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Cronaca

Visita Istituto Eastwest alla Metropolitana di Napoli Municipio

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Visita Istituto Eastwest alla Metropolitana di Napoli Municipio

Visita istituzionale alla stazione Municipio di Napoli

Oggi, l’Istituto Eastwest ha effettuato una visita istituzionale alla stazione Municipio della linea 1 della metropolitana di Napoli, su invito del presidente di Metropolitana di Napoli S.p.A., Paolo Carbone. All’incontro hanno preso parte ospiti e membri del comitato scientifico dell’Istituto di geopolitica e consulenza alle imprese sui mercati internazionali.

Gli ospiti hanno avuto l’opportunità di partecipare a un tour guidato del cantiere, dove sono attualmente in corso i lavori di sistemazione dei resti archeologici scoperti nella zona. Un’attenzione particolare è stata rivolta ai risultati ottenuti per preservare e valorizzare la straordinaria stratificazione storica emersa durante gli scavi.

“Realizzare infrastrutture in presenza di siti archeologici è una delle nostre competenze più significative. Nella stazione Municipio sarà presto possibile compiere un viaggio nella memoria della città, che va dall’epoca ellenistica all’epoca medievale, passando per la Napoli Romana e quella Aragonese. È un percorso emozionante che dimostra come Metropolitana di Napoli abbia saputo tradurre il ritrovamento di importanti testimonianze del passato in soluzioni progettuali che, dopo averne garantito il restauro, le restituiscono al presente nella loro inedita bellezza,” ha sottolineato il prof. Paolo Carbone, presidente di Metropolitana di Napoli S.p.A.

Analisi degli scenari internazionali durante il lunch bimestrale di Eastwest

Durante la visita, il CEO di Eastwest, Giuseppe Scognamiglio, ha evidenziato l’importanza dell’evento, che si è svolto in concomitanza con il consueto lunch bimestrale organizzato per riunire imprese e istituzioni al fine di analizzare gli scenari internazionali.

“Oggi abbiamo l’occasione di analizzare i risultati delle elezioni europee e la capacità dell’Europa di tornare protagonista delle relazioni internazionali, in un contesto di conflitti sempre più vicini ai nostri confini. Abbiamo invitato il governatore Vincenzo De Luca e il sindaco Gaetano Manfredi a confrontarsi con gli imprenditori che desiderano espandersi sui mercati internazionali, per creare sinergie e condividere strategie. Questo è il valore che una rete internazionale di consulenza come la nostra può offrire alle aziende italiane in questo momento di grandi cambiamenti degli equilibri globali,” ha dichiarato Scognamiglio.

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Cede una parte della tettoia al Maximall Pompei, travolto un operaio di 29 anni

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Cede una parte della tettoia al Maximall Pompei, travolto un operaio di 29 anni

Un operaio di 29 anni è stato travolto questa mattina al Centro Commerciale Maximall Pompei di Torre Annunziata dalla caduta di una tettoia: è in ospedale.

I carabinieri all’interno del centro commerciale Maximall

Incidente sul lavoro questa mattina al Centro Commerciale Maximall Pompei di Torre Annunziata: una parte della tettoia ha ceduto travolgendo un operaio di 29 anni. L’uomo, in stato di incoscienza, è stato portato all’Ospedale del Mare di Ponticelli dal personale del 118, per politraumi da schiacciamento. Le sue condizioni sarebbero gravi. Sequestrata l’area coinvolta all’interno del Centro Commerciale da parte della Procura di Torre Annunziata, che ha aperto un fascicolo d’indagine. Sulla vicenda indagano i carabinieri: sul posto anche personale dell’Asl. Al momento il Centro Commerciale è chiuso al pubblico in vista dell’inaugurazione che si terrà giovedì 28 novembre.

I carabinieri all'interno del centro commerciale Maximall dove è avvenuto l'incidente

I carabinieri all’interno del centro commerciale Maximall dove è avvenuto l’incidente

Le condizioni dell’operaio sono considerate gravi: l’episodio è avvenuto questa mattina, ma non è chiaro se possa essere imputabile alle pessime condizioni meteorologiche che si sono abbattute sulla Campania, con forti raffiche di vento e pioggia già da questa notte. Sulla vicenda è chiamata ora a fare chiarezza la Procura di Torre Annunziata, competente per il territorio. L’operaio di 29 anni è all’Ospedale del Mare per politraumi da schiacciamento riportati nell’incidente.

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Precipita dal 30° piano dell’Hotel Ambassador di Napoli, muore una donna a Napoli

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Precipita dal 30° piano dell’Hotel Ambassador di Napoli, muore una donna a Napoli

Una donna di 52 anni è morta dopo essere precipitata dal 30° piano dell’Hotel Ambassador di via Medina a Napoli, a due passi dalla Questura.

Una donna di 52 anni è morta a Napoli dopo essere precipitata dal 30° piano dell’Hotel Ambassador di via Medina, a due passi dalla Questura partenopea. Fonti investigative riferiscono a Fanpage.it che si tratterebbe di suicidio. La donna è precipitata ieri sera, attorno alle 20, dal 30° piano del grande albergo che si trova su via Medina, e la sua caduta si è “interrotta” al nono piano dell’albergo, dove si è schiantata: per lei non c’è stato nulla da fare. Sul posto sono accorsi i carabinieri e le ambulanze del 118, ma è stato constatato solo l’inevitabile decesso.

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Spari sulla spiaggia a Torre Annunziata, preso 16enne. Il raid per uno sguardo di sfida

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Spari sulla spiaggia a Torre Annunziata, preso 16enne. Il raid per uno sguardo di sfida

Identificato il secondo componente del raid nel Lido Azzurro di Torre Annunziata (Napoli): è un 16enne. Gli spari tra i bagnanti dopo una discussione per “uno sguardo di sfida”.

È stato identificato il giovane che, insieme a un 18enne vicino al clan Gionta, nello scorso luglio aveva fatto irruzione nel Lido Azzurro di Torre Annunziata (Napoli) aprendo il fuoco tra i bagnanti con fucile e pistola: si tratta di un 16enne, è stato rinchiuso in un istituto di pena minorile in esecuzione di una ordinanza di applicazione di misura cautelare per tentato omicidio aggravato e porto e detenzione di arma da fuoco, reati commessi con l’aggravante di avere agito col metodo mafioso in concorso con un maggiorenne.

L’episodio risale al 19 luglio. Dalle indagini era emerso che si era trattato di una ritorsione, partita per uno “sguardo di sfida”. L’obiettivo del raid, che in quel momento si trovava in spiaggia, era riuscito a scappare ed era rimasto illeso. Il primo componente del raid era stato bloccato il 26 luglio: S. D. A., 18 anni, imparentato con pregiudicati del clan dei “Valentini”, era stato fermato con le accuse di tentato omicidio, strage e detenzione e porto di armi da sparo, anche per lui con l’aggravante del metodo mafioso.

Secondo le ricostruzioni il ragazzo aveva avuto una discussione con un bagnante che gli aveva rivolto “uno sguardo di sfida”; il 18enne aveva quindi organizzato subito il raid, con l’aiuto del complice: in due avevano sparato incuranti della presenza di numerosi bagnanti. Il secondo giovane, minorenne, è stato identificato nel corso delle indagini svolte dalla Polizia di Stato e coordinate dalla Procura per i…

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