Cronaca
Don Livio Graziano: condannato a 8 anni per abusi su 13enne
Le Parole di Don Livio Graziano Dopo la Condanna Definitiva a 8 Anni per Abusi Sessuali su un Ragazzino di 13 Anni
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Don Livio Graziano, sacerdote di Avellino, è stato condannato definitivamente a otto anni di reclusione per abusi sessuali su un ragazzo di 13 anni. Dopo la sentenza, Don Livio ha rilasciato una dichiarazione in cui esprime la sua rassegnazione, pur ribadendo la propria innocenza.
Il Cuore della Condanna
La condanna a Don Livio Graziano è stata confermata dopo un lungo processo giudiziario. Il sacerdote è stato accusato di aver molestato sessualmente un adolescente che frequentava la sua parrocchia. Le prove raccolte contro di lui sono risultate schiaccianti, portando alla sentenza definitiva da parte della Corte.
Le Dichiarazioni di Don Livio
Nonostante la sentenza, Don Livio Graziano ha sostenuto fermamente la propria innocenza. In un’intervista rilasciata dopo il verdetto, il prete ha dichiarato: "Mi rassegno a questa decisione, ma sono innocente. Non ho mai fatto del male a nessuno, e continuerò a combattere per dimostrare la mia innocenza."
Un Caso che Ha Sconvolto la Comunità
Il caso di Don Livio Graziano ha suscitato grande scalpore e indignazione nella comunità di Avellino. Molti fedeli, che avevano riposto fiducia nel sacerdote, si sono sentiti traditi e sconvolti dalle accuse. Il caso ha anche sollevato domande più ampie sull’operato della Chiesa e sulla protezione dei minori nelle istituzioni religiose.
Le Reazioni della Chiesa
La Chiesa Cattolica ha preso posizione dopo la condanna definitiva di Don Livio Graziano. Il vescovo locale ha dichiarato che la diocesi è profondamente addolorata per l’accaduto e che saranno adottate misure rigorose per garantire la sicurezza dei minori. È stata annunciata anche un’indagine interna per capire come sia stato possibile che un caso di tale gravità sia rimasto inosservato per tanto tempo.
Conclusione
La condanna di Don Livio Graziano rappresenta una pagina oscura per la comunità di Avellino e per la Chiesa Cattolica in generale. Nonostante le dichiarazioni di innocenza del sacerdote, la sentenza ha messo in luce la necessità di maggiore vigilanza e trasparenza nelle istituzioni religiose. Questo caso sottolinea ancora una volta l’importanza di proteggere i minori e di affrontare con rigore tutte le accuse di abuso.
Cronaca
Infermiere preso a schiaffi all’Ospedale del Mare: arriva la Polizia
Aggressione al Pronto Soccorso dell’Ospedale del Mare. Infermiere preso a schiaffi. Arriva la Polizia.
Infermiere aggredito al Pronto Soccorso dell’Ospedale del Mare oggi pomeriggio. Preso a schiaffi da un parente di una paziente che era arrivata nel nosocomio partenopeo, per una intossicazione, ma poi aveva deciso di andare via, rifiutando le cure. Uno degli infermieri, a quanto apprende Fanpage.it, è stato aggredito dai familiari sopraggiunti poco dopo sul posto, alla ricerca del loro parente ammalato.
Infermiere del Pronto Soccorso preso a schiaffi
L’aggressione è avvenuta prima da parte di un parente, ma solo verbalmente, poi da parte di un altro parente che avrebbe assalito l’infermiere alle spalle, schiaffeggiandolo. Alla fine i due parenti sono stati allontanati dalla sicurezza. Sul posto è arrivata la Polizia di Stato, allertata dal personale sanitario. L’infermiere colpito, invece, è stato refertato dai medici dell’ospedale.
