Cronaca
Incendio a Camaldoli sedato, critiche per lentezza ai soccorsi
Camaldoli incendio domato, ma polemiche sui ritardi nei soccorsi
Napoli. Dopo oltre 24 ore, l’incendio che ha colpito la collina dei Camaldoli a Napoli è stato finalmente domato. Le fiamme, molto probabilmente di natura dolosa, hanno lambito le case e bruciato boschi e castagneti, suscitando però polemiche sui ritardi nei soccorsi aerei.
Solo stamattina, con l’arrivo di tre Canadair, è stato possibile contrastare in modo efficace il rogo. Il sindaco Manfredi ha spiegato che “nel pomeriggio di ieri non erano disponibili” questi mezzi aerei, pur ammettendo che “abbiamo seguito le procedure”. Ha evidenziato inoltre la mancanza di mezzi aerei che non hanno potuto intervenire con il sopraggiungere del buio, complicando le operazioni.
Le sue dichiarazioni hanno suscitato la reazione del deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Francesco Borrelli, che ha annunciato un’interrogazione parlamentare per capire il motivo dei ritardi nell’arrivo dei mezzi aerei. Anche il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha sottolineato che il centro soccorsi è stato attivato immediatamente e che le suore presenti non sono state evacuate, smentendo alcune voci.
L’incendio ha causato notevoli danni all’ambiente e disagi ai residenti locali, costretti a respirare fumo acre e cenere. Questo episodio ha riacceso il dibattito sull’importanza di potenziare i mezzi aerei antincendio a disposizione delle Forze dell’ordine, specialmente in periodi di siccità come quello attuale.
Conclusioni
È importante che eventi come l’incendio ai Camaldoli suscitino riflessioni profonde sulle strategie di prevenzione e gestione di simili emergenze, in modo da evitare ritardi nei soccorsi e minimizzare i danni all’ambiente e alla popolazione. Soprattutto in aree a rischio come quella della collina dei Camaldoli, è fondamentale garantire la prontezza e l’efficacia degli interventi per limitare le conseguenze di eventi così devastanti.
