Cronaca
Arrestato capo clan Raffaele Amato: omicidi Scampia 2007-2008
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Inchiesta sugli omicidi e i ferimenti avvenuti tra il 2007 e il 2008. Indagini dei carabinieri.
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Faida di Scampia: Gli Omicidi Tra il 2007 e il 2008 Sotto la Lente dei Carabinieri
Un’inchiesta approfondita sta cercando di fare luce sugli omicidi e i ferimenti che hanno sconvolto Scampia tra il 2007 e il 2008. Gli uomini dell’Arma dei Carabinieri stanno lavorando senza sosta per ricostruire la trama di eventi tragici legati alla faida tra clan camorristici nella periferia nord di Napoli.
La Violenza della Faida di Scampia
La violenza esplosa tra il 2007 e il 2008 ha segnato profondamente il territorio di Scampia, portando a una scia di sangue e paura. La faida tra clan rivali ha non solo seminato il terrore tra i residenti, ma ha anche attirato l’attenzione delle forze dell’ordine che hanno intensificato le indagini per mettere fine a questa spirale di criminalità.
Indagini e Le Operazioni della Forze dell’Ordine
I Carabinieri hanno messo in atto diverse operazioni mirate a smantellare le reti criminali attive nella zona. Attraverso numerosi arresti e sequestri di armi, le forze dell’ordine mirano a disarticolare le strutture dei clan e garantire maggiore sicurezza alla popolazione di Scampia. L’inchiesta continua a far emergere dettagli sconcertanti sulle dinamiche interne delle organizzazioni malavitose coinvolte.
Impatto Sociale e Comunitario
L’impatto degli eventi del biennio 2007-2008 su Scampia è stato devastante non solo sul piano della sicurezza, ma anche sotto il profilo sociale. Le famiglie vittime di questa violenza fanno fatica a ritrovare una parvenza di normalità, mentre il tessuto comunitario cerca di ricucire le ferite lasciate da anni di tensioni e scontri.
L’Importanza della Memoria e della Giustizia
Mantenere viva la memoria di questi tragici eventi è essenziale per evitare che simili episodi si ripetano in futuro. Le indagini non rappresentano solo un atto di giustizia per le vittime e i loro familiari, ma anche un monito per l’intera collettività sull’importanza di contrastare con determinazione la criminalità organizzata.
Per ulteriori dettagli sull’inchiesta sugli omicidi e i ferimenti avvenuti tra il 2007 e il 2008 e per leggere l’articolo originale visita questo link.
Cronaca
Ercolano, esplosione nella fabbrica di fuochi abusiva: morti due sorelle e un 18enne
aggiornamento
18 Novembre 2024
20:00
Scoppio in un una fabbrica di fuochi d’artificio abusiva ad Ercolano, al confine con San Giorgio a Cremano; tre le vittime accertate.
L’esplosione in contrada Patacca, a Ercolano (Napoli)
Sono due sorelle di 26 anni originarie di Marigliano e il 18enne albanese Samuel Tafciu le tre vittime dell’esplosione avvenuta nel primo pomeriggio di lunedì 18 novembre, ad Ercolano, popoloso centro in provincia di Napoli, zona Vesuviana. Lo scoppio è avvenuto intorno alle 15 all’interno di un appartamento al civico 94 di contrada Patacca, dove si trovava una fabbrica di fuochi d’artificio abusiva. Secondo la testimonianza di alcuni residenti i tre erano tutti al primo giorno di lavoro: l’attività, illegale, era stata allestita nel fine settimana ed era entrata in funzione oggi.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della tenenza di Ercolano, i sanitari del 118 e i pompieri. Michele Mazzaro, comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Napoli, nelle prime fasi degli interventi ha specificato che “la preoccupazione principale è la messa in sicurezza del sito. Speriamo di riuscire a farlo nel minor tempo possibile. Al momento non sappiamo se ci sono altri dispersi, speriamo di no ma non possiamo escluderlo”.
Esplode fabbrica di fuochi d’artificio a Ercolano
Le cause della deflagrazione sono per ora al vaglio, è verosimile che a determinarla siano stati i materiali stoccati nel casolare. Questo è il periodo dell’anno in cui le fabbriche di botti illegali sono in piena…
Cronaca
Esplode fabbrica di fuochi ad Ercolano, 3 morti. La suocera di Samuel: “Era il primo giorno”
Sono tre le vittime accertate dell’esplosione della fabbrica di fuochi d’artificio abusiva ad Ercolano (Napoli): le sorelle Aurora e Sara Esposito, e il 18enne Samuel Tafciu.
“Dentro c’erano mio genero e le due ragazze. Ci hanno chiamato alle 13 ed era tutto a posto. Alle 15 siamo stati avvertiti che la fabbrichetta era scoppiata. Mio genero lascia mia figlia di 17 anni e una bambina di quattro mesi..”. A parlare, con la voce rotta dal dolore, è la mamma della compagna di Samuel Tafciu, il giovanissimo di origini albanesi tra le tre vittime dell’esplosione nella fabbrica di fuochi d’artificio illegale ad Ercolano, in provincia di Napoli. Con lui c’erano Aurora e Sara Esposito, due sorelle di 19 e 24 anni. Per i tre era il primo giorno di lavoro ed erano, naturalmente, tutti in nero.
La suocera di Samuel: “Era il primo giorno di lavoro”
Il ragazzo, racconta la donna, viveva nella loro abitazione ad Ercolano, poco distante dal luogo della tragedia. Aveva compiuto 18 anni a giugno, quattro mesi fa era nata la bambina. La fabbrica, in una costruzione al civico 94 di contrada Patacca, secondo alcune testimonianze era stata allestita nel fine settimana ed era entrata in funzione appena oggi, 18 novembre. “Mio genero era a nero – continua la donna – era il primo giorno. Le due ragazze lavoravano lì per aiutare la madre. Non sappiamo cosa è successo”.
La struttura distrutta dall’esplosione
Il boato è stato chiaramente avvertito anche in diversi comuni del Vesuviano limitrofi alla cittadina di Ercolano. Il sindaco Ciro Buonajuto ha confermato che l’attività era abusiva: non è pervenuta nessuna richiesta al Comune né ad altri enti…
Cronaca
Ponticelli, falegname di 71 anni trovato morto con ferite alla testa
Il corpo senza vita di un 71enne è stato rinvenuto nella sua falegnameria di via dei Mosaici, a Ponticelli; le indagini sono affidate ai carabinieri.
Immagine di repertorio
Il corpo senza vita di un uomo, Arturo Panico, è stato trovato in una falegnameria di Ponticelli, nella periferia orientale di Napoli, intorno alle 20 di oggi, 18 novembre. L’attività si trova in via dei Mosaici, al civico 40. L’uomo, 71 anni, originario di Sant’Anastasia (Napoli) ma residente a Ponticelli, era già noto alle forze dell’ordine.
A quanto si apprende Panico aveva delle ferite lacerocontuse alla nuca e alla fronte. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno avviato le indagini coordinati dalla Procura di Napoli. Al momento le indagini sono a 360 gradi, l’ipotesi dell’omicidio non viene esclusa. Nella falegnameria è arrivato il medico legale per il primo esame sul corpo.