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Cronaca

Tragedia a Napoli: ragazza in kayak muore a Posillipo

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Tragedia a Napoli: ragazza in kayak muore a Posillipo

Nella serata di domenica 9 giugno, una tragica fatalità ha scosso la perla napoletana. Una giovane donna, identificata come Cristina Frazzica, ha perso la vita mentre era impegnata in una tranquilla escursione in kayak. Il dramma si è consumato nelle acque antistanti Villa Rosebery, a Posillipo, lasciando una comunità incredula e addolorata.

L’incidente nel dettaglio

Cristina Frazzica stava trascorrendo una giornata serena, godendosi il mare nei pressi di una delle ville storiche più belle di Napoli. Tuttavia, il tardo pomeriggio ha trasformato quella che sembrava una pacifica avventura in una tragedia inaspettata. Nonostante non siano ancora del tutto chiare le dinamiche dell’incidente, le autorità competenti sono al lavoro per ricostruire l’accaduto.

Intervento dei soccorsi

Nel momento in cui è stato dato l’allarme, le squadre di soccorso si sono precipitate sul posto nel tentativo di salvare la giovane. Purtroppo, ogni sforzo è stato vano, e Cristina è stata dichiarata morta sulla scena. L’intera comunità locale, così come coloro che l’hanno conosciuta, sono stati profondamente colpiti dalla tragica notizia.

Reazioni della comunità

La scomparsa di Cristina Frazzica ha provocato una profonda commozione tra i residenti di Posillipo e oltre. Amici e familiari si sono riuniti per offrire supporto e conforto reciproco in questo momento di grande dolore. Sui social network, molti hanno voluto ricordare Cristina con messaggi toccanti e commemorativi.

Come prevenire tragedie simili

Questo tragico incidente solleva una riflessione importante sulle misure di sicurezza da adottare durante le attività acquatiche. Esperti e autorità raccomandano di non sottovalutare mai i potenziali pericoli del mare e di utilizzare sempre dispositivi di sicurezza adeguati. Una maggiore consapevolezza e preparazione possono fare la differenza in situazioni critiche come questa.

Per ulteriori dettagli sull’accaduto, puoi continuare a leggere qui.

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Ragazzino abbatte il cedro libanese all’Orientale: a Napoli già iniziati i furti di alberi per i cippi di Sant’Antonio

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Ragazzino abbatte il cedro libanese all’Orientale: a Napoli già iniziati i furti di alberi per i cippi di Sant’Antonio

L’albero, che sorgeva al centro di Largo San Giovanni Maggiore, nel cuore di Napoli, è stato abbattuto da un ragazzino, come si vede in un video pubblicato sui social.

A Napoli sembrerebbe essere già entrata nel vivo la triste stagione, che solitamente inizia in concomitanza con le festività natalizie, dei furti di alberi e, più in generale, di legname, in vista dei cosiddetti “cippi di Sant’Antonio”, i falò che si accendono in quasi tutta la città il 17 gennaio. È accaduto infatti che, nelle scorse sere, un ragazzino abbia abbattuto il cedro libanese che sorgeva in Largo San Giovanni Maggiore, che a Napoli viene molto più semplicemente indicato come “fuori all’Orientale” (per la presenza di Palazzo Giusso, una delle storiche sedi dell’Ateneo, ndr), nel cuore della città. In un video, pubblicato sui social, si vede un ragazzino avvicinarsi all’albero, appendervisi e poi prenderlo a calci; il tronco alla fine si spezza, tra le risate generali.

Anche il precedente cedro libanese era stato abbattuto

Una storia travagliata quella dei cedri libanesi il Largo San Giovanni Maggiore: anche il precedente albero, della stessa specie, che sorgeva nello spiazzo antistante Palazzo Giusso, infatti, era stato abbattuto, anche se, in quel caso, non si era trattato di un atto vandalico. Il grosso albero, in quella occasione – stiamo parlando del 2013 – fu abbattuto probabilmente per questioni di sicurezza, dal momento che qualche giorno prima, in via Aniello Falcone, un albero era caduto su un’automobile in transito, uccidendo la 40enne Cristina Alongi. Il cedro libanese era stato dunque successivamente ripiantato e stava crescendo,…

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Oggi i funerali di Crescenzo D’Amore, ex campione del mondo di ciclismo morto a 45 anni

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Oggi i funerali di Crescenzo D’Amore, ex campione del mondo di ciclismo morto a 45 anni

Si terranno oggi, 2 dicembre, a Brusciano, nel Napoletano, i funerali di Crescenzo D’Amore, ex campione del mondo juniores di ciclismo morto a 45 anni in un incidente stradale.

