l’audio della prof picchiata a Castellammare

Published

on

“Nei guai per essere stata amica coi bimbi”, l’audio della prof picchiata a Castellammare

Proseguono le indagini sul pestaggio della prof a Castellammare di Stabia; alcune mamme parlano di video espliciti mandati ai bambini, di cui però non è emersa traccia.

L’insegnante di sostegno picchiata da una trentina di genitori giovedì scorso a Castellammare di Stabia (Napoli) sapeva di essere finita “nel mirino” dei genitori, e credeva che fosse successo per una eccessiva confidenza che aveva dato a una delle bambina e che la madre aveva frainteso. Lo si evince da un messaggio vocale che la prof aveva inviato il giorno prima dell’aggressione e nel quale, oltre ad accennare alla vicenda, la donna manifesta l’intenzione di chiedere un trasferimento. L’audio è stato trasmesso da “Ore 14”, il programma condotto dal giornalista Milo Infante su Rai Due.

Il raid risale al 14 novembre. In quella circostanza un gruppo di circa 30 persone aveva fatto irruzione tentando di linciare la prof; la donna era stata salvata dal padre, che nel parapiglia ha rimediato la frattura di un polso. L’insegnante ha dovuto fare ricorso alle cure mediche: trauma cranico, trenta giorni di prognosi.

Le accuse delle mamme di Scanzano

Alcune delle mamme hanno riferito nel corso della trasmissione di avere denunciato l’insegnante martedì, e di avere segnalato mercoledì e giovedì la vicenda ai vertici scolastici. Secondo il loro racconto gli abusi sessuali sarebbero avvenuti ai danni di 5 bambini e sarebbero collegati ad una chat chiamata “La Saletta” dove, a loro dire, la donna avrebbe mostrato video a contenuto sessuale esplicito e di pedofilia; una delle mamme, sentita dal programma, ha detto che l’insegnante avrebbe anche minacciato di morte una bambina che…

Fonte Verificata

Continue Reading

Cronaca

All’aeroporto di Napoli Capodichino parte il “face pass”, il riconoscimento facciale

Published

on

All’aeroporto di Napoli Capodichino parte il “face pass”, il riconoscimento facciale

Al via il progetto pilota: sarà possibile imbarcarsi attraverso il sistema biometrico di riconoscimento facciale all’aeroporto di Napoli Capodichino.

Il sistema biometrico di riconoscimento facciale entra in funzione all’aeroporto di Napoli Capodichino: il progetto pilota ha preso il via quest’oggi per i passeggeri del volo Lufthansa LH335 partito alle 15.50 dal capoluogo partenopeo e diretto a Francoforte sul Meno, in Germania. Il sistema Face Pass permetterà di “snellire” i temi del check-in e per ora è, come detto, solo un progetto pilota: ma tutto lascia credere che presto diventerà il sistema più efficiente per consentire un rapido e sicuro imbarco sui voli. Per utilizzarlo, al momento, è necessario registrarsi ai totem posti vicino ai check-in di Lufthansa, dove si potrà registrare la propria carta d’imbarco, il proprio documento e la scansione del volto. Quindi, attraverso un percorso guidato, l’imbarco avviene in modalità self, senza presentare altri documenti e dunque potendo imbarcarsi più velocemente rispetto a quanto avviene oggi.

“Il nostro obiettivo è accelerare la spinta innovativa ed evolutiva della transizione digitale, estendendo progressivamente il riconoscimento biometrico a tutti i passeggeri in partenza, per migliorare la soddisfazione dei viaggiatori, semplificare i processi ed ottimizzare sicurezza ed efficienza operativa”, ha spiegato Roberto Barbieri, amministratore delegato di Gesac. “Il lancio del sistema di riconoscimento biometrico all’aeroporto di Napoli rappresenta un passo importante verso la modernizzazione e la semplificazione dell’esperienza di viaggio per i nostri passeggeri. Siamo…

Fonte Verificata

Continue Reading

Cronaca

Incidente a Vico Equense, Alessia Piccirillo muore a 19 anni: lutto a Castellammare

Published

on

Incidente a Vico Equense, Alessia Piccirillo muore a 19 anni: lutto a Castellammare

Morta la 19enne rimasta vittima di un incidente stradale la notte di domenica a Vico Equense. Era ricoverata all’Ospedale del Mare di Napoli.

Immagine di repertorio

Lutto a Castellammare di Stabia per la morte di Alessia Piccirillo, la ragazza di 19 anni rimasta coinvolta in un tragico incidente stradale avvenuto la notte tra sabato 16 e domenica 17 novembre scorsi, è deceduta purtroppo questa mattina, martedì 19 novembre, mentre era ricoverata all’Ospedale del Mare di Napoli, in gravi condizioni. La sua scomparsa ha scosso profondamente tutta la comunità della penisola Sorrentina, che si è stretta nel lutto e nel dolore attorno alla famiglia per la terribile e prematura perdita.

Alessia è la seconda vittima dell’incidente stradale di Vico Equense

Nello stesso incidente ha perso la vita anche il 18enne Simeon Dimitrov. I due giovani erano in sella ad una moto, guidata dal ragazzo sulla strada statale Sorrentina SS145, quando, per motivi ancora da chiarire, il conducente ha perso il controllo del mezzo, all’altezza del Bikini,  andandosi a schiantare contro un muretto. L’impatto è stato molto violento ed il ragazzo, originario di Castellammare, purtroppo, è deceduto sul colpo mentre la 19enne è stata trasferita nell’ospedale del Mare dove è stata ricoverata in pericolo di vita per tre giorni. Sulla vicenda sono aperte le indagini dei carabinieri.

Purtroppo, però, la ragazza anche lei di Castellammare di Stabia non ce l’ha fatta. Si è spenta questa mattina, a seguito delle ferite riportate. In questi giorni si erano moltiplicati gli appelli a pregare per la vita della giovane. Tantissime persone si erano strette attorno…

Fonte Verificata

Continue Reading

Questo sito web non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
Alcuni contenuti sono generati attraverso una combinazione di una tecnologia proprietaria di IA e la creatività di autori indipendenti.
Per contatti [email protected]