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Cronaca

Avvistati 200 delfini al largo di Ischia: uno spettacolo unico

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Avvistati 200 delfini al largo di Ischia: uno spettacolo unico

<strong>Avvistato un gruppo di 200 delfini al largo di Ischia: l’associazione Oceanomare Delphis Onlus documenta l’incredibile scena

Una straordinaria scoperta è stata fatta recentemente al largo dell’isola di Ischia, dove un gruppo di 200 delfini è stato avvistato e documentato dall’associazione Oceanomare Delphis Onlus. Questo avvistamento rappresenta un evento eccezionale, mettendo in luce la ricchezza del patrimonio marino nelle acque del Golfo di Napoli. L’associazione, da anni impegnata nella tutela e nella ricerca sui cetacei, ha testimoniato questo magnifico spettacolo della natura con immagini e dati preziosi.

Un avvistamento eccezionale

Il gruppo di delfini, uno dei più numerosi mai registrati in quest’area, ha suscitato grande interesse tra gli studiosi e gli appassionati di biologia marina. Grazie all’attività di monitoraggio svolta dall’associazione Oceanomare Delphis Onlus, si è potuto osservare da vicino il comportamento e le interazioni di questi splendidi mammiferi marini.

L’importanza della documentazione

La documentazione degli avvistamenti è fondamentale per comprendere meglio la distribuzione e le abitudini di queste specie nel Mediterraneo. Oceanomare Delphis Onlus, impegnata nella ricerca e nella conservazione dei cetacei, utilizza strumenti avanzati e metodi rigorosi per raccogliere dati utili alla protezione di queste popolazioni.

La biodiversità del Golfo di Napoli

Quest’evento è anche un promemoria dell’incredibile biodiversità presente nel Golfo di Napoli, un’area marina dalle condizioni ecologiche variegate che offre un habitat ideale per molte specie marine. Proteggere e preservare questo ecosistema è cruciale per il futuro delle specie che lo abitano.

L’importanza della sensibilizzazione

Gli avvistamenti come questo aiutano a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della conservazione marina. Diffondere la consapevolezza sull’esistenza e sulle necessità dei cetacei può contribuire a sostenere le iniziative di tutela ambientale, fondamentali per mantenere viva la bellezza e la ricchezza del nostro mare.

Come contribuire alla salvaguardia degli oceani

Partecipare attivamente alla protezione dell’ambiente marino è possibile attraverso il supporto e la collaborazione con organizzazioni come Oceanomare Delphis Onlus. Le donazioni, il volontariato e la partecipazione a progetti di ricerca sono modi concreti per contribuire alla conservazione del nostro prezioso ecosistema marino.

Per saperne di più sugli avvistamenti di delfini al largo di Ischia e altre notizie sul mondo marina, visita il sito di Fanpage qui.


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Cercano di spendere 50 euro falsi nei negozi, ma le banconote sono contraffatte male: 4 giovani denunciati

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Cercano di spendere 50 euro falsi nei negozi, ma le banconote sono contraffatte male: 4 giovani denunciati

� accaduto a San Felice a Cancello, nella provincia di Caserta, dove 4 giovani tra i 16 e i 24 anni sono stati denunciati dai carabinieri: la banconota da 50 euro che hanno cercato di rifilare a un negoziante è apparsa subito palesemente falsa.

Come Totò e Peppino nel film cult “La banda degli onesti”, si sono improvvisati falsari e hanno cercato di spendere banconote contraffatte da 50 euro in vari esercizi commerciali, ma la scarsa fattura delle stesse, che a vista d’occhio apparivano palesemente false, li ha fatti scoprire: a San Felice a Cancello, nella provincia di Caserta, quattro giovani – hanno tra i 16 e i 24 anni – sono stati denunciati dai carabinieri.

Nel pomeriggio di ieri, giovedì 21 novembre, i carabinieri della locale stazione sono intervenuti dopo numerose segnalazioni giunte al numero di emergenza 112 da parte di alcuni commercianti di San Felice a Cancello: quattro giovani, a più riprese, avevano cercato di spendere nei negozi cittadini delle banconote da 50 euro che risultavano palesemente false.

