Cronaca
Nuova UOC di Epatogastroenterologia a Napoli, Vanvitelli
Servizi Specialistici presso la Vanvitelli
A Napoli nasce UOC di Epatogastroenterologia presso la Vanvitelli In Campania aumentano malattie del fegato e dell’apparato digerente Napoli, 29 giu. (askanews) – In Campania si sono moltiplicate nell’ultimo decennio le diagnosi di patologie a carico del fegato e dell’apparato digerente. Una vera e propria emergenza che richiede una risposta basata su competenze, tecnologie e professionalità. L’Azienda Ospedaliera universitaria Luigi Vanvitelli di Napoli, attraverso l’Unità Operativa complessa di Epatogastroenterologia, ha scelto di unire le competenze assistenziali maturate da una lunga tradizione di Scuola Gastroenterologica ed Epatologica all’innovazione derivante dalla ricerca e ha così ampliato la gamma di servizi a disposizione dei pazienti.
Approccio Personalizzato e Innovativo
Sarà a disposizione una rete professionale capillare che consentirà l’individualizzazione dei percorsi diagnostici e la personalizzazione dei protocolli terapeutici. Una programmazione voluta dal direttore generale Ferdinando Russo e del direttore sanitario Pasquale Di Girolamo Faraone, che hanno inteso fare dell’Epatogastroenterologia il fulcro delle attività assistenziali, con diverse tipologie di ambulatori, servizio di day hospital, day service e di ricovero ordinario.
L’attività ambulatoriale, coordinata da Alessandro Federico, è affidata all’esperienza di Marco Niosi e Marcello Dallio per le competenze epatologiche e di Antonietta Gravina e Paola Ciamarra per la gestione delle patologie del tubo digerente. L’ambulatorio dedicato alla gestione delle malattie croniche di fegato ad eziologia virale, garantisce la prescrizione di farmaci innovativi in grado di controllare il virus dell’epatite B ed eradicare quello dell’epatite C.
“Per i soggetti con problematiche metaboliche del fegato (steatosi epatica) – ha spiegato Federico – è attivo un ambulatorio dedicato nel quale, nell’ottica di un inquadramento completo, viene eseguita anche una valutazione dello stato nutrizionale (con l’ausilio di una biologa nutrizionista) attraverso impedenziometria, V-Scan, bracciale metabolico e indagine nutrizionale computerizzata, oltre ad una valutazione psicologica (con l’ausilio di una psicologa del comportamento alimentare). Esami finalizzati a garantire al paziente una corretta indicazione dietetico-comportamentale-farmacologica”.
Endoscopia Digestiva e Trattamenti Specialistici
Per ciò che attiene l’endoscopia digestiva, presso la U.O.C. di Epatogastroenterologia si effettuano esofagogastroduodenoscopie e pancolonscopie con ileoscopia retrograda diagnostiche ed operative in regime ambulatoriale e di ricovero ordinario, day hospital e day service per tutte le Unità Operative dell’Azienda Ospedaliera e per utenti esterni previa prenotazione CUP. In particolare, si effettuano polipectomie, legatura di varici, trattamento con argon plasma coagulation, dilatazione di stenosi esofagea e/o colica, posizionamento di protesi, posizionamento di PEG-j per pazienti con malattia di Parkinson, elettroporazione di tumori. Tutte le procedure diagnostiche ed operative vengono eseguite con assistenza anestesiologica continua, sotto la direzione di Caterina Pace, in sala endoscopica.
L’U.O.C. di Epatogastroenterologia è centro di riferimento regionale per le malattie rare abilitato al trattamento, gestione e certificazione e Alessandro Federico è, inoltre, referente unico per l’Azienda Ospedaliera per la prescrizione di nuovi farmaci per la colestasi intraepatica familiare progressiva.
Cronaca
Sarno, operaio straniero linciato dalle ronde: l’avevano scambiato per ladro. Salvato dai carabinieri
L’aggressione a Sarno da parte di alcuni cittadini. L’operaio piastrellista salvato da carabinieri e polizia locale.
Immagine di repertorio
Un operaio straniero, extracomunitario, è stato scambiato per ladro dalle ronde notturne anti-furti dei cittadini a Sarno: inseguito e linciato dalla folla. Solo l’intervento provvidenziale dei carabinieri e della Polizia Locale è riuscito a salvare il malcapitato, che lavora come piastrellista nel Comune del Salernitano e stava tornando a casa dopo una dura giornata di lavoro. L’episodio, confermato a Fanpage.it da fonti qualificate, è accaduto negli scorsi giorni. La vittima sarebbe stata presa di mira dalle ronde cittadine che di notte perlustrano le strade della città e che si sono organizzate autonomamente per contrastare l’escalation di furti nelle abitazioni. Una sorta di psicosi collettiva che sta alimentando tensioni in tutta la città.
