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Cronaca

Sviluppato giroscopio per misurare rotazioni suolo Campi Flegrei

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Sviluppato giroscopio per misurare rotazioni suolo Campi Flegrei

Monitoraggio dei Campi Flegrei con un giroscopio in fibra ottica

Un team di ricercatori dell’Istituto Nazionale di Ottica (CNR-INO) ha recentemente realizzato un innovativo giroscopio in fibra ottica per monitorare i movimenti rotatori del suolo nell’area vulcanica dei Campi Flegrei. Questo progetto, sviluppato in collaborazione con l’Osservatorio Vesuviano dell’INGV-OV e l’ASI, rappresenta un importante passo avanti nella comprensione dei fenomeni sismici e vulcanici.

Misurare la rotazione del suolo per studiare i vulcani

I giroscopi sono sensori in grado di rilevare la velocità di rotazione e, accoppiati ai sensori sismici tradizionali, forniscono informazioni fondamentali sulla dinamica dei moti tellurici. Nel caso dei Campi Flegrei, dove esiste già una rete di sensori multiparametrici gestita dall’INGV-OV, il monitoraggio dei moti rotatori permetterà di approfondire la comprensione dei fenomeni sismici e vulcanici della zona.

Un prototipo basato sull’interferometro di Sagnac

Il prototipo sviluppato dai ricercatori del CNR-INO si basa su un interferometro di Sagnac lungo 2 km, installato nei laboratori situati nei Campi Flegrei. Durante una recente campagna di misura durata cinque mesi, il sistema è riuscito a calibrarsi con successo, misurando le rotazioni del suolo indotte da eventi sismici di bassa e media magnitudo. Attualmente, il giroscopio è in grado di rilevare la componente rotazionale del moto solo intorno all’asse verticale.

Futuro sviluppo: un giroscopio a tre assi e un sistema permanente

Le prossime attività di ricerca si concentreranno sul perfezionamento della risoluzione e della stabilità del sistema, con l’obiettivo di sviluppare un giroscopio a tre assi capace di misurare tutte le componenti rotazionali del moto. L’obiettivo finale è la realizzazione di un sistema completo per monitorare in modo permanente le rotazioni del suolo nei Campi Flegrei, contribuendo così alla mitigazione del rischio sismico e vulcanico nella regione.

Contributo alla ricerca vulcanologica

Lo sviluppo di questo giroscopio in fibra ottica rappresenta un importante traguardo per la ricerca vulcanologica. I dati raccolti da questo innovativo sistema saranno di grande aiuto per comprendere meglio i fenomeni sismici e vulcanici, migliorando la sicurezza delle popolazioni che vivono in zone a rischio.

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Incendio in un deposito agricolo di Altavilla Irpina: polli e conigli periscono tra le fiamme.

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Incendio in un deposito agricolo di Altavilla Irpina: polli e conigli periscono tra le fiamme.

Un incendio devastante ha colpito un deposito agricolo di Altavilla Irpina, situato nella provincia di Avellino, durante la notte scorsa. Le fiamme hanno causato la morte di numerosi polli e conigli, portando una significativa perdita per gli agricoltori locali. L’incidente ha suscitato preoccupazione nella comunità, che ora si interroga sulle cause e le possibili misure di prevenzione per evitare futuri disastri di questo tipo.

Cause dell’incendio

Le autorità stanno ancora indagando sulle cause esatte che hanno portato allo scoppio dell’incendio nel deposito agricolo. Al momento, non è chiaro se si sia trattato di un incidente o di un atto doloso. Tuttavia, le prime ipotesi suggeriscono che un malfunzionamento elettrico potrebbe essere alla base della tragedia. Gli inquirenti stanno esaminando i resti dell’edificio alla ricerca di indizi utili per chiarire le dinamiche dell’evento.

Impatto sulla comunità locale

L’incendio non ha causato solo la perdita di animali, ma ha anche avuto un forte impatto emotivo sulla comunità agricola di Altavilla Irpina. Gli allevatori locali sono profondamente scossi dalla perdita del bestiame, poiché rappresenta una parte fondamentale della loro fonte di reddito. Il ripristino dell’attività richiederà tempo e risorse, e la comunità si sta già mobilitando per offrire supporto agli agricoltori colpiti.

Per ulteriori dettagli, si consiglia di continuare a leggere.

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Invia chili di marijuana per corrispondenza: la Finanza intercetta il pacco e rinviene la piantagione.

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Invia chili di marijuana per corrispondenza: la Finanza intercetta il pacco e rinviene la piantagione.

Le autorità hanno sequestrato più di 50 chili di marijuana nella provincia di Benevento, a seguito di una scoperta destinata a cambiare il corso delle indagini. Tutto è iniziato con il rinvenimento di una spedizione pronta per essere inviata in Francia. Questo ritrovamento ha dato il via a un’inchiesta più ampia che ha portato alla scoperta di una vasta piantagione.

Sequestro e investigazione

Le Fiamme Gialle sono intervenute rapidamente dopo il ritrovamento del pacco di marijuana. Questa operazione ha condotto le forze dell’ordine a una piantagione nella zona, dove sono stati sequestrati oltre 50 chili della sostanza. Il collegamento tra il pacco e la piantagione ha rivelato un’organizzazione ben strutturata pronta a esportare il prodotto oltre confine.

Implicazioni legali e prossimi passi

Le indagini approfondite stanno cercando di smascherare i responsabili dietro la produzione e il traffico di droga. Gli investigatori stanno esaminando il ruolo dei vari individui coinvolti e la possibilità di reti criminali più ampie. Si prevedono ulteriori sviluppi nei prossimi giorni, con le autorità che lavorano incessantemente per assicurare alla giustizia coloro che hanno avuto un ruolo in questa operazione illegale.

Per ulteriori dettagli sull’operazione, è possibile consultare il seguente link: Continua a leggere.

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Operazione contro i Casalesi, 14 arresti: dopo 24 anni di carcere il boss tentava di riorganizzare il clan.

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Operazione contro i Casalesi, 14 arresti: dopo 24 anni di carcere il boss tentava di riorganizzare il clan.

Operazione a Caserta: colpo al clan dei Casalesi

I carabinieri hanno dato il via a un’importante operazione a Caserta, eseguendo una misura cautelare nei confronti di 14 individui. Questa azione ha portato allo smantellamento di un gruppo criminale strettamente legato al noto cartello dei Casalesi. Il blitz segna un significativo passo avanti nella lotta contro la criminalità organizzata nella regione.

Dettagli dell’operazione

L’operazione è frutto di un’indagine intricata e meticolosa, diretta a scardinare la struttura del clan. Gli investigatori hanno raccolto prove inconfutabili che hanno portato all’emissione delle misure cautelari nei confronti di figure strategiche del gruppo. La loro influenza si estendeva in diversi settori, controllando attività illegali che andavano dal traffico di droga all’estorsione.

Impatti sulla comunità

La presenza del clan ha avuto effetti devastanti sulla comunità di Caserta, creando un clima di paura e intimidazione. L’intervento dei carabinieri non solo ha portato a una significativa riduzione delle attività criminali, ma ha anche segnato una nuova speranza per i residenti della zona. Le azioni legali intraprese segnano un duro colpo per il cartello, ma sottolineano anche la necessità di continuare a vigilare per prevenire una possibile riorganizzazione.

Per ulteriori dettagli sull’operazione, potete consultare l’articolo completo su Fanpage.

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