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Cronaca

Controlli alla rotonda Diaz: 3 ambulanti multati a Napoli

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Controlli alla rotonda Diaz: 3 ambulanti multati a Napoli

Controlli alla rotonda Diaz: sanzioni per 3 ambulanti

Nella mattinata odierna, agenti del Commissariato San Ferdinando in collaborazione con la Polizia Locale hanno condotto un servizio straordinario di controllo del territorio nella zona di Chiaia, concentrandosi soprattutto sulla rotonda Diaz.

Durante l’operazione, i poliziotti hanno emesso sanzioni amministrative nei confronti di 3 individui che stavano vendendo bevande alcoliche e che esercitavano il commercio in sede fissa. Le sanzioni complessive ammontano a oltre 6 mila euro. Inoltre, sono stati sequestrati un carrellino utilizzato per la vendita di spighe e 2 frigobar.

È importante sottolineare l’importanza di questi controlli per garantire la legalità e la sicurezza sul territorio, oltre a contrastare il commercio abusivo e irregolare. La collaborazione tra le forze dell’ordine e le autorità locali è fondamentale per mantenere l’ordine pubblico e proteggere i cittadini dai rischi connessi a queste attività illegali.

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Cronaca

Grazie ai fan: Napl è famiglia e supporto per Geolier

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Grazie ai fan: Napl è famiglia e supporto per Geolier

Geolier ringrazia i suoi fan dopo lo show a Napoli

Quattro giorni dopo il concerto allo stadio Maradona di Napoli, Geolier ha deciso di dedicare un messaggio di ringraziamento ai suoi fan.

Dopo un breve periodo di riposo in Puglia e in vista del suo prossimo concerto al festival rock a Roma alle Capannelle, il cantante ha scritto un lungo post su social media.

Un messaggio pieno di gratitudine e amore

Nelle sue parole, Geolier esprime tutta la sua gratitudine nei confronti dei suoi sostenitori, definendoli la sua famiglia. Il cantante afferma: “Napl è mammà e papà e sarra accussi p semp”, sottolineando l’importanza che i suoi fan hanno nella sua vita.

Geolier si mostra umile e grato per il sostegno ricevuto, promettendo di rimanere sempre fedele alle sue radici e alla sua comunità di fan.

Il cantante rivela inoltre di portare con sé il peso di una città intera, ma di sentirlo come un onore, poiché è grazie agli abitanti di Napoli che ha trovato la sua ispirazione e il suo sostegno.

Una famiglia unita dall’amore per la musica

Nel suo messaggio, Geolier mostra un grande attaccamento alla sua comunità di fan, definendoli fratelli e sorelle e promettendo di mantenere per sempre il suo amore e la sua lealtà verso di loro.

Il cantante conclude il suo post con una dichiarazione toccante: “Siamo una grande famiglia dove siamo tutti fratelli e sorelle compreso me. Il mio amore e la mia lealtà per voi sarà per sempre, finche non si muore”.

Scritto da Maria Chiara Del Gaudio

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Cronaca

Carabinieri sventano furto e scoprono serra per marijuana

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Carabinieri sventano furto e scoprono serra per marijuana

I carabinieri hanno scoperto dieci piante di marijuana in un’abitazione di San’Andrea di Conza (Avellino) durante un intervento per segnalazione di ladri. La sorpresa è stata grande quando, durante le ricerche in casa, è stata trovata una serra clandestina per la coltivazione di marijuana.

Serra per la marijuana scoperta durante un’indagine sui ladri

I carabinieri erano inizialmente intervenuti nella zona per investigare su segnalazioni di ladri in azione, ma si sono ritrovati ad affrontare una situazione completamente diversa. Durante la perquisizione dell’abitazione, infatti, è emersa la presenza di una serra attrezzata per la coltivazione di piante di marijuana, con ben dieci esemplari pronti per essere coltivati e lavorati.

L’importanza delle segnalazioni e dell’intervento tempestivo

Grazie alla segnalazione dei ladri e all’intervento immediato dei carabinieri, è stato possibile scoprire e sequestrare la serra per la marijuana, sventando un’attività illegale che poteva causare seri danni alla comunità. Questo episodio dimostra l’importanza delle segnalazioni da parte dei cittadini e dell’intervento tempestivo delle forze dell’ordine per contrastare attività illegali e potenzialmente pericolose per la collettività.