Inseguito per chilometri e picchiato brutalmente
L’operaio, secondo le prime ricostruzioni, era a bordo di un furgone, simile a quello che viene descritto nel tam tam sulle chat, come utilizzato dai ladri per commettere i furti. Il giovane extracomunitario sarebbe stato quindi raggiunto da una ronda. Ne sarebbe scaturito un lungo inseguimento lungo le strade di Sarno e poi Striano. Qui, i “vigilantes fai da te” sarebbero riusciti a bloccarlo, l’avrebbero estratto dal finestrino del mezzo e quindi brutalmente pestato, con calci e pugni.
L’operaio salvato da carabinieri e polizia locale
L’uomo sarebbe stato però soccorso dalle forze dell’ordine, che sono riuscite ad accorrere in suo soccorso e a salvarlo dal linciaggio prima che fosse troppo tardi. In…
Cronaca
“Chiazza nera e fetida nel mare a San Giovanni vicino alla spiaggia balneabile” allarme dei comitati
La denuncia dei comitati di San Giovanni: “Liquami neri sversati vicino all’alveo di Volla. Si indaghi”
Una chiazza nera e fetida sversata a mare sul litorale di San Giovanni a Teduccio, a Napoli, proprio quest’estate tornato parzialmente balneabile dopo anni di divieti dovuti all’inquinamento. A denunciare il possibile sversamento di liquami sono i comitati dei cittadini che hanno notato l’acqua nera sulla costa negli scorsi giorni ed hanno ripreso il tutto con i telefonini. “L’alveo Volla – denuncia Enzo Morreale, storico attivista ed ecologista di Napoli Est – continua a sversare liquami in mare a San Giovanni a Teduccio”.
La denuncia dei comitati: “Sono liquami”
Morreale ha ripreso lo sversamento sospetto venerdì mattina in un video, poi pubblicato sui social: “Sul corso San Giovanni (poco prima di Piazza Pacichelli e in corrispondenza del punto dove l’alveo si immette in mare), si avvertiva un fetore di fogna. Approfittando della bella giornata, sono tornato sull’alveo Volla-Pollena per verificarne le condizioni. Come si può notare dal filmato, l’acqua è nera, oltre che maleodorante, e continua a fuoriuscire dall’alveo in modo abbondante”. Altri video simili sono stati pubblicati da altri cittadini nelle ultime ore.
La questione del possibile inquinamento del mare a San Giovanni è stata segnalata dai comitati all’Assessorato all’Ambiente della Regione Campania, all’Abc e all’Eic, l’Ente Idrico Campano, e sarà posta nei prossimi giorni anche al Comune di Napoli.
Il tesoro di ” ‘o Pirata”: sequestrati 6 milioni di euro a Salvatore D’Amico, ras di San Giovanni…
Cronaca
Terrorizzati, derubati e presi in giro: “Ti abbiamo fatto la truffa!”. Così agiva la banda che depredava gli anziani
Truffe agli anziani: l’inchiesta della Procura di Napoli Nord scoperchia una organizzazione collaudata e spietata.
«Un ulteriore atto di disprezzo e dileggio» la definisce l’inchiesta della Procura di Napoli Nord. La banda che truffava gli anziani in tutta Italia, con base nell’hinterland nord di Napoli, prendeva in giro le sue vittime: dopo aver messo sotto pressione e terrorizzato la persona costretta a sborsare quattrini, a transazione avvenuta arrivava una chiamata di scherno: «Ti abbiamo fatto la truffa!» condita da infami risate.
Questa mattina la parola fine a questi criminali: i carabinieri della compagnia di Caivano hanno eseguito un’ordinanza, emessa dal gip del Tribunale di Napoli Nord su richiesta della Procura aversana, nei confronti di 15 indagati, 12 dei quali arrestati (8 in carcere e 4 ai domiciliari) e 3 destinatari dell’obbligo di dimora. Proprio durante le fasi delle indagini sono state sventate ulteriori numerose truffe, bloccando sul nascere 30 tentativi e permettendo l’arresto in flagranza di reato di diverse persone, nonché il recupero della refurtiva per un totale di circa 200mila euro tra contanti, monili in oro e preziosi.
L’organizzazione della banda delle truffe agli anziani
I componenti dell’associazione, si dividevano in “centralinisti” e “trasfertisti”, elaboravano e realizzavano truffe agli anziani, che venivano contattati telefonicamente. Ci sono due elementi fondamentali in una truffa. Il primo è la rapidità: meno tempo si offre alla vittima per pensare e meno chance ci sono che vengano dei dubbi. Il secondo elemento è la paura: una persona anziana, sola, ha sempre paura che possa accadere…