Cronaca
19enne accoltellato resistendo a rapina, portato al CTO di Napoli
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<meta name="description" content="Giovane di 19 anni accoltellato al petto a Napoli dopo aver resistito a una rapina. Prognosi di 15 giorni. Indagano i carabinieri del Vomero">
<title>Giovane Accoltellato a Napoli: Indagini in Corso</title>
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<h1>Giovane Accoltellato a Napoli: Indagini in Corso</h1>
<img src="https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/30/2024/01/ambulanza-300x225.jpg" alt="Ambulanza">
<p>Un giovane di 19 anni è stato vittima di una brutale aggressione a Napoli. Il ragazzo è stato accoltellato al petto dopo aver cercato di resistere a una rapina. Trasportato d’urgenza al CTO di Napoli, è stato dimesso con una prognosi di 15 giorni. Al momento, i carabinieri del Vomero stanno conducendo le indagini per risalire ai colpevoli.</p>
<h3>La Dinamica dell'Aggressione</h3>
<p>Il 19enne si trovava nella zona del Vomero, quartiere noto per la sua vivacità e presenza di giovani, quando è stato avvicinato da alcuni malviventi. Questi hanno tentato di rapinarlo, ma il ragazzo ha opposto resistenza. Durante il tentativo di difendersi, è stato colpito al petto con un'arma da taglio.</p>
<h3>Primo Soccorso e Ricovero</h3>
<p>Dopo l'accoltellamento, il giovane è stato immediatamente soccorso dai passanti che hanno chiamato il 118. Trasportato in codice rosso al CTO di Napoli, i medici hanno stabilito che le ferite, sebbene gravi, non mettevano in pericolo di vita il paziente. Dopo aver ricevuto le cure necessarie, il ragazzo è stato dimesso con una prognosi di 15 giorni.</p>
<h3>Le Indagini dei Carabinieri</h3>
<p>I carabinieri della stazione di Vomero hanno subito avviato le indagini per individuare gli aggressori. Utilizzando le testimonianze raccolte sul posto e le immagini delle telecamere di sorveglianza, le forze dell'ordine sperano di identificare rapidamente i responsabili della violenza.</p>
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Cronaca
Detenuto di 28 anni napoletano trovato impiccato nel carcere di Poggioreale: “Terribile tragedia”
Detenuto 28enne del Napoletano morto suicida nel carcere di Poggioreale. Il sottosegretario Ferrante: “Terribile tragedia”. L’Ordine dei Medici: “Bisogna migliorare le condizioni di vita nelle carceri”
Immagine di repertorio
Un detenuto di 28 anni napoletano è stato ritrovato impiccato nel carcere di Poggioreale a Napoli. È il quarto detenuto a togliersi la vita nel 2024 nell’istituto penale partenopeo, l’undicesimo in tutta la regione Campania. A denunciare l’accaduto è Samuele Ciambriello, Garante dei Detenuti della Campania. “Il sistema penitenziario – dice Ciambriello – è sull’orlo del baratro, una strage continua ma la politica tace ed è assente. Nessun argine da provvedimenti governativi o parlamentari, solo populismo mediatico e penale anche contro la dignità delle persone detenute, dei diversamente liberi. Celle sovraffollate e tensione alle stelle, condizioni difficili che favoriscono atti di autolesionismo, scioperi della fame, scioperi sanitari. Nessun commento pubblico sui suicidi di Stato, che interrogano anche l’opinione pubblica”.
“Sono 81 in tutta Italia – prosegue Ciambriello – con il carcere di Prato e quello di Poggioreale al primo posto per numero di detenuti che si sono tolti la vita. Dall’inizio dell’anno ad oggi sono 1.842 i tentativi di suicidio, 11.503 gli atti di autolesionismo. Tra gli 81 detenuti che si sono suicidati l’età media è di 40 anni, tra questi 8 avevano un’età compresa tra i 18 e 25 anni. Ci sono omissioni di Stato, questi suicidi e gli atti di autolesionismo e le proteste rilevano un quadro inquietante che è sotto gli occhi di tutti. Indignarsi non basta più”.
Il…
Cronaca
Furto in un bar a Casoria, è la settima volta: “Siamo stanchi, vogliamo sicurezza”
Settimo colpo in meno di cinque anni al “I Toraldo cafè-bistrot” di Casoria. Il proprietario a Fanpage.it “Non ne possiamo più, ci sentiamo abbandonati”.
“Non ce la facciamo più”. Con poche parole a Fanpage.it, il titolare de “I Toraldo cafè-bistrot”, che si trova al civico 292 di via Nazionale delle Puglie a Casoria, in provincia di Napoli, ha commentato il furto avvenuto nel suo locale la scorsa notte: il settimo colpo, di cui quattro tentati, da quando il locale ha aperto, appena cinque anni fa. L’ultimo risaliva all’11 novembre di un anno fa, quando un uomo con piede di porco e torcia aveva cercato di scardinare l’ingresso, danneggiando anche la porta in vetro.
“Non ne possiamo più, ci sentiamo abbandonati”, ha spiegato Vincenzo Toraldo, proprietario del locale, a Fanpage.it, “la situazione è diventata insostenibile”. Il danno economico è ancora da quantificare: ma oltre alle bottiglie trafugate, i danni maggiori li hanno riportati le vetrate sfondate e mandate in frantumi, e che dovranno essere sostituite, nonché delle suppellettili travolte dalla furia dei banditi. Nelle immagini dell’impianto di videosorveglianza interne, si vedono i ladri arrivare a bordo di un’automobile, dalla quale escono in quattro, mentre uno resta all’interno della vettura. Uno di loro frantuma il vetro del locale in una ventina di secondi, e in tre fanno irruzione, arraffando il possibile, tra cui bottiglie dal bancone, e poi riscappare dalla vetrata distrutta, salire in macchina e ripartire…
Cronaca
Omicidio Francesco Pio Maimone, chiesto l’ergastolo per il presunto killer Valda
Francesco Pio Maimone ucciso a Napoli, ultime news
21 Novembre 2024
13:46
La pm Antonella Fratello, al termine del processo di primo grado per l’omicidio di Francesco Pio Maimone, ha chiesto l’ergastolo per Francesco Pio Valda, accusato del delitto.
Francesco Pio Maimone e Francesco Pio Valda
Chiesto l’ergastolo per Francesco Pio Valda, il 20enne accusato dell’omicidio di Francesco Pio Maimone, pizzaiolo di 18 anni ucciso con un colpo di pistola agli chalet di Mergellina, sul Lungomare di Napoli, la notte tra il 19 e il 20 marzo del 2023. Nel chiedere il carcere a vita per il presunto assassino di Maimone, il pubblico ministero dell’antimafia Antonella Fratello ha usato le stesse espressioni gergali contenute nelle intercettazioni, asserendo che Valda uscisse sempre armato allo scopo di creare “tarantelle” (problemi, in dialetto napoletano) e di “schiattare” (uccidere).
Le richieste di condanna per gli altri imputati
Davanti alla Corte d’Assise di Napoli, la pm Fratello ha richiesto inoltre 8 anni di carcere per Giuseppina Valda, sorella del presunto killer e per lo zio, Giuseppe Perna; per Alessandra Clemente, cugina di Valda e Pasquale Saiz ha invece chiesto 8 anni e 6 mesi di reclusione; 6 anni di carcere sono stati chiesti per Giuseppina Niglio, nonna di Valda, mentre 3 anni per Salvatore Mancini.
La lite per una scarpa, Maimone ucciso da un proiettile vagante
Nel corso del processo di primo grado che vede…