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Cronaca

4 arresti tra i 55 migranti arrivati a Napoli: presunti scafisti

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4 arresti tra i 55 migranti arrivati a Napoli: presunti scafisti

<meta name="description" content="Individuati quattro presunti scafisti tra i 51 migranti salvati dalla Ocean Viking, giunta a Napoli. Le indagini sono in corso per chiarire le responsabilità.">

Quattro Presunti Scafisti Identificati a Bordo della Ocean Viking: Dettagli dell’Operazione a Napoli

Sabato scorso, la nave Ocean Viking ha attraccato a Napoli, portando con sé 51 migranti salvati in mare. Tra loro, le autorità hanno individuato quattro individui sospettati di essere scafisti. La vicenda ha destato grande attenzione e ha portato all’inizio di un’indagine per chiarire le dinamiche del salvataggio e le eventuali responsabilità dei sospetti.

Il Salvataggio e l’Arrivo a Napoli

La Ocean Viking, operata da SOS Méditerranée in collaborazione con Medici Senza Frontiere, ha effettuato il salvataggio dei migranti in acque internazionali. Successivamente, la nave è stata autorizzata a sbarcare i sopravvissuti nel porto di Napoli. Tra i migranti, vi erano persone esauste e in necessità di cure mediche, che hanno ricevuto immediata assistenza da parte delle organizzazioni umanitarie e delle autorità locali.

L’Identificazione dei Presunti Scafisti

Durante le operazioni di sbarco e identificazione, sono emerse informazioni cruciali che hanno portato le forze dell’ordine a individuare quattro presunti scafisti. Le indagini sono attualmente in corso per raccogliere prove e testimonianze necessarie a confermare la responsabilità di questi individui nella gestione del viaggio illegale.

Le Procedure e l’Impegno delle Autorità

Le autorità italiane stanno seguendo rigorose procedure per garantire che i diritti dei migranti siano rispettati e che, allo stesso tempo, i responsabili del traffico di esseri umani siano assicurati alla giustizia. L’obiettivo principale è quello di smantellare le reti criminali che sfruttano la disperazione delle persone alla ricerca di una vita migliore.

Il Ruolo delle Organizzazioni Umanitarie

L’intervento delle organizzazioni umanitarie, come SOS Méditerranée e Medici Senza Frontiere, si è rivelato fondamentale nella gestione dell’emergenza in mare. La loro presenza continua a essere un baluardo imprescindibile per la salvaguardia delle vite umane nel Mediterraneo, nonostante le difficoltà e le controversie legate a operazioni di salvataggio complesse e rischiose.

Azioni Future e Monitoraggio

L’operazione di salvataggio della Ocean Viking e l’identificazione dei presunti scafisti segnano soltanto l’inizio di un processo che coinvolgerà operazioni di monitoraggio continuo e azioni legali. Le autorità italiane e le organizzazioni internazionali continueranno a collaborare per contrastare il traffico di migranti e garantire sicurezza e giustizia.

Per ulteriori dettagli sull’operazione e sugli sviluppi delle indagini, potete leggere l’articolo completo qui.

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Ercolano, esplosione nella fabbrica di fuochi abusiva: morti due sorelle e un 18enne

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Ercolano, esplosione nella fabbrica di fuochi abusiva: morti due sorelle e un 18enne

aggiornamento

18 Novembre 2024

20:00

Scoppio in un una fabbrica di fuochi d’artificio abusiva ad Ercolano, al confine con San Giorgio a Cremano; tre le vittime accertate.

L’esplosione in contrada Patacca, a Ercolano (Napoli)

Sono due sorelle di 26 anni originarie di Marigliano e il 18enne albanese Samuel Tafciu le tre vittime dell’esplosione avvenuta nel primo pomeriggio di lunedì 18 novembre, ad Ercolano, popoloso centro in provincia di Napoli, zona Vesuviana. Lo scoppio è avvenuto intorno alle 15 all’interno di un appartamento al civico 94 di contrada Patacca, dove si trovava una fabbrica di fuochi d’artificio abusiva. Secondo la testimonianza di alcuni residenti i tre erano tutti al primo giorno di lavoro: l’attività, illegale, era stata allestita nel fine settimana ed era entrata in funzione oggi.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della tenenza di Ercolano, i sanitari del 118 e i pompieri. Michele Mazzaro, comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Napoli, nelle prime fasi degli interventi ha specificato che “la preoccupazione principale è la messa in sicurezza del sito. Speriamo di riuscire a farlo nel minor tempo possibile. Al momento non sappiamo se ci sono altri dispersi, speriamo di no ma non possiamo escluderlo”.

