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Cronaca

Rimuovono un’auto rubata: polizia interviene a Sant’Antimo

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Rimuovono un’auto rubata: polizia interviene a Sant’Antimo

"Rimozione" Anomala: Svelato che Si Trattava di un Furto d’Auto

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Alcuni passanti hanno notato una strana "rimozione forzata" e hanno prontamente avvertito la polizia locale. Dopo un rapido intervento, le autorità hanno scoperto che in realtà si trattava di un furto d’auto, avvenuto in strada a Sant’Antimo.

Una Sospetta Rimozione

La scena si è svolta sotto gli occhi attenti di vari passanti, i quali hanno subito intuito che c’era qualcosa di strano nel modo in cui l’auto veniva rimossa. La rapidità e l’apparente disinvoltura con cui l’operazione stava procedendo hanno insospettito i testimoni, inducendoli a contattare immediatamente le autorità competenti.

L’Intervento della Polizia

La segnalazione tempestiva ha permesso alla polizia locale di giungere rapidamente sul luogo del presunto "lavoro di rimozione". Una volta arrivati, gli agenti hanno prontamente realizzato che non si trattava di un’operazione ufficiale, ma di un furto. Grazie alla tempestività della chiamata dei passanti, i malfattori sono stati colti in flagranza.

Le Indagini e l’Arresto

Attualmente, le indagini sono in corso per determinare se gli autori del furto siano coinvolti in altri crimini simili. L’auto è stata restituita al legittimo proprietario, e le autorità stanno lavorando per assicurare i colpevoli alla giustizia nel più breve tempo possibile.

Cosa Fare in Caso di Sospetto Furto

Eventi come questi sottolineano l’importanza di rimanere vigili e di segnalare immediatamente qualsiasi attività sospetta alle autorità. La collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine è cruciale per prevenire e combattere attività criminali.

Per ulteriori dettagli su quanto accaduto, clicca qui Continua a leggere.

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Morto 18enne Alfonso Aurino nell’incidente a Torre Annunziata

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Morto 18enne Alfonso Aurino nell’incidente a Torre Annunziata

Morto Alfonso Aurino in seguito all’incidente a Torre Annunziata

Alfonso Aurino, il giovane di 18 anni coinvolto nell’incidente avvenuto a Torre Annunziata nella notte del 21 giugno, è purtroppo deceduto ieri pomeriggio.

Il tragico incidente, che ha visto lo scontro tra due scooter, ha già provocato la morte sul colpo del 26enne Luigi Gara.

Aurino era stato trasportato d’urgenza all’Ospedale del Mare, ma le sue condizioni sono state subito giudicate critiche. Nonostante gli sforzi dei medici, purtroppo il giovane non ce l’ha fatta a causa delle gravissime lesioni riportate.

Prognosi riservata per gli altri coinvolti nell’incidente

Gli altri due ragazzi coinvolti nello scontro rimangono attualmente in prognosi riservata, tra cui la fidanzata di Luigi Gara, che si trovava con lui sullo scooter al momento dell’incidente.

Gli inquirenti sono al lavoro per chiarire l’esatta dinamica dell’