Si terranno oggi, lunedì 2 dicembre, i funerali di Crescenzo D’Amore, ex campione del mondo juniores di ciclismo morto prematuramente, a 45 anni, in un incidente stradale verificatosi a Pomigliano d’Arco. Le esequie dell’ex atleta si svolgeranno alle ore 12.30 nella chiesa di San Sebastiano Martire a Brusciano, cittadina della provincia di Napoli della quale D’Amore era originario.

Tanti i messaggi di cordoglio quando la notizia della prematura scomparsa di Crescenzo D’Amore si è diffusa nella comunità bruscianese, dove l’ex campione del mondo era ovviamente molto conosciuto. Con un lungo e commosso post sui social, il sindaco di Brusciano, Giacomo Romano, ha ricordato il 45enne:

È venuto a mancare all’affetto dei suoi cari e di tutti coloro che lo hanno conosciuto la straordinaria esistenza del Campione del Mondo Crescenzo D’Amore. Per me un amico d’infanzia e di adolescenza, un ragazzo eccezionale maturato in fretta, perché doveva correre e vincere. Ricordo con affetto e commozione la prima delle sue tantissime vittorie! Una corsa in uno dei paesi dell’hinterland napoletano, si era piazzato bene all’esordio ma non aveva vinto, non gli bastava!Allora la “scommessa” con il padre e con se stesso: “Se vinco mi compri il SI”. Vinse quella corsa, ero lì con lui ad assistere e gioire! Fu la prima di una carriera fatta a mille e che ha donato a tutti noi una dose enorme di orgoglio!

Il post del primo cittadino di Brusciano si conclude:

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Piazza Garibaldi, la protesta dei gestori dei B&B: “Degrado e furti mettono a rischio turisti e residenti”

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Piazza Garibaldi, la protesta dei gestori dei B&B: “Degrado e furti mettono a rischio turisti e residenti”

Gestori delle case vacanze e residenti protestano denunciano furti e rapine. Sotto accusa il cosiddetto “mercatino delle pezze”. Operatori e cittadini chiedono una presenza fissa delle forze dell’ordine.

Il problema del degrado di Piazza Garibaldi è un tema che attraversa il dibattito cittadino a Napoli da molti anni. Il cosiddetto “mercatino delle pezze”, ovvero una esposizione estemporanea finalizzata alla vendita di merce rubata, recuperata nei cassoni dell’immondizia o contraffatta anima la piazza di domenica, ma anche in altri giorni.

A vendere sono principalmente cittadini migranti, a comprare sempre migranti ma anche tanti napoletani. E in quel contesto del mercatino abusivo che avvengono poi furti e scippi, ai danni di turisti e residenti. A questo si aggiunge il degrado di cumuli e cumuli di rifiuti e addirittura deiezioni. La zona più colpita è quella ad angolo tra Piazza Garibaldi e Corso Garibaldi. Qui al civico 3 c’è un palazzo in cui sono concentrate tantissime case vacanza e restano ancora una decine di famiglie residenti, sono loro che hanno dato vita alla protesta che chiede maggiore sicurezza nella piazza.

“Turisti spaventati, lo si vede nelle recensioni”

Basta guardare i cartelli affissi all’esterno del palazzo al civico 3 di Piazza Garibaldi per rendersi conto di essere in un luogo strategico rispetto all’affluenza turistica della zona. Qui è pieno di case vacanze. Eppure siamo nella zona più delicata, sul marciapiede perimetrale laterale accanto al palazzo si svolge il “mercatino delle pezze”. Un marciapiede su cui viene esposto di tutto. È questo il fenomeno che viene indicato da residenti e…

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