Cronaca
Condannato a 5 anni il motociclista per la morte di Elvira Zriba
Sentenza di Primo Grado: Cinque Anni di Carcere per il Motociclista che Investì Elvira Zibra
Il motociclista coinvolto nell’incidente mortale avvenuto la notte del 29 agosto 2022 in via Caracciolo è stato condannato a cinque anni di reclusione in primo grado. La vittima, Elvira Zibra, perse tragicamente la vita in quell’evento fatale. Francesco Borrelli, esponente di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs), ha dichiarato: "Giusta la decisione dei giudici".
La Tragedia di Via Caracciolo
L’incidente si è verificato in una delle strade più trafficate di Napoli, via Caracciolo. Nella notte del 29 agosto 2022, Elvira Zibra fu travolta da una moto, causando immediatamente sgomento e una forte ondata di emozione nella comunità locale.
Una Sentenza Esemplare
Il processo di primo grado si è concluso con una sentenza di cinque anni di reclusione per il motociclista. Questa decisione rappresenta un passo significativo verso la giustizia per la famiglia della vittima e per la comunità colpita dall’incidente.
Le Parole di Francesco Borrelli
Francesco Borrelli, rappresentante di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs), ha commentato favorevolmente la sentenza, sottolineando l’importanza di punire severamente chi si rende responsabile di incidenti di tale gravità. "Giusta la decisione dei giudici", ha dichiarato, esprimendo il suo sostegno alla famiglia di Elvira Zibra.
L’Impatti Sulla Sicurezza Stradale
La tragica morte di Elvira Zibra ha sollevato numerosi interrogativi sulla sicurezza stradale a Napoli, evidenziando la necessità di interventi mirati per ridurre il rischio di incidenti simili in futuro. La sentenza di cinque anni rappresenta non solo una punizione per il colpevole, ma anche un monito per tutti gli utenti della strada affinché rispettino le normative e guidino con maggiore prudenza.
Per ulteriori dettagli, potete consultare l’articolo completo qui.
Cronaca
Ragazzo ucciso a Napoli, Fratelli d’Italia se la prende con Saviano e Gomorra
aggiornamento
9 Novembre 2024
21:03
La morte del diciottenne Arcangelo Correra a Napoli diventa terreno di scontro politico. Fdi attacca lo scrittore Saviano.
Uno dei protagonisti della serie tv Gomorra, sul set
Fratelli d’Italia in Campania commenta la vicenda dell’ennesimo ragazzo ucciso a colpi di pistola a Napoli, Arcangelo Correra, 18 anni, puntando l’indice accusatorio sulla serie tv “Gomorra”, 5 stagioni andate in onda dal 2014 al 2021 e con l’ispiratore della saga, lo scrittore Roberto Saviano, autore dell’omonimo romanzo-besteller e co-sceneggiatore sia del film di Matteo Garrone che del prodotto televisivo.
A parlare è Antonio Iannone, commissario di Fratelli d’Italia in Campania: «Dobbiamo inevitabilmente constatare che la ‘Gomorra’ di Saviano ha favorito i fenomeni di emulazione criminale rendendo i suoi personaggi eroi o miti tra i più giovani, specie tra quelli delle famiglie più disagiate» accusa.
Saviano aveva accusato il centrodestra e il decreto Caivano sulla devianza giovanile. Iannone replica: «Anche oggi Saviano non ha perso l’occasione per mettersi in mostra di fronte a tragedie giovanili che proprio la sua ‘cultura’ ha contribuito a creare. Di fronte a questi drammatici episodi confermiamo il nostro impegno che si e’ tramutato in provvedimenti come quello su Caivano che, al contrario delle parole pericolose di Saviano, stanno ponendo le basi per…
Cronaca
Scossa di terremoto 2.8 stasera in zona Vesuvio alle 20.09, avvertita nei comuni dell’area
Terremoto nella zona Vesuviana magnitudo 2.8 poco dopo le ore 20 di sabato 9 novembre.
Una scossa di terremoto nella zona vesuviana magnitudo 2.8 è stata avvertita oggi, sabato 9 novembre, alle ore 20.09. Residenti nella zona di Torre Del Greco e Torre Annunziata riferiscono di aver percepito distintamente l’evento tellurico. L’oscillazione dei sismografi dell’Osservatorio Vesuviano è particolarmente chiara nel sismografo Vesuvio Bunker Sud. La scossa 2.8 scala Richter era a 1 km di profondità, localizzata con epicentro nell’area Alto Vesuvio Riserva naturale statale Tirone.
Essendo in un’area totalmente diversa della provincia di Napoli, non è legato al bradisismo dell’area Flegrea ma ad altre situazioni vulcaniche proprie, appunto, dell’area intorno al Vesuvio. Proprio oggi e ieri c’erano state due lievi, ma avvertite distintamente dai residenti, scosse nella zona Flegrea, area Solfatara.
Cronaca
Per l’omicidio del 18enne Arcangelo Correra si costituisce il cugino Renato Caiafa, fratello di giovane ucciso nel 2020
Ad una svolta le indagini sulla morte del 18enne ucciso in via Tribunali. Si va verso il fermo del 19enne Renato Caiafa, suo cugino.
Arcangelo Correra, morto a 18 anni
Una storia che si intreccia con un’altra, sangue su sangue. Cognomi che drammaticamente ricorrono e non solo sullo Sdi, la banca dati delle forze dell’ordine usata per i controlli sui precedenti penali, ma anche negli archivi dei giornali, nella cronaca nera.
La vicenda tragica di Arcangelo Correra, 18 anni, incensurato, morto a causa di un proiettile alla testa esploso nella notte di sabato 9 novembre in via Tribunali a Napoli, s’intreccia con quella della famiglia Caiafa. Il motivo è presto detto: Renato Caiafa, cugino della vittima, 19 anni, è il giovane che da stamattina è in Questura, a Napoli, per rispondere di questa morte. Si è presentato spontaneamente, ed è stato interrogato per ore dalla Squadra Mobile della Polizia di Napoli.
Caiafa è il cugino di Correra. Parentele “alla meridionale” dice un investigatore napoletano, poiché non sarebbe parente di primo grado. Caiafa, soprattutto, è un cognome che non può far venire alla memoria un’altra ferita della Napoli dei giovani spezzati troppo in fretta. Renato Caiafa, presunto responsabile di quanto accaduto, è il fratello di Luigi Caiafa, morto 4 anni fa nel 2020, a 17 anni, nel corso di una rapina in via Duomo.
Lo zio di Arcangelo, ucciso a Napoli: “Non aveva nemici, amava il calcio, non le armi. Averlo perso ci distrugge”
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