La Polizia di Stato all’Ospedale del Mare
Ancora da chiarire la dinamica dell’accaduto. Secondo le prime ricostruzioni, l’aggressione sarebbe avvenuta attorno alle ore 15,00 di oggi, venerdì 22 novembre 2024. Si tratta dell’ennesimo atto di violenza contro il personale sanitario registrato negli ultimi mesi all’interno dei nosocomi napoletani. Le istituzioni sono impegnate per contrastare questo fenomeno. Per questi motivi sono stati istituiti dei drappelli delle forze dell’ordine all’interno dei pronto soccorso ospedalieri e sono state installate le telecamere a bordo dell’ambulanze del 118. Le difficoltà vissute da medici e infermieri all’interno dei pronto soccorso, purtroppo, rendono anche poco…
Cronaca
I funerali di Simeon e Alessia, morti a Vico Equense. Per la giovane autorizzata donazione organi
Folla ai funerali di Simeon oggi nella Cattedrale di Castellammare. Le esequie di Alessia domani alle 10,30: i familiari autorizzano la donazione degli organi.
Alessia Piccirillo e Simeon Dimitrov, le vittime
I funerali di Simeon Dimitrov, 18 anni, e Alessia Piccirillo, 19 anni, vittime del tragico incidente stradale a Vico Equense avvenuto la notte tra sabato 16 e domenica 17 novembre scorsi si terranno a distanza di 24 ore l’uno dall’altro, oggi, venerdì 22 novembre, e domani, sabato 23. La costiera sorrentina è in lutto e piange due suoi figli. Entrambi i ragazzi frequentavano l’ultimo anno dell’Istituto Turistico “don Luigi Sturzo” di Castellammare di Stabia. Oggi centinaia di giovani si sono radunati nella Cattedrale di Castellammare di Stabia, alle 15, per l’ultimo saluto a Simeon, il giovane canoista di 18 anni che era alla guida della moto Ktm Duke 400, finita fuori strada. I funerali di Alessia si terranno invece domani mattina alle 10,30, nel piazzale dell’istituto comprensivo “Denza”.
I genitori di Alessia autorizzano la donazione degli organi
A bordo del mezzo a due ruote viaggiava anche Alessia Piccirillo, studentessa di 19 anni, rimasta gravemente ferita nell’incidente stradale e deceduta purtroppo dopo due giorni di ricovero all’Ospedale del Mare di Napoli. I funerali della ragazza si terranno invece domani. I familiari hanno autorizzato la donazione degli organi. Negli scorsi giorni si sono avute diverse iniziative di cordoglio in città per ricordare le due giovani vittime. Nella scuola superiore che i due ragazzi frequentavano ci sono stati attimi di dolore condiviso. Sono stati lanciati i palloncini bianchi in…
Cronaca
Pizze fatte con ingredienti scadenti e prodotti Dop che non esistono: denunciati i titolari di 3 locali nel Napoletano
Decine di controlli dei carabinieri del Nas in tutta la Campania: nella provincia di Napoli denunciati i titolari di 3 pizzerie per frode in commercio. Nelle province di Avellino e Benevento sequestrati litri di vino e di olio, ma anche formaggi e salumi, privi delle indicazioni di provenienza e di tracciabilità.
Controlli a tappeto in tutta la Campania quelli effettuati dai carabinieri del Nas (Nucleo antisofisticazioni e sanità), che hanno controllato decine di attività commerciali tra le varie province della regione: 99 gli esercizi controllati, dei quali 45 sono stati sanzionati, per un totale di 80mila euro di multe.
E allora, nella provincia di Napoli, precisamente a Giugliano, Tufino e Marigliano, i militari dell’Arma hanno denunciato i titolari di tre pizzerie: nei loro locali venivano riportate sui menù pizze fatte con ingredienti di alta qualità, che in realtà erano scadenti, come emerso dal controllo; in alcuni casi, veniva riportato anche l’utilizzo di “fiori di zucca Dop”, prodotto che però non ha mai ricevuto questa denominazione. Pertanto, i tre titolari sono stati denunciati alla competente Autorità Giudiziaria per frode in commercio.
Denunciato per frode in commercio e contraffazione di indicazioni geografiche o Dop il titolare di una ditta di conservazione di frutta e verdura a Frattaminore, ancora nel Napoletano: vendeva castagne albanesi spacciandole per napoletane. Nell’area del Parco Nazionale del Vesuvio, inoltre, una ditta vendeva pomodori del piennolo pur non facendo parte del circuito di controllo né del Consorzio di tutela.