Cronaca
Spari a Napoli: tre feriti a Capodimonte con colpi di pistola.
Nel tardo pomeriggio di oggi, sul corso Amedeo di Savoia, sono avvenuti dei fatti tragici che hanno portato al ferimento di tre persone. Al momento, la Polizia è al lavoro per indagare sulla vicenda e chiarire le circostanze che hanno portato a questo episodio.
La scena del crimine
Le strade di Napoli si sono trasformate in un teatro di violenza, con spari che hanno ferito tre individui. Le forze dell’ordine sono intervenute prontamente per cercare di capire cosa sia accaduto e individuare i responsabili di questo gesto inaccettabile.
Indagini in corso
Al momento, le indagini sono ancora in corso e la Polizia sta lavorando senza sosta per raccogliere prove e testimonianze utili a fare luce su quanto accaduto. È fondamentale che la giustizia venga fatta e che i responsabili vengano identificati e puniti come previsto dalla legge.
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Fonte
Cronaca
Per l’omicidio del 18enne Arcangelo Correra si costituisce il cugino Renato Caiafa, fratello di giovane ucciso nel 2020
Ad una svolta le indagini sulla morte del 18enne ucciso in via Tribunali. Si va verso il fermo del 19enne Renato Caiafa, suo cugino.
Arcangelo Correra, morto a 18 anni
Una storia che si intreccia con un’altra, sangue su sangue. Cognomi che drammaticamente ricorrono e non solo sullo Sdi, la banca dati delle forze dell’ordine usata per i controlli sui precedenti penali, ma anche negli archivi dei giornali, nella cronaca nera.
La vicenda tragica di Arcangelo Correra, 18 anni, incensurato, morto a causa di un proiettile alla testa esploso nella notte di sabato 9 novembre in via Tribunali a Napoli, s’intreccia con quella della famiglia Caiafa. Il motivo è presto detto: Renato Caiafa, cugino della vittima, 19 anni, è il giovane che da stamattina è in Questura, a Napoli, per rispondere di questa morte. Si è presentato spontaneamente, ed è stato interrogato per ore dalla Squadra Mobile della Polizia di Napoli.
Caiafa è il cugino di Correra. Parentele “alla meridionale” dice un investigatore napoletano, poiché non sarebbe parente di primo grado. Caiafa, soprattutto, è un cognome che non può far venire alla memoria un’altra ferita della Napoli dei giovani spezzati troppo in fretta. Renato Caiafa, presunto responsabile di quanto accaduto, è il fratello di Luigi Caiafa, morto 4 anni fa nel 2020, a 17 anni, nel corso di una rapina in via Duomo.
Lo zio di Arcangelo, ucciso a Napoli: “Non aveva nemici, amava il calcio, non le armi. Averlo perso ci distrugge”
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Cronaca
Napoli in piazza contro le armi in mano ai ragazzini: “Con 80 euro si compra on-line una pistola finta”
In piazza operatori sociali, mondo cattolico e istituzioni contro al diffusione delle armi in città. Il “Decreto Caivano” considerato inutile, chiedono più risorse e non distinguere tra giovani “buoni e cattivi”.
Circa 500 persone si sono ritrovate a Piazza del Gesù nel centro di Napoli per manifestare contro la diffusione delle armi tra i giovani. I fatti di cronaca delle ultime settimane hanno acceso i riflettori su un fenomeno che sta insanguinando la città.
Prima la morte di Emanuele Tufano a 15 anni, ucciso a colpi di pistola, poi l’omicidio del giovane Santo Romano, 19 anni, freddato in piazza a San Sebastiano al Vesuvio al culmine di una lite per futili motivi, infine la morte di Arcangelo Correra, 18 anni, colpito da un proiettile alla testa in via dei Tribunali in circostanze ancora da chiarire.
Una sequenza impressionante di fatti di sangue che ha scosso la città. Operatori sociali, intellettuali, ma anche rappresentanti istituzionali hanno risposto all’appello lanciato da moltissime associazioni, tra cui Libera e Alex Zanotelli. In piazza anche un messaggio dell’arcivescovo Mimmo Battaglia. Il Sindaco: “Quello che abbiamo messo in campo non è sufficiente”.
L’influencer americano in giro per Napoli accusa: “Sembra una favela”
Una pistola scacciacani costa 80 euro
L’arma viene mostrata in piazza dal palco da Gianfranco Wurzburger, animatore dell’associazione Asso.Gio.Ca, che opera nel Rione Mercato. È una pistola, pesante, uguale…
Cronaca
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Parla Gaetano, lo zio di Arcangelo Correra, il 18enne ammazzato in via Tribunali a Napoli: “La parola nemico in Arcangelo non esisteva”
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