Seguici sui Social

Cronaca

Pentito: “Cocaina venduta al San Giovanni Bosco, clienti medici”

Pubblicato

il

Pentito: “Cocaina venduta al San Giovanni Bosco, clienti medici”

Scandalo al San Giovanni Bosco: l’Ospedale Diventa una Piazza di Spaccio

<img src="https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/30/2020/09/san-giovanni-bosco-1561809072210-1601384388481-300x225.jpg" alt="Ospedale San Giovanni Bosco" />

Un collaboratore di giustizia ha recentemente svelato un fatto inquietante: l’ospedale San Giovanni Bosco a Napoli è stato usato come base operativa da parte del clan Contini per lo spaccio di droga. Secondo il racconto del pentito, una vera e propria piazza di spaccio era attiva all’interno delle mura ospedaliere.

L’Ospedale San Giovanni Bosco: Un Centro di Spaccio Inaspettato

L’ospedale, noto per essere un centro di cure e assistenza, si è trasformato in un insospettabile luogo per il traffico di sostanze stupefacenti. Il pentito ha riferito che il clan Contini aveva organizzato una rete efficiente e ben nascosta, che operava direttamente all’interno dell’ospedale. L’accesso facilitato ai locali e la mancanza di controlli stringenti hanno permesso a questa rete di prosperare.

Il Ruolo di Medici e Infermieri

Secondo le testimonianze, anche alcuni membri del personale ospedaliero erano coinvolti nell’attività illecita. Medici e infermieri non erano solo conoscitori del traffico di stupefacenti che avveniva sotto i loro occhi, ma anche assidui clienti della droga venduta. Questa complicità interna ha permesso al traffico di cocaina di svolgersi in modo agevole e senza particolari intoppi.

L’Impunità e l’Incredulità dei Pazienti e dei Visitatori

Molti pazienti e visitatori dell’ospedale non avrebbero mai sospettato che, proprio nel luogo dove cercavano cure, si stesse consumando un’attività criminale così grave. L’accesso aperto e il continuo viavai di persone rendevano l’ospedale il nascondiglio perfetto per un mercato illecito di droga. La fiducia riposta nelle strutture sanitarie è stata così gravemente tradita.

Conclusioni e Implicazioni

Le rivelazioni del collaboratore di giustizia hanno scosso profondamente la comunità e messo in luce una delle modalità più subdole e insospettabili di gestire il traffico di stupefacenti. Questo scandalo mette in evidenza l’importanza di vigilare costantemente anche su ambienti considerati sicuri e rispettabili.

Per ulteriori dettagli su questa sconvolgente vicenda, leggi l’articolo completo su Fanpage.

Fonte

Continua a leggere

Cronaca

Escursionista ferita sui monti a Giffoni resta bloccata, trascinata con una barella dagli alpini

Pubblicato

il

Escursionista ferita sui monti a Giffoni resta bloccata, trascinata con una barella dagli alpini

L’incidente è avvenuto nel pomeriggio di oggi, domenica 10 novembre, sul Monte Accellica, nel comprensorio del Comune di Giffoni Valle Piana.

Una escursionista è rimasta ferita durante una passeggiata nella zona di Giffoni Valle Piana, nel Salernitano. La donna si è slogata una caviglia ed è rimasta così bloccata, impossibilitata a proseguire. Per salvarla, è stato necessario l’intervento del soccorso alpino, che dopo averla stabilizzata, l’ha imbarellata e l’ha quindi trasportata a valle, dove è stata finalmente affidata alle cure dell’ambulanza del 118.

Incidente sul Monte Accellica, ferita escursionista

L’incidente è avvenuto nel pomeriggio di oggi, domenica 10 novembre 2024, sul Monte Accellica, nel comprensorio del Comune di Giffoni Valle Piana. L’allarme è giunto nel primo pomeriggio di oggi direttamente dagli escursionisti che avevano percorso il sentiero 106B che dal “Butto della neve” scende fino ai piani di Giffoni.

Sulla strada del ritorno, una escursionista del gruppo ha avuto un infortunio ad una caviglia che le ha impedito di proseguire autonomamente. Immediatamente è partita la richiesta di soccorso per l’incidente escursionistico ed è stato allertato il Soccorso Alpino e Speleologico della Campania (CNSAS).

