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Cronaca

Carabiniere ferito difendendo donna durante rapina in banca ad Afragola

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Carabiniere ferito difendendo donna durante rapina in banca ad Afragola

Rapina in Banca ad Afragola: Feriti Quattro Carabinieri in Due Episodi Distinti

Oggi, Afragola, un comune in provincia di Napoli, è stata teatro di due incidenti separati che hanno coinvolto le forze dell’ordine. Nel corso di una rapina in banca, un carabiniere è rimasto ferito mentre tentava di proteggere una donna. Poco dopo, altri tre carabinieri sono stati aggrediti da un pregiudicato e dalla sua consorte.

Rapina in Banca a Caivano

La Rapina in Banca

L’episodio principale è avvenuto durante una rapina in banca ad Afragola. Un carabiniere è intervenuto coraggiosamente per difendere una donna che si trovava nella filiale al momento dell’attacco. Durante lo scontro, il carabiniere ha riportato diverse ferite. L’intervento delle forze dell’ordine è stato tempestivo, ma l’aggressività dei rapinatori ha lasciato il segno.

Aggressione ai Carabinieri da parte di un Pregiudicato

In un secondo episodio avvenuto sempre ad Afragola, tre carabinieri sono stati vittime di un’aggressione. Un pregiudicato, assieme alla moglie, ha assalito i militari. Questo attacco ha causato ulteriori feriti tra le forze dell’ordine già provate dalla rapina avvenuta precedentemente.

L’Intervento delle Forze dell’Ordine

L’intervento delle forze dell’ordine è stato determinante in entrambi gli episodi. La presenza tempestiva dei carabinieri ha impedito che le situazioni degenerassero ulteriormente. Nonostante le ferite riportate, i carabinieri hanno dimostrato un alto livello di professionalità e impegno nel loro dovere di proteggere i cittadini.

Le Reazioni della Comunità

Questi eventi hanno scosso la comunità di Afragola. I cittadini locali sono rimasti profondamente turbati dagli atti di violenza che hanno coinvolto le forze dell’ordine. Molti hanno espresso la loro solidarietà e il loro sostegno ai carabinieri feriti.

Considerazioni Finali

Questi due episodi mettono in luce i pericoli e le difficoltà che i carabinieri affrontano quotidianamente nel loro lavoro. La loro dedizione e il loro coraggio sono fondamentali per garantire la sicurezza e la protezione dei cittadini. È essenziale che la loro professionalità venga riconosciuta e apprezzata dalla comunità e dalle istituzioni.

Per maggiori dettagli sui due episodi, è possibile leggere l’articolo completo su Fanpage.

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Cronaca

Beve sostanza tossica scambiandola per acqua, avvocato in rianimazione a Nocera Inferiore

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Beve sostanza tossica scambiandola per acqua, avvocato in rianimazione a Nocera Inferiore

L’avvocato 43enne è stato ricoverato in rianimazione all’Ospedale Umberto I di Nocera Inferiore: è grave.

Immagine di repertorio

Beve una sostanza tossica scambiandola per acqua: in rianimazione un avvocato 43enne di Nocera Inferiore, in provincia di Salerno. Il professionista, secondo le prime informazioni, sembra sia rimasto vittima di un terribile disguido. Avrebbe, infatti, ingerito una sostanza caustica, non è chiaro se acida o basica, riportando gravi conseguenze. L’incidente risale al pomeriggio di lunedì 18 novembre 2024.

Avvocato 43enne ricoverato a Nocera Inferiore

Il legale, dopo aver ingerito per sbaglio la sostanza, si sarebbe sentito male. Immediatamente è partita la macchina dei soccorsi. Sul posto è arrivata un’ambulanza del 118 che ha trasportato il ferito d’urgenza presso l’Ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, per le cure mediche del caso. Qui, il personale sanitario ha deciso per il ricovero nel reparto di rianimazione. Le condizioni della vittima sono considerate serie.

Indagini sulla natura del liquido ingerito

Secondo le prime ricostruzioni, il 43enne avrebbe bevuto un liquido, immaginando, probabilmente, che fosse acqua naturale. Invece, si trattava, sembra, di una sostanza tossica e velenosa, la cui natura non è stata ancora chiarita, forse soda caustica, o un qualche tipo di acido. Subito dopo è stato colto da malore. Quando è arrivato in ospedale, i medici hanno subito capito la gravità della situazione ed hanno deciso, in via precauzionale, il ricovero in rianimazione, dove il legale si trova è attualmente sotto costante e attento monitoraggio.

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Cronaca

“Nei guai per essere stata amica coi bimbi”, l’audio della prof picchiata a Castellammare

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“Nei guai per essere stata amica coi bimbi”, l’audio della prof picchiata a Castellammare

Proseguono le indagini sul pestaggio della prof a Castellammare di Stabia; alcune mamme parlano di video espliciti mandati ai bambini, di cui però non è emersa traccia.

L’insegnante di sostegno picchiata da una trentina di genitori giovedì scorso a Castellammare di Stabia (Napoli) sapeva di essere finita “nel mirino” dei genitori, e credeva che fosse successo per una eccessiva confidenza che aveva dato a una delle bambina e che la madre aveva frainteso. Lo si evince da un messaggio vocale che la prof aveva inviato il giorno prima dell’aggressione e nel quale, oltre ad accennare alla vicenda, la donna manifesta l’intenzione di chiedere un trasferimento. L’audio è stato trasmesso da “Ore 14”, il programma condotto dal giornalista Milo Infante su Rai Due.

Il raid risale al 14 novembre. In quella circostanza un gruppo di circa 30 persone aveva fatto irruzione tentando di linciare la prof; la donna era stata salvata dal padre, che nel parapiglia ha rimediato la frattura di un polso. L’insegnante ha dovuto fare ricorso alle cure mediche: trauma cranico, trenta giorni di prognosi.

Le accuse delle mamme di Scanzano

Alcune delle mamme hanno riferito nel corso della trasmissione di avere denunciato l’insegnante martedì, e di avere segnalato mercoledì e giovedì la vicenda ai vertici scolastici. Secondo il loro racconto gli abusi sessuali sarebbero avvenuti ai danni di 5 bambini e sarebbero collegati ad una chat chiamata “La Saletta” dove, a loro dire, la donna avrebbe mostrato video a contenuto sessuale esplicito e di pedofilia; una delle mamme, sentita dal programma, ha detto che l’insegnante avrebbe anche minacciato di morte una bambina che…

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Cronaca

All’aeroporto di Napoli Capodichino parte il “face pass”, il riconoscimento facciale

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All’aeroporto di Napoli Capodichino parte il “face pass”, il riconoscimento facciale

Al via il progetto pilota: sarà possibile imbarcarsi attraverso il sistema biometrico di riconoscimento facciale all’aeroporto di Napoli Capodichino.

Il sistema biometrico di riconoscimento facciale entra in funzione all’aeroporto di Napoli Capodichino: il progetto pilota ha preso il via quest’oggi per i passeggeri del volo Lufthansa LH335 partito alle 15.50 dal capoluogo partenopeo e diretto a Francoforte sul Meno, in Germania. Il sistema Face Pass permetterà di “snellire” i temi del check-in e per ora è, come detto, solo un progetto pilota: ma tutto lascia credere che presto diventerà il sistema più efficiente per consentire un rapido e sicuro imbarco sui voli. Per utilizzarlo, al momento, è necessario registrarsi ai totem posti vicino ai check-in di Lufthansa, dove si potrà registrare la propria carta d’imbarco, il proprio documento e la scansione del volto. Quindi, attraverso un percorso guidato, l’imbarco avviene in modalità self, senza presentare altri documenti e dunque potendo imbarcarsi più velocemente rispetto a quanto avviene oggi.

“Il nostro obiettivo è accelerare la spinta innovativa ed evolutiva della transizione digitale, estendendo progressivamente il riconoscimento biometrico a tutti i passeggeri in partenza, per migliorare la soddisfazione dei viaggiatori, semplificare i processi ed ottimizzare sicurezza ed efficienza operativa”, ha spiegato Roberto Barbieri, amministratore delegato di Gesac. “Il lancio del sistema di riconoscimento biometrico all’aeroporto di Napoli rappresenta un passo importante verso la modernizzazione e la semplificazione dell’esperienza di viaggio per i nostri passeggeri. Siamo…

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