Immediate le indagini dei militari dell’Arma, che hanno rintracciato i quattro truffatori in erba, in piazza Castra Marcelli, a bordo di una Fiat Panda. Identificati e sottoposti a perquisizione, i quattro giovani sono stati trovati in possesso di 6 banconote da 50 euro false e di una somma di denaro di 720 euro, suddivisa in banconote di vario taglio, non contraffatte. Tutto il denaro è stato posto sotto sequestro, mentre i giovani sono stati denunciati in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria per spendita e introduzione nello stato, senza concerto, di monete falsificate in concorso tra loro.

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Su TikTok il fumetto che difende Crescenzo Marino, il figlio di McKay, boss di Secondigliano

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Su TikTok il fumetto che difende Crescenzo Marino, il figlio di McKay, boss di Secondigliano

Su un profilo TikTok di un amico di Crescenzo Marino è stato pubblicato un fumetto che difende il figlio del boss, condannato ad agosto a 10 anni di carcere; scritto in prima persona, sarebbe autobiografico.

L’infanzia in un quartiere difficile, l’arresto del padre, la scoperta di essere figlio di un boss di camorra e i tentativi di allontanarsi da quel mondo che l’hanno portato anche a stringere amicizia col rapper Geolier, fino a quando le manette sono scattate anche per lui e alla detenzione da innocente. Tutto raccontato in un fumetto che ieri sera è stato pubblicato su un profilo TikTok e che sarebbe stato disegnato da Crescenzo Marino, il figlio del capoclan Genny McKay. “Nato a Secondigliano”, questo è il titolo. E, subito sotto, la nota: “a cura di Crescenzo Marino”.

Il fumetto sulla vita del figlio del capoclan Marino

Non è sicuro che l’autore del fumetto sia effettivamente Crescenzo Marino, attualmente detenuto, ma è certo che il profilo su cui è stato pubblicato viene gestito da qualcuno molto vicino al ragazzo. Nato nel 1997, il giovane aveva appena sette anni quando è scoppiata la faida di Scampia, nel 2004. Il racconto a fumetti, scritto in prima persona e con protagonista Marino, inizia proprio da quel periodo: “Ricordo che giocavamo a pallone tra i colpi di pistola”.

Nel giro di qualche vignetta, la prima svolta: l’arresto di Gennaro Marino (2004). Le bugie della madre per non dirgli la verità: “Papà lavora in un castello”. Poi le “cose strane” che succedevano durante l’infanzia e l’adolescenza: i ragazzi che volevano essere suo amici e quelli che gli dicevano che non potevano invitarlo a casa perché “le loro…

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Infermiere preso a schiaffi all’Ospedale del Mare: arriva la Polizia

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Infermiere preso a schiaffi all’Ospedale del Mare: arriva la Polizia

Aggressione al Pronto Soccorso dell’Ospedale del Mare. Infermiere preso a schiaffi. Arriva la Polizia.

Infermiere aggredito al Pronto Soccorso dell’Ospedale del Mare oggi pomeriggio. Preso a schiaffi da un parente di una paziente che era arrivata nel nosocomio partenopeo, per una intossicazione, ma poi aveva deciso di andare via, rifiutando le cure. Uno degli infermieri, a quanto apprende Fanpage.it, è stato aggredito dai familiari sopraggiunti poco dopo sul posto, alla ricerca del loro parente ammalato.

Infermiere del Pronto Soccorso preso a schiaffi

L’aggressione è avvenuta prima da parte di un parente, ma solo verbalmente, poi da parte di un altro parente che avrebbe assalito l’infermiere alle spalle, schiaffeggiandolo. Alla fine i due parenti sono stati allontanati dalla sicurezza. Sul posto è arrivata la Polizia di Stato, allertata dal personale sanitario. L’infermiere colpito, invece, è stato refertato dai medici dell’ospedale.

La Polizia di Stato all’Ospedale del Mare

Ancora da chiarire la dinamica dell’accaduto. Secondo le prime ricostruzioni, l’aggressione sarebbe avvenuta attorno alle ore 15,00 di oggi, venerdì 22 novembre 2024. Si tratta dell’ennesimo atto di violenza contro il personale sanitario registrato negli ultimi mesi all’interno dei nosocomi napoletani. Le istituzioni sono impegnate per contrastare questo fenomeno. Per questi motivi sono stati istituiti dei drappelli delle forze dell’ordine all’interno dei pronto soccorso ospedalieri e sono state installate le telecamere a bordo dell’ambulanze del 118. Le difficoltà vissute da medici e infermieri all’interno dei pronto soccorso, purtroppo, rendono anche poco…

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