Anziani legati e maltrattati nella Rsa a Salerno, il sindaco: “Storia raccapricciante”

La donna salvata dal soccorso alpino

Il gruppo è stato raggiunto da due squadre del CNSAS (con tecnici e sanitari), nonché da…

Fonte Verificata

Continua a leggere

Cronaca

Scontro tir-bus turistico sull’A1, morto l’autista 59enne: era di Avellino. Feriti 9 turisti coreani

Pubblicato

il

Scontro tir-bus turistico sull’A1, morto l’autista 59enne: era di Avellino. Feriti 9 turisti coreani

Lutto ad Avellino per la morte dell’autista di bus turistico 59enne, vittima di un incidente stradale sull’A1 questa mattina.

Era originario di Avellino l’autista di pullman, di 59 anni, morto nell’incidente stradale avvenuto questa mattina sull’Autostrada A1 Napoli-Roma, dove un tir si è scontrato, per motivi ancora da chiarire, con un bus turistico pieno di turisti coreani diretto in Costiera Amalfitana. Il violento sinistro è avvenuto nella mattinata di oggi, domenica 10 novembre 2024, attorno alle ore 9,30, sull’autostrada A1 al Km 689 in direzione Sud, nel territorio al confine tra il Comune di Frosinone, in Lazio, e quello di Caserta, in Campania. Nell’incidente sono rimasti feriti anche 9 turisti coreani.

I vigili del fuoco hanno estratto i feriti dalle lamiere

Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, con una squadra del Comando provinciale di Caserta, proveniente dal distaccamento di Teano, insieme alla squadra di Cassino. Presenti anche gli agenti della Polizia Stradale, che hanno effettuato i rilievi del caso e messo in sicurezza l’area per consentire ai pompieri un intervento sicuro.

L’incidente è avvenuto al confine tra Lazio e Campania, fra i caselli di San Vittore del Lazio e Caianello. Entrambi i veicoli, secondo le prime ricostruzioni, stavano viaggiando in direzione sud, quando l’autoarticolato si sarebbe scontrato con il bus turistico. I danni sono stati gravissimi. Il pullman è finito sul guard rail, accartocciandosi. Nell’impatto sono rimasti feriti 9 turisti coreani, trasportati…

Fonte Verificata

Continua a leggere

Cronaca

Ambulanza dirottata a Napoli, minacce all’infermiere per cambiare ospedale: arriva la polizia

Pubblicato

il

Ambulanza dirottata a Napoli, minacce all’infermiere per cambiare ospedale: arriva la polizia

La denuncia di Nessuno Tocchi Ippocrate: “Ambulanza dirottata dai parenti di un paziente”. All’Ospedale San Paolo è arrivata la Polizia.

Immagine di repertorio

Minacce all’autista dell’ambulanza del 118 per costringere a cambiare l’ospedale di destinazione da parte dei parenti di un paziente. L’infermiera però riesce a premere il pulsante di allarme, installato recentemente sui mezzi di soccorso. Così quando arrivano al Pronto Soccorso, ad attenderli c’è la polizia. L’episodio è accaduto ieri, sabato 9 novembre 2024. A denunciarlo l’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, presieduta da Manuel Ruggiero.

All’ospedale San Paolo è arrivata la Polizia

L’ambulanza del 118, secondo la denuncia, era intervenuta a Bagnoli, quartiere occidentale di Napoli, per prestare soccorso ad una persona che stava male. Il personale sanitario, in costante contatto con la centrale operativa, aveva ricevuto la destinazione e stava seguendo l’indicazione di portare il paziente al Pronto Soccorso dell’Ospedale Vecchio Pellegrini della Pignasecca, al centro storico. Gli ospedali vengono scelti, infatti, in base a precisi criteri, come la disponibilità di medici specialisti e sale operatorie libere. Ma i parenti del paziente non erano d’accordo. Così, con minacce e aggressioni verbali, avrebbero spinto il conducente del mezzo a dirigersi all’Ospedale San Paolo di Fuorigrotta, dove poi ad attenderli hanno trovato la polizia.

La denuncia di Nessuno Tocchi Ippocrate: “Ambulanza dirottata”

La vicenda è stata raccontata da Nessuno Tocchi…

Fonte Verificata

Continua a leggere

Questo sito web non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
Alcuni contenuti sono generati attraverso una combinazione di una tecnologia proprietaria di IA e la creatività di autori indipendenti.
Per contatti [email protected]