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Morte di Cristina Frazzica, nuovi accertamenti tecnici a Napoli

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Morte di Cristina Frazzica, nuovi accertamenti tecnici a Napoli

Autopsia per Cristina Frazzica

Napoli. La Procura di Napoli ha disposto una serie di accertamenti tecnici su alcuni reperti sequestrati nell’ambito delle indagini sulla morte di Cristina Frazzica, la ricercatrice di 30 anni investita mentre era in gita in canoa con un amico nel mare di Posillipo.

Ricordo e Commemorazioni

La famiglia è assistita da Giuseppe Vacca di Giesse, che segue attentamente le attività investigative insieme all’avvocato Gianluca Giordano. La famiglia ha partecipato a eventi dedicati alla memoria di Cristina e per sensibilizzare sul tema della sicurezza in mare.

Incontro con il Sindaco di Napoli

La famiglia Frazzica ha incontrato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, per ringraziarlo dell’appoggio ricevuto e per pianificare iniziative volte a evitare che tragedie simili possano ripetersi in futuro.

Dolore e Speranza della Famiglia

I familiari di Cristina esprimono il dolore per la perdita e la speranza che emerga la verità sugli eventi. Ringraziano amici e colleghi per il sostegno ricevuto e attendono con fiducia lo svolgimento delle indagini.

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Cronaca

Arrestati tre rapinatori vicino a “Le Porte di Napoli”, pronti per un’altra rapina in gioielleria

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Arrestati tre rapinatori vicino a “Le Porte di Napoli”, pronti per un’altra rapina in gioielleria

Tre persone sono state fermate dai carabinieri per il raid compiuto nel centro commerciale e per altri episodi simili. L’arresto è avvenuto a Pomigliano d’Arco. Sembra che i tre stessero per colpire un’altra gioielleria nella zona.

I fatti dell’accaduto

Secondo quanto riportato dagli investigatori, i tre malviventi avrebbero preso di mira il centro commerciale "Le Porte di Napoli" compiendo una rapina. Dopo il raid, si sarebbero dati alla fuga ma sono stati bloccati poco distante dalla scena del crimine.

L’operazione dei carabinieri

I carabinieri, dopo aver ricevuto la segnalazione della rapina in corso, sono intervenuti tempestivamente riuscendo a bloccare i tre malviventi. Le indagini sono ancora in corso per accertare eventuali complici e verificare se i tre fossero coinvolti in altri episodi simili nella zona.

La reazione delle autorità

Le autorità locali hanno espresso soddisfazione per l’operazione condotta dai carabinieri e per aver messo fine alle azioni criminali dei tre individui. Le indagini continueranno per far luce su tutta la vicenda e assicurare alla giustizia i responsabili.

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Pentito della Camorra svela segreti sui clan di Miano: la confessione di Emmanuele Palmieri.

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Pentito della Camorra svela segreti sui clan di Miano: la confessione di Emmanuele Palmieri.

Il pentito Emmanuele Palmieri e la svolta nelle indagini

Emmanuele Palmieri è il pentito che ha cambiato il corso delle indagini riguardanti le famiglie criminali legate al clan Lo Russo di Miano. La sua decisione di collaborare con la giustizia risale al 22 luglio 2021, proprio il giorno del suo arresto. Dopo aver fatto parte dei Lo Russo dal 2016, è poi passato al gruppo Scognamiglio.

Il racconto di Palmieri

Palmieri ha spiegato il motivo della sua collaborazione con queste parole: “Ho deciso di parlare con l’autorità giudiziaria perché voglio collaborare. Questa scelta è stata influenzata dai colloqui avuti con i miei familiari, soprattutto con mia moglie. Mi preoccupa la mia sicurezza, specialmente perché sono in cella con altre persone legate a Miano come Antonio Bastone, Vincenzo Gimmelli, Vincenzo Carrino e Domenico Cerasuolo.”

Minacce e pressioni sulla famiglia

Palmieri ha raccontato di aver ricevuto minacce e pressioni sia direttamente che tramite la sua famiglia per bloccare la sua decisione di collaborare. Gli Scognamiglio, persone vicine al suo ex gruppo, hanno cercato di influenzare Palmieri promettendo di coprire un furto di armi da parte sua se non avesse collaborato con la giustizia.

Il supporto della famiglia

Nonostante le pressioni subite, Palmieri ha affermato di avere il pieno supporto della sua famiglia nella decisione di collaborare. Ha spiegato che desidera cambiare vita e garantire un futuro migliore ai suoi figli, motivo per cui ha preso questa difficile decisione.

