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Cronaca

Donna di 35 anni precipita per 7 metri e muore nell’Avellinese

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Donna di 35 anni precipita per 7 metri e muore nell’Avellinese

Tragedia a Quadrelle: Donna Brasiliana Perde la Vita Cadendo da un Muretto

<img src="https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/30/2024/06/quadrelle-morta-brasiliana-300x225.jpeg" alt="Luogo dell'incidente a Quadrelle" />

Un drammatico incidente ha sconvolto la tranquilla località di Quadrelle, in zona Fusaro. Una donna di origine brasiliana è caduta da un muretto, precipitando per sette metri e riportando lesioni gravissime che purtroppo le sono state fatali. Le indagini sull’episodio sono affidate ai carabinieri del luogo che stanno cercando di fare chiarezza su quanto accaduto.

Caduta Fatale: Cosa è Accaduto a Quadrelle?

Secondo le prime ricostruzioni, la donna stava camminando vicino al muretto quando, per ragioni ancora da chiarire, ha perso l’equilibrio ed è caduta nel vuoto. La caduta di sette metri non le ha lasciato scampo, causando ferite che si sono rivelate fatali. I soccorritori sono intervenuti prontamente, ma ogni tentativo di salvarla è stato vano.

Interventi di Soccorso e Dinamica dell’Incidente

Gli operatori del 118 sono giunti rapidamente sul luogo dell’incidente, ma le condizioni della donna erano critiche fin dal primo momento. Nonostante i tentativi di rianimazione, la donna è deceduta a causa delle gravi lesioni riportate. Attualmente, le forze dell’ordine stanno raccogliendo testimonianze e prove per comprendere meglio la dinamica dell’incidente.

Indagini in Corso da Parte dei Carabinieri

I carabinieri della stazione locale sono stati incaricati di condurre le indagini per fare luce sugli eventi che hanno portato a questa tragica caduta. Al momento, non si escludono eventuali responsabilità terze e si stanno esaminando tutte le possibili cause dell’incidente. Ulteriori dettagli emergeranno mano a mano che le indagini proseguiranno.

Lutto nella Comunità di Quadrelle

La comunità di Quadrelle è scossa da questa tragedia che ha portato via una vita troppo presto. Residente da alcuni anni nella zona, la vittima era conosciuta e benvoluta da molti. Il sindaco e le autorità locali hanno espresso il loro cordoglio alla famiglia della donna, sottolineando come eventi del genere lascino un segno indelebile nella comunità.

La tragedia avvenuta a Quadrelle ci ricorda quanto la vita possa essere precaria e come, in pochi attimi, tutto possa cambiare. Restate aggiornati su Fanpage per ulteriori sviluppi.

Continua a seguirci per ulteriori notizie e aggiornamenti sulla vicenda.

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Cronaca

Appalti e favori in cambio di voti per le Regionali, chiesto rinvio a giudizio per ex sindaco e fratello

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Appalti e favori in cambio di voti per le Regionali, chiesto rinvio a giudizio per ex sindaco e fratello

Il pm di Avellino ha chiesto i rinvii a giudizio per gli indagati nell’inchiesta sul Comune di Pratola Serra (Avellino); tra i 14 capi di accusa ci sono corruzione, turbativa d’asta e brogli elettorali.

Immagine di repertorio

Il prossimo 28 gennaio compariranno davanti al gip gli indagati nell’inchiesta sul Comune di Pratola Serra: il pm del Tribunale di Avellino, Cecilia De Angelis, ha chiesto i rinvio a giudizio per 14 capi di accusa, tra cui corruzione, turbativa d’asta e brogli elettorali. Tra gli indagati figurano Antonio Aufiero e suo fratello Emanuele Aufiero, che all’epoca erano, rispettivamente, Presidente del Consiglio Comunale e Sindaco del comune dell’Avellinese. Per gli inquirenti gli illeciti sarebbero stati commessi anche per favorire la candidatura alle elezioni Regionali del settembre 2020 di Antonio Aufiero.

