Cronaca
Protesta Coldiretti: Pomodoro cinese a Salerno diventa “Made in Italy”
<img src="https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/30/2024/06/pomodoro-cinese-protesta-coldiretti-300x225.jpg" />
Concentrato di Pomodoro dalla Cina a Salerno: La Protesa di Coldiretti
Un carico di concentrato di pomodoro proveniente dalla Cina è stato recentemente trasportato in un’azienda conserviera di Sarno, in provincia di Salerno, per essere trasformato in un prodotto che potrà essere etichettato come Made in Italy. La Coldiretti ha manifestato forte opposizione a questa pratica, definendola un "furto di valore e di identità". Per esprimere il loro disappunto, l’associazione ha deciso di "scortare" simbolicamente il carico durante il suo arrivo.
Coldiretti: La Voce della Tradizione Italiana
La Coldiretti, la principale organizzazione di rappresentanza e assistenza dell’agricoltura italiana, ha alzato la voce contro quella che percepisce come una distorsione dell’autenticità del Made in Italy. "Non è accettabile che un prodotto estraneo alle nostre tradizioni venga reinterpretato e venduto come italiano", afferma la Coldiretti. Questa azione, secondo l’organizzazione, mina profondamente il valore e l’identità dei prodotti agricoli italiani, che sono celebri in tutto il mondo per la loro qualità e autenticità.
Il Fenomeno del "Made in Italy" Contraffatto
Il caso del concentrato di pomodoro cinese non è unico nel suo genere. Sempre più spesso, prodotti agricoli provenienti da altre nazioni vengono importati in Italia per essere trasformati e commercializzati come se fossero stati interamente prodotti sul suolo nazionale. Questo fenomeno, notoriamente chiamato "Italiansounding", rappresenta un serio problema sia per i consumatori che per i produttori locali. Il rischio è che il marchio Made in Italy perda il suo valore e la sua credibilità, danneggiando nel lungo termine l’intero settore agroalimentare italiano.
Impatto sull’Economia Locale
Le conseguenze economiche di queste pratiche non si limitano solo alla perdita di autenticità. Gli agricoltori italiani, spesso piccoli produttori che basano la loro attività sulla qualità e la tradizione, rischiano di essere soffocati dalla concorrenza sleale dei prodotti a basso costo importati dall’estero. La Coldiretti sottolinea come questo sistema svilisca il lavoro e l’impegno di chi, quotidianamente, investe risorse e passione nella produzione agroalimentare italiana. "È in gioco il futuro delle nostre imprese agricole e della nostra storia", continua la Coldiretti.
L’Appello a Politiche Più Stringenti
Data la complessità e l’importanza della questione, la Coldiretti ha lanciato un appello alle istituzioni per implementare politiche più stringenti sulla tracciabilità e l’etichettatura dei prodotti. "È fondamentale che i consumatori siano adeguatamente informati sull’origine reale dei prodotti che acquistano", insiste l’organizzazione. Misure più severe e controlli più rigorosi potrebbero essere la chiave per salvaguardare la vera essenza del Made in Italy, proteggendo sia i produttori che i consumatori.
Conclusione
Il dibattito sul concentrato di pomodoro cinese trasformato a Sarno è un chiaro indicatore delle profonde preoccupazioni che ruotano attorno all’industria agroalimentare italiana. La protesta di Coldiretti mette in luce la necessità urgente di una maggiore tutela e valorizzazione dei prodotti autentici italiani. Solo attraverso azioni concrete e mirate si potrà preservare la tradizione e la qualità che da sempre contraddistinguono il Made in Italy.
Per ulteriori dettagli e sviluppi sulla vicenda, clicca qui: Continua a leggere.
Cronaca
Riapre via Kagoshima al Vomero: era chiusa dal 14 ottobre per il crollo di un muro
Riaperta dopo un mese via Kagoshima al Vomero: era stata chiusa per i lavori di messa in sicurezza del terrapieno sovrastante, a rischio crolli.
Dopo i lavori, ha riaperto al traffico via Kagoshima a Napoli, la strada nel quartiere del Vomero chiusa lo scorso 14 ottobre per il crollo di un muro pericolante. Dopo aver terminato l’opera di consolidamento, la strada è stata riaperta nelle scorse ore: si tratta di una arteria cruciale che collega la parte alta del quartiere collinare a via Aniello Falcone con via Tasso, evitando così che il traffico congestionasse tutta la parte bassa della collina.
