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Cronaca

Fissa con una donna online, sequestrato e derubato di 4mila euro

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Fissa con una donna online, sequestrato e derubato di 4mila euro
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    <meta name="description" content="Arrestata una donna e due uomini nella provincia di Napoli dopo aver raggirato una vittima, rubato le carte di credito e prelevato 4mila euro.">
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    <title>Truffa a Napoli: arrestati tre malfattori, rubati 4mila euro da carte di credito</title>
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    <h1>Truffa a Napoli: arrestati tre malfattori, rubati 4mila euro da carte di credito</h1>
    <img src="https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/4/2016/12/carte-di-credito-malware-poseidon-300x225.jpg" alt="Carte di credito rubate">

    <p>Una donna e due uomini sono stati arrestati dalla polizia nella provincia di Napoli. La donna ha attirato la vittima con l'inganno, mentre i due uomini hanno sottratto le carte di credito, effettuando un prelievo di 4mila euro.</p>

    <h3>La trappola ben congegnata</h3>
    <p>L'astuzia del trio di malfattori si è rivelata efficace per attirare la vittima. La donna ha utilizzato mezzi online per instaurare un contatto con la persona presa di mira. Una volta conquistata la sua fiducia, l'ha invitata a casa, dove si è concretizzata la trappola.</p>

    <h3>L'intervento della polizia</h3>
    <p>Il tempestivo intervento delle forze dell'ordine ha portato all'arresto dei tre individui. Durante l'operazione, gli agenti hanno recuperato le carte di credito e confermato il prelievo fraudolento di 4mila euro. La polizia ha sottolineato l'importanza di non condividere informazioni personali con persone sconosciute online.</p>

    <h3>Le accuse e le conseguenze legali</h3>
    <p>I tre imputati devono affrontare gravi accuse che includono truffa, furto e sequestro di persona. La legge italiana è rigida in materia di crimini finanziari, e i colpevoli rischiano pene severe. La vicenda sottolinea l'urgenza di vigilare sui propri contatti digitali e di segnalare immediatamente comportamenti sospetti alle autorità.</p>

    <p>Per ulteriori dettagli sull'accaduto, è possibile leggere l'articolo completo sul sito ufficiale della <a href="https://www.fanpage.it/napoli/conosce-donna-online-e-va-a-casa-sua-ma-e-una-trappola-sequestrato-gli-rubano-le-carte-di-credito-e-4mila-euro/">Fanpage</a>.</p>

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Cronaca

La ragazza adescava uomini sui social, i due complici li picchiavano e rapinavano

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La ragazza adescava uomini sui social, i due complici li picchiavano e rapinavano

Tre persone arrestate nel Salernitano dai carabinieri: avrebbero rapinato diverse vittime tra Nocera Inferiore, Nocera Superiore e Castel San Giorgio.

Le vittime andavano al luogo dell’incontro credendo che ad aspettarli ci fosse la ragazza, invece ci trovavano due complici che le picchiavano e rapinavano. Modus operandi consolidato, quello di un terzetto che, usando questa tecnica, si sarebbe reso responsabile di numerosi episodi avvenuti in vari comuni della provincia di Salerno. Agli arresti sono finiti una ventiseienne e due uomini di 27 e 38 anni, tutti residenti nell’Agro Nocerino Sarnese, è stata eseguita una ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari.

L’ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari, emessa dal gip del Tribunale di Nocera Inferiore, è stata eseguita ieri sera, 6 novembre, dai carabinieri delle stazioni di Nocera Inferiore, Nocera Superiore e Castel San Giorgio. Le accuse, a vario titolo, sono di rapina pluriaggravata e lesioni personali aggravate, oltre che di tentata estorsione, violenza privata e furto in abitazione.

Gli incontri, hanno ricostruito gli inquirenti, avvenivano nei territori di Nocera Inferiore, Nocera Superiore e Castel San Giorgio, ovvero i comuni dove abitano i tre. Il contatto avveniva tramite chat, sui social: la ragazza, che sostanzialmente faceva da esca, adescava le vittime e proponeva loro appuntamenti a sfondo sessuale indicando diverse località. Nel luogo dell’incontro, però, si presentavano i due uomini, che…

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Perché è stato ucciso il sindaco Angelo Vassallo. La scoperta del traffico di droga e i depistaggi

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Perché è stato ucciso il sindaco Angelo Vassallo. La scoperta del traffico di droga e i depistaggi

L’omicidio di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica

7 Novembre 2024

17:44

Il sindaco di Pollica è stato ucciso il 6 settembre, poche ore prima di denunciare un traffico di stupefacenti. Il colonnello Cagnazzo avrebbe depistato le indagini.

Il sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, aveva scoperto un giro di stupefacenti riconducibile ad un gruppo di camorra, aveva scoperto anche quali insospettabili erano coinvolti e aveva intenzione di denunciare tutto; non è riuscito a farlo soltanto perché, poche ore prima di incontrare il comandante dei carabinieri di cui si fidava, è stato ammazzato. È questa la ricostruzione degli inquirenti che, a 14 anni dall’omicidio, ha portato in manette quattro indagati: il colonnello Fabio Cagnazzo, l’ex carabiniere (all’epoca in servizio) Lazzaro Cioffi, l’imprenditore Giuseppe Cipriano e Romolo Ridosso, collaboratore di giustizia e figlio del boss del clan omonimo attivo a Scafati (Salerno).

Il giro di droga degli insospettabili ad Acciaroli

Il movente viene indicato nelle oltre 400 pagine dell’ordinanza eseguita oggi, 7 novembre, dai carabinieri del Ros e che ha portato l’ufficiale dell’Arma nel carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta). Il provvedimento, firmato dal gip Annamaria Ferraiolo, vengono ricostruite le ultime ore del sindaco Vassallo, ucciso la sera…

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Angelo Vassallo, per l’omicidio del sindaco di Pollica 4 arresti: c’è anche il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo

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Angelo Vassallo, per l’omicidio del sindaco di Pollica 4 arresti: c’è anche il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo

L’omicidio di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica

aggiornamento

7 Novembre 2024

15:51

L’omicidio del sindaco di Pollica Angelo Vassallo, svolta nelle indagini sul delitto avvenuto nel 2010: arrestati Cagnazzo, Cioffi, Cipriano e Ridosso.

Angelo Vassallo, ucciso nel 2010

Ci sono voluti 14 anni per avere una vera svolta nell’omicidio di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, in Cilento (Salerno), ucciso a colpi di pistola, proprio nella sua cittadina, il 5 settembre del 2010. Gli arresti sono stati operati nella mattinata di oggi, giovedì 7 novembre, dai carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale (ROS) di Roma, coordinati dalla Procura di Salerno: gli arrestati sono Giuseppe Cipriano, Romolo Ridosso, Fabio Cagnazzo e Lazzaro Cioffi. L’accusa mossa dalla Procura di Salerno guidata da Giuseppe Borrelli è di omicidio volontario in concorso. Stamattina, i carabinieri del Ros di Roma hanno eseguito i 4 arresti.

Arrestato il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo

Nel caso degli ultimi due, si tratta di un carabiniere e di un ex carabiniere: Fabio Cagnazzo è un colonnello dell’Arma dei Carabinieri, Lazzaro Cioffi è un ex carabiniere, già condannato per reati in materia di stupefacenti. Giuseppe Cipriano, alias “Peppe Odeon“,  invece, è titolare di una sala cinematografica a Scafati….

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