In particolare, l’ex presidente del consiglio comunale avrebbe promesso posi di lavoro, incarichi e favori in cambio di voti. Lo stesso indagato, insieme al fratello, ed Angelo Capone, vicesindaco all’epoca dei fatti, sono accusati di avere accettato le promesse di denaro da parte di imprenditori in cambio dell’aggiudicazione degli appalti aggirando le normali procedure. Emanuele Aufiero, la ex responsabile del settore tecnico Simona Silano e l’ex vicesindaco Capone sono accusati, infine, di turbativa d’asta in merito ad una gara d’appalto per l’illuminazione pubblica che sarebbe stata manipolata.

Alle urne Antonio Aufiero (detto Tonino) aveva ottenuto 3.059 preferenze e non era stato eletto. Gli sviluppi dell’inchiesta avevano portato, nell’ottobre 2023, allo scioglimento del Comune per infiltrazioni criminali…

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Cronaca

“Otto ragazzini mi hanno devastato l’auto, uno aveva una pistola”: la denuncia di un tassista a Napoli

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“Otto ragazzini mi hanno devastato l’auto, uno aveva una pistola”: la denuncia di un tassista a Napoli

Il tassista si è rivolto al deputato Francesco Emilio Borrelli per denunciare la devastazione della sua vettura da parte di un gruppo di giovanissimi.

È diventata virale la denuncia di un tassista napoletano che, con tanto di foto, ha documentato i danni arrecati al suo taxi da un gruppo di ragazzini che, entrati nell’abitacolo da clienti, hanno devastato gli interni della vettura. Stando a quanto racconta l’uomo, in piazza Plebiscito otto giovanissimi hanno chiesto al tassista di portarli a San Giovanni a Teduccio. Una volta all’interno del taxi, però, hanno distrutto gli interni, andando via poi senza pagare la corsa.

Immagine

Nel tentativo che la sua denuncia avesse una eco più forte, il tassista si è rivolto al deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, che ha pubblicato le parole del malcapitato, ma soprattutto le foto degli interni del taxi devastati, sui suoi profili social. Il tassista ha scritto al deputato:

Signor Borrelli, sono un tassista vittima della follia dei ragazzini. L’altra notte avevo caricato sul mio taxi dei ragazzi a piazza a piazza del Plebiscito per andare a San Giovanni a Teduccio. Erano in 8 e mi hanno devastato tutti gli interni e poi sono scappati senza nemmeno pagarmi la corsa. Ho allertato il 112 che è intervenuto senza riuscire ad acciuffarli. Tra quei balordi ce n’era anche uno armato di pistola

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Cronaca

Picchia la compagna fino a farla svenire, arrestato. Era già finito in manette per stalking alla ex

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Picchia la compagna fino a farla svenire, arrestato. Era già finito in manette per stalking alla ex

In carcere un trentenne dello Sri Lanka, rintracciato dalla Polizia di Stato a Napoli: aveva picchiato la donna provocandole gravi lesioni e si era reso irreperibile.

Immagine di repertorio

Aveva aggredito la compagna, l’aveva presa a calci e pugni fino a farle perdere i sensi e poi era scappato. E, è emerso dalle indagini, anche in passato si era reso responsabile di violenze, nei confronti della ex. Protagonista un cittadino dello Sri Lanka, non ancora trentenne, che è stato rintracciato dalla Polizia di Stato nei giorni scorsi, destinatario di una ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere: dovrà rispondere di lesioni gravi aggravate da futili motivi, commesse nei confronti della compagna connazionale.

Il provvedimento, emesso dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica, è arrivato in conseguenza dell’ultimo episodio, datato 13 ottobre: quel giorno la compagna era finita in ospedale in gravi condizioni, selvaggiamente picchiata fino a farla svenire. Quando la donna era stata soccorsa, dell’uomo ormai non c’era traccia. Delle indagini si erano occupati gli investigatori della Squadra Mobile di Napoli, coordinati dalla 4^ Sezione della Procura di Napoli – Violenza di genere e tutela delle fasce deboli della popolazione; dagli accertamenti è emerso che a causare quelle lesioni era stato il compagno, connazionale della vittima.

Ed era venuto fuori che l’uomo, pluripregiudicato per reati contro la persona e contro il patrimonio, era già finito in manette per una situazione simile: era stato arrestato per atti persecutori ai danni della ex compagna. Il “grave e allarmante…

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