Il pentito ha concluso dicendo che nessuno si è più presentato né dai suoi genitori né da sua moglie, confermando il supporto e l’accettazione della sua scelta da parte dei suoi cari.

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Sequestrati 5 chioschi a Napoli per abusivismo

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Sequestrati 5 chioschi a Napoli per abusivismo

La Polizia Locale di Napoli ha proseguito i suoi controlli sul lungomare della città e ha deciso di sequestrare ben 5 chalet, dopo aver preso la stessa decisione per alcuni di essi solo pochi giorni fa.

Nuovi sequestri di chalet sul lungomare di Napoli

I controlli della Polizia Locale di Napoli stanno portando ad ulteriori sequestri di chalet lungo il lungomare della città. Dopo aver emesso provvedimenti simili per diversi chalet solo pochi giorni fa, ora le autorità hanno deciso di estendere tali misure a ulteriori 5 strutture.

Gli interventi sono stati motivati principalmente da abusivismo e assenza di autorizzazioni necessarie per l’occupazione di suolo pubblico. La situazione rimane dunque ancora delicata lungo il lungomare di Napoli, con le autorità che si impegnano a contrastare ogni forma di illegalità e abusivismo.

Il sequestro di ben 5 chalet è un chiaro segnale che le autorità non intendono abbassare la guardia e sono determinate a garantire il rispetto delle regole e delle normative in vigore.

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Napoli investe 400mila euro per ristrutturare piscina Scandone

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Napoli investe 400mila euro per ristrutturare piscina Scandone

Investimento importante per la manutenzione della piscina Scandone a Napoli

Un importante investimento è stato approvato dalla giunta comunale di Napoli per la manutenzione straordinaria della piscina Scandone. Su proposta dell’assessore allo Sport Emanuela Ferrante, sono state destinate 400mila euro per questi lavori, che si aggiungono ad altri interventi pianificati per gli impianti sportivi cittadini.

La piscina Scandone non è l’unico impianto che beneficerà di questa operazione di manutenzione straordinaria. Sono stati destinati 150mila euro per il campo di calcio Ascarelli di Ponticelli, 250mila euro per il campo di calcio San Pietro a Patierno, e 560mila euro per l’impianto natatorio in via Marco Rocco di Torrepadula.

Infine, con un contributo di 45mila euro, è prevista la redazione di una perizia di variante per riprendere i lavori di ‘Realizzazione di una nuova piscina nel parco di via Nicolardi’.

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Cronaca

Uomo picchia madre e sorella e minaccia di omicidio, si consegna ai carabinieri

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Uomo picchia madre e sorella e minaccia di omicidio, si consegna ai carabinieri

I carabinieri arrestano un 25enne a Maddaloni per aggressione alle familiari

I carabinieri hanno arrestato un giovane di 25 anni a Maddaloni, in provincia di Caserta, che era già sottoposto alla misura cautelare dei domiciliari. Il giovane si è dimostrato insofferente alla restrizione della libertà e ha aggredito le sue familiari, scatenando così l’intervento delle forze dell’ordine.

Violento tentativo di fuga

Il 25enne, dopo aver picchiato madre e sorella, si è consegnato spontaneamente ai carabinieri, chiedendo di essere arrestato o minacciando di commettere un omicidio. Gli agenti hanno prontamente proceduto con l’arresto del giovane, che dovrà rispondere delle proprie azioni di fronte alla legge.

Reazioni della comunità

L’episodio ha suscitato sconcerto e preoccupazione nella comunità locale, che ha espresso solidarietà nei confronti delle vittime e ha condannato fermamente il comportamento violento del giovane. L’importanza di garantire la sicurezza e il rispetto all’interno delle famiglie è stata ribadita con forza, sottolineando l’importanza di intervenire tempestivamente in casi simili.

Conclusioni

L’arresto del 25enne a Maddaloni evidenzia la necessità di monitorare attentamente i casi di violenza domestica e di garantire il sostegno necessario alle vittime. L’intervento rapido e risoluto delle forze dell’ordine ha permesso di porre fine alla situazione critica e di assicurare il giovane alla giustizia. La comunità locale si è unita nel condannare fermamente ogni forma di violenza, ribadendo l’importanza di promuovere un clima di rispetto reciproco e di solidarietà all’interno delle famiglie.

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Camorra ad Arzano: Cantalamessa interroga il ministro dell’Interno.

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Camorra ad Arzano: Cantalamessa interroga il ministro dell’Interno.

Gianluca Cantalamessa interroga il ministro dell’Interno sull’invadenza della Camorra ad Arzano

Arzano è una città sotto l’influenza dei clan criminali, come evidenziato dall’onorevole Gianluca Cantalamessa durante un’interrogazione parlamentare indirizzata ai ministri dell’Interno e della Giustizia.

Recentemente, i clan locali hanno compiuto un’azione provocatoria esibendo una serie di auto di lusso come Ferrari, Lamborghini, Audi e Mercedes, seguita da video pubblicati su TikTok con musica dei narcos messicani. Questo gesto ha suscitato preoccupazione e ha spinto Cantalamessa a richiedere l’intervento del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e del ministro della Giustizia Carlo Nordio.

La sfida della Camorra ad Arzano

La stampa locale ha riportato un episodio di emergenza causato dal clan Amato-Pagano, che ha organizzato un corteo di auto di grossa cilindrata con musica e luci lampeggianti. I video diffusi mostrano le auto sfrecciare per le strade della città in un gesto di sfida e provocazione nei confronti delle autorità.

Il senatore Cantalamessa ha evidenziato che Arzano sembra essere diventata una zona di contesa tra il clan Moccia e i secondiglianesi, che cercano di espandere le proprie attività illecite nel territorio. La sfilata delle auto è stata sorvegliata da guardaspalle su potenti moto, che hanno addirittura bloccato il traffico per consentire il passaggio delle vetture.

La situazione di Arzano e le iniziative richieste

Il senatore ha ricordato un’interrogazione parlamentare precedente riguardante una situazione simile a quella attuale ad Arzano. Ha richiesto al Governo di prendere misure precauzionali per contrastare l’invadenza e la provocazione dei clan Amato-Pagano e ha sottolineato la necessità di rafforzare i controlli delle forze dell’ordine.

Arzano ha un passato di infiltrazioni mafiose e il Comune è stato sciolto più volte negli ultimi anni a causa di queste interferenze. Cantalamessa ha evidenziato la compromissione dell’attività amministrativa del Consiglio comunale da parte della criminalità organizzata, portando allo scioglimento del Comune per 18 mesi e alla nomina di una Commissione straordinaria. Il commissario prefettizio ha addirittura ricevuto minacce di morte.

In conclusione, la situazione ad Arzano è allarmante e richiede un intervento deciso da parte delle istituzioni per contrastare l’azione dei clan criminali che cercano di imporre la propria supremazia sul territorio.

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per abbandono rifiuti davanti al negozio su Vittorio Emanuele: multa

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per abbandono rifiuti davanti al negozio su Vittorio Emanuele: multa

La Polizia Municipale di Napoli multa il titolare di un negozio per abbandono di rifiuti

Napoli, Italia – Il titolare di un’attività commerciale situata in Corso Vittorio Emanuele è stato multato dalla Polizia Municipale di Napoli per aver abbandonato rifiuti di fronte al suo negozio. L’uomo ha spiegato di aver dismesso l’attività e di essere in attesa di smaltire i rifiuti in modo corretto, ma ciò non ha evitato la sanzione da parte delle autorità.

Violazione delle norme sulla gestione dei rifiuti

La gestione dei rifiuti è un problema serio in molte città, con norme severe che vietano l’abbandono incontrollato di rifiuti per preservare l’ambiente e la salute pubblica. L’abbandono di rifiuti di fronte a un negozio può rappresentare una violazione delle normative locali e comportare sanzioni pecuniarie.

Responsabilità dei commercianti nella corretta gestione dei rifiuti

I commercianti hanno il dovere di gestire correttamente i rifiuti prodotti dalla propria attività, pianificando lo smaltimento in conformità alle leggi e alle disposizioni municipal. Abbandonare rifiuti in modo indiscriminato può non solo comportare multe, ma danneggiare l’immagine dell’attività e provocare danni ambientali.

Per mantenere un ambiente sicuro e pulito, è fondamentale che tutti rispettino le norme e si impegnino nella corretta gestione dei rifiuti, ricorrendo a servizi di raccolta differenziata e riciclo. La Polizia Municipale di Napoli continua a vigilare sul territorio per contrastare l’abbandono incontrollato di rifiuti e garantire il rispetto delle normative ambientali.

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