Esplode fabbrica di fuochi d’artificio a Ercolano

Le cause della deflagrazione sono per ora al vaglio, è verosimile che a determinarla siano stati i materiali stoccati nel casolare. Questo è il periodo dell’anno in cui le fabbriche di botti illegali sono in piena…

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Esplode fabbrica di fuochi ad Ercolano, 3 morti. La suocera di Samuel: “Era il primo giorno”

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Esplode fabbrica di fuochi ad Ercolano, 3 morti. La suocera di Samuel: “Era il primo giorno”

Sono tre le vittime accertate dell’esplosione della fabbrica di fuochi d’artificio abusiva ad Ercolano (Napoli): le sorelle Aurora e Sara Esposito, e il 18enne Samuel Tafciu.

“Dentro c’erano mio genero e le due ragazze. Ci hanno chiamato alle 13 ed era tutto a posto. Alle 15 siamo stati avvertiti che la fabbrichetta era scoppiata. Mio genero lascia mia figlia di 17 anni e una bambina di quattro mesi..”. A parlare, con la voce rotta dal dolore, è la mamma della compagna di Samuel Tafciu, il giovanissimo di origini albanesi tra le tre vittime dell’esplosione nella fabbrica di fuochi d’artificio illegale ad Ercolano, in provincia di Napoli. Con lui c’erano Aurora e Sara Esposito, due sorelle di 19 e 24 anni. Per i tre era il primo giorno di lavoro ed erano, naturalmente, tutti in nero.

La suocera di Samuel: “Era il primo giorno di lavoro”

Il ragazzo, racconta la donna, viveva nella loro abitazione ad Ercolano, poco distante dal luogo della tragedia. Aveva compiuto 18 anni a giugno, quattro mesi fa era nata la bambina. La fabbrica, in una costruzione al civico 94 di contrada Patacca, secondo alcune testimonianze era stata allestita nel fine settimana ed era entrata in funzione appena oggi, 18 novembre. “Mio genero era a nero – continua la donna – era il primo giorno. Le due ragazze lavoravano lì per aiutare la madre. Non sappiamo cosa è successo”.

La struttura distrutta dall’esplosione

Il boato è stato chiaramente avvertito anche in diversi comuni del Vesuviano limitrofi alla cittadina di Ercolano. Il sindaco Ciro Buonajuto ha confermato che l’attività era abusiva: non è pervenuta nessuna richiesta al Comune né ad altri enti…

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Ponticelli, falegname di 71 anni trovato morto con ferite alla testa

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Ponticelli, falegname di 71 anni trovato morto con ferite alla testa

Il corpo senza vita di un 71enne è stato rinvenuto nella sua falegnameria di via dei Mosaici, a Ponticelli; le indagini sono affidate ai carabinieri.

Immagine di repertorio

Il corpo senza vita di un uomo, Arturo Panico, è stato trovato in una falegnameria di Ponticelli, nella periferia orientale di Napoli, intorno alle 20 di oggi, 18 novembre. L’attività si trova in via dei Mosaici, al civico 40. L’uomo, 71 anni, originario di Sant’Anastasia (Napoli) ma residente a Ponticelli, era già noto alle forze dell’ordine.

A quanto si apprende Panico aveva delle ferite lacerocontuse alla nuca e alla fronte. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno avviato le indagini coordinati dalla Procura di Napoli. Al momento le indagini sono a 360 gradi, l’ipotesi dell’omicidio non viene esclusa. Nella falegnameria è arrivato il medico legale per il primo esame sul corpo.

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