Cronaca
Truffe agli anziani: 17 arresti a Napoli, scoperto copione inganni
Bande di Truffatori a Napoli e Roma: Svelato il Manuale dei Raggiri
Le truffe perpetrate da bande criminali a Napoli, ma soprattutto a Roma e nel Lazio, hanno recentemente destato grande preoccupazione. I carabinieri, nel corso delle loro indagini, hanno scoperto un vero e proprio manuale che le bande utilizzavano per organizzare e mettere a segno i loro raggiri.
Operazione dei Carabinieri: 17 Arresti a Napoli
Le forze dell’ordine hanno effettuato un’importante operazione che ha portato all’arresto di 17 persone a Napoli. Questa operazione ha permesso di svelare un "copione" dettagliato che i truffatori seguivano scrupolosamente. Questo documento indicava esattamente le frasi da dire e le tecniche da usare per ingannare le vittime, soprattutto gli anziani, facendoli cadere nella trappola.
Il Manuale dei Raggiri: Come Funzionava
Il manuale scoperto dai carabinieri è una guida dettagliata su come condurre i raggiri. Includeva istruzioni precise su come creare fiducia nelle vittime, spesso utilizzando trucchi psicologici ben raffinati. Le frasi da utilizzare erano calibrate per convincere e rassicurare gli anziani, rendendoli così più vulnerabili agli inganni.
Implicazioni per la Sicurezza dei Cittadini
Questa scoperta ha sollevato molte preoccupazioni riguardo alla sicurezza dei cittadini, in particolare delle persone più anziane, che sono più suscettibili a queste truffe. Le autorità stanno lavorando per informare la popolazione sui metodi usati dai truffatori e su come difendersi da questi attacchi.
Prevenzione e Sensibilizzazione
Per combattere efficacemente queste truffe, è necessario un grande sforzo di prevenzione e sensibilizzazione. Le forze dell’ordine continuano a monitorare la situazione e a educare la popolazione sui rischi e sulle tattiche dei truffatori.
Per ulteriori dettagli sulla scoperta di questo manuale e sugli arresti effettuati, potete leggere l’articolo completo su fanpage.it.
Cronaca
La fidanzata di Santo Romano, ucciso a 19 anni: “Ha cercato di pacificare una lite”
���Santo Romano è tante cose, solo cose buone – ha dichiarato a Fanpage.it la fidanzata del 19enne ucciso a San Sebastiano al Vesuvio – Si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato per difendere l’amico”.
La fidanzata intervistata da Fanpage.it a sinistra e Santo Romano a destra.
“Santo Romano è tante cose, solo cose buone. E non deve essere dimenticato”. Queste la parole della fidanzata diciassettenne del calciatore di 19 anni ucciso nella notte fra venerdì primo e sabato 2 novembre a San Sebastiano al Vesuvio, in provincia di Napoli. A fare fuoco, secondo le ricostruzioni delle ultime ore, sarebbe stato un ragazzo di 17 anni trasferito in caserma, dove, dopo essere sottoposto all’interrogatorio con il pm del Tribunale dei Minori, è stato raggiunto dal decreto di fermo.
La fidanzata di Santo Romano: “Lui è tante cose belle”
“Santo è intervenuto in una lite fra una persona e un amico, voleva essere pacificatore, non aveva altri scopi. Io ero lì. L’amico di Santo aveva calpestato la scarpa di questa persona. Dopo è tornata armata”, è quanto spiega a Peppe Pace di Fanpage.it la fidanzata diciassettenne di Santo Romano, il calciatore di 19 anni ucciso per un colpo di pistola in piazza a San Sebastiano al Vesuvio la scorsa notte.
“Se sto qui a parlare è per ricordare chi era Santo Romano – continua la ragazza – È doveroso ricordarsi il suo nome, non è una persona qualunque scritto in una lista infinita di nomi. Lui non è una cosa, lui è tante cose: 19 anni di uomo, di ragazzo d’oro. Non…
Cronaca
Santo Romano ucciso a 19 anni, sospettato un 17enne: interrogato in caserma
Santo Romano ucciso a 19 anni per una lite dopo una scarpa pestata: a sparargli sarebbe stato un ragazzo di 17 anni interrogato in queste ore in caserma.
Santo Romano a sinistra, i carabinieri sul posto a destra.
Gli avrebbe sparato per una scarpa pestata, uccidendolo. Per l’omicidio di Santo Romano, calciatore di 19 anni ucciso in piazza a San Sebastiano al Vesuvio nella notte fra venerdì primo e sabato 2 novembre, è sospettato un giovane di 17 anni che in queste ore si trova in caserma, interrogato dal pm del Tribunale dei Minori. Nei confronti del giovane, individuato dai carabinieri, per ora non c’è nessun provvedimento.
Il 17enne sospettato dell’omicidio di Santo Romano
Per l’omicidio del diciannovenne, un ragazzo di 17 anni è stato trasportato in caserma, dove si trova sotto interrogatorio. È su di lui che sembrano concentrarsi i sospetti: potrebbe essere stato lui a sparare. Secondo quanto raccolto dagli inquirenti, infatti, in piazza sarebbe arrivata un minicar dopo la mezzanotte. Il ragazzo a bordo sarebbe uscito, armato di pistola, avrebbe puntato la folla e fatto fuoco, sparando dei colpi, uno dei quali avrebbe centrato il giovane calciatore al petto
Ucciso a 19 anni in piazza per una scarpa pestata
Si chiamava Santo Romano, era un giovane calciatore di 19 anni ed è stato ucciso nella notte fra venerdì primo e sabato 2 novembre colpito da un colpo di pistola al petto. Il movente dell’omicidio, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti fino ad ora, una scarpa pestata. I fatti sono avvenuti a San…
Cronaca
Morto operaio di 53 anni, era caduto da un’impalcatura a Portici
L’operaio 53enne stava lavorando in un negozio a Portici, quando è caduto. Operato all’Ospedale del Mare, è morto dopo 7 giorni. Salma sequestrata, disposta autopsia.
Immagine di repertorio
È morto dopo una settimana di agonia l’operaio di 53 anni caduto da un’impalcatura domenica scorsa, 27 ottobre 2024, mentre era impegnato in lavori di ristrutturazione di un negozio a Portici, in provincia di Napoli. Il lavoratore, originario del Ghana e regolare sul territorio italiano, era stato subito soccorso e portato in ospedale per una emorragia cerebrale. Al momento non era sembrato in pericolo di vita, ma le sue condizioni, purtroppo, si sono aggravate nel corso dei giorni, fino al decesso, sopravvenuto ieri, venerdì 1 novembre 2024. Salma sequestrata e disposta autopsia.
Ricoverato e operato all’Ospedale del Mare, morto dopo 7 giorni
Nonostante le cure mediche prestategli presso l’Ospedale del Mare, il 53enne non ce l’ha fatta. È morto ieri sera per le lesioni riportate. La Procura della Repubblica di Napoli ha disposto il sequestro della salma. Nelle prossime ore si svolgerà l’esame autoptico, come da prassi, per acquisire ulteriori elementi atti ad accertare le cause della morte. Si tratta dell’ennesima morte bianca in Campania. L’incidente sul lavoro era avvenuto domenica scorsa.
Stava lavorando in un negozio, locale sequestrato
L’operaio stava lavorando nel negozio. Si trovava su un’impalcatura mobile a 3 metri di altezza, quando, per motivi ancora da chiarire, avrebbe perso l’equilibrio e sarebbe caduto….