La chiusura è durata poco più di un mese: come aveva appreso Fanpage.it da fonti qualificate, si era trattato di una chiusura a tempo indefinito, ovvero fino a quando non sarebbe stato messo in sicurezza il terrapieno, ovvero il muro soprastante la strada, dove col tempo sono cresciuti arbusti, cespugli e piante, con il rischio di dissesti e di calcinacci che potrebbero cadere sulle automobili in transito o sui pedoni di passaggio. Un bel caos in zona, vista l’importanza strategica della strada per il traffico veicolare.
Via Kagoshima è anche molto nota per essere la strada intitolata alla omonima città giapponese gemellata con Napoli, che viene celebrata ogni 3 maggio dal 1960 ad oggi. Una somiglianza tale che anche Kagoshima, in Giappone, ha dedicato una lunga strada intitolata a Napoli e al gemellaggio con la città partenopea, che il prossimo anno festeggerà il 65esimo anno di esistenza.
Cronaca
Insegnante picchiata da 30 genitori, la scuola riapre con la vigilanza dei carabinieri
L’aggressione nel plesso Scanzano della scuola Salvati di Castellammare di Stabia; per i genitori si sarebbe resa responsabile di molestie sessuali ma non ci sono riscontri.
Domani mattina, 18 novembre, davanti al plesso di Scanzano della scuola media Salvati, a Castellammare di Stabia (Napoli), ci sarà una gazzella dei carabinieri: precauzione disposta per evitare tensioni alla ripresa delle lezioni, dopo il caos che si era scatenato il 14 novembre, intorno alle 10.30, quando una trentina di genitori avevano aggredito una insegnante di sostegno. È stata la preside dell’istituto, Donatella Ambrosio, a chiedere la presenza delle forze dell’ordine visto che, nonostante siano passati diversi giorni, la situazione in zona resta ancora molto tesa. L’Ufficio scolastico regionale ha disposto l’invio di ispettori, che arriveranno a Scanzano tra lunedì e martedì.
Prof picchiata da 30 genitori a Castellammare di Stabia
L’insegnante di sostegno, che aveva riportato un trauma cranico con prognosi di trenta giorni, non ci sarà. L’aggressione, in pratica una spedizione punitiva di gruppo, sarebbe partita a seguito di alcune voci secondo cui la donna si sarebbe resa responsabile di molestie sessuali ai danni di alcuni alunni; la vicenda si sarebbe limitata al passaparola e non sarebbero emersi riscontri di nessun tipo né ci sono denunce in merito.
I genitori, però, avevano chiesto l’allontanamento della insegnante e avevano minacciato di far ritirare tutti i propri figli dall’istituto. Ieri la preside aveva nuovamente esortato alla calma, condannando la violenza, in particolar modo a scuola, e aggiungendo che ci sono in corso indagini per…
Cronaca
Corsa in autostrada e sorpassi pericolosi, la polizia li ferma: trasportavano droga
Due giovani di 21 e 28 anni sono stati arrestati sull’A30, all’altezza dello svincolo di Nola: avevano droga e soldi, in casa di uno trovate anche munizioni.
Stavano percorrendo l’autostrada ad alta velocità, sorpassando diverse automobili sulla destra. Di certo non un modo per passare inosservato, quello dei due giovani della provincia di Caserta che, proprio per queste manovre, sono stati fermati dalla Polizia Stradale. E, controllati, sono stati trovati in possesso di centinaia di pasticche di ecstasy e altro stupefacente, oltre che di denaro in contante: per entrambi sono scattate le manette, con destinazione carcere in attesa dell’udienza di convalida.
I due, un 21enne e un 28enne, entrambi con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e per possesso di armi, sono stati notati venerdì pomeriggio, 15 novembre, dagli agenti della Sottosezione Polizia Stradale di Caserta Nord lungo l’autostrada A30, all’altezza dello svincolo di Nola. I poliziotti, insospettiti dalla velocità e dalle manovre pericolose tra gli altri automobilisti, ipotizzando che stessero nascondendo qualcosa hanno imposto l’alt per procedere con un controllo.
Nel corso dell’ispezione dell’autovettura sono stati trovati 1.960 euro in contanti, diverse dosi tra cocaina e crack e centinaia di pasticche di ecstasy e MDMA. Gli agenti sono quindi passati alle perquisizioni domiciliari ed è saltato fuori altro: 4 dosi cocaina e materiale per il confezionamento. Il 21enne aveva, inoltre, quattro cartucce calibro 12, motivo per cui è stato denunciato per detenzione illegale di munizionamento. I due arrestati, su disposizione del pm di turno della Procura di…