Camorra: agguato a Gioele Lucarelli, testimone shock della sparatoria.

Agguato a Gioele Lucarelli: “Lo vidi tutto nero, venne e pà, pà, pà…”

” Però quell’infame o’frat… ho la scena davanti agli occhi o’ frat, è cattivo!”
 Gioele Lucarelli racconta con il socio in affari Mario Rosario De Martino detto o’ chiatt l’agguato in cui è rimasto ferito.

Dettagli sull’agguato a Gioele Lucarelli

È la sera del 24 settembre 2021, solo 4 giorni dopo essere stato colpito da due proiettili alle gambe. Agli investigatori, inizialmente, non aveva fornito informazioni dettagliate sull’attacco subito.

Un venditore ambulante di bibite presente durante l’agguato aveva descritto la scena senza dare indicazioni precise sugli autori.

Successivamente, Gioele fornisce inconsapevolmente agli investigatori i nomi e le circostanze dell’agguato, confermando di essere armato al momento dell’attacco.

La frase chiave che ha portato all’emissione dell’ordinanza cautelare per Leonardo Cimminiello e Giuseppe Romano è stata pronunciata da Gioele durante la conversazione.

Ulteriori dettagli sul racconto di Gioele Lucarelli

Nel giorno successivo, Gioele racconta al fratello Pietro di un particolare colloquio avuto con un conoscente mentre guardava una serie TV su Netflix.

Il fratello chiede a Gioele se pensa a Basetta quando guarda quel film, facendo riferimento alla presunta partecipazione di Giuseppe Romano all’agguato.

Gioele descrive l’agguato e la sua reazione, sottolineando la sua astuzia nel momento critico.

In seguito, Gioele fa riferimento a una persona con cui aveva avuto una discussione riguardo a un debito e alla gestione degli affari illeciti.

Confessioni e retroscena sull’attentato

In una successiva conversazione con Nunzio Gelsomino, Gioele confida di aver avuto paura durante l’attacco subito. Si discute anche del coinvolgimento di Mario De Martino nella distribuzione di droga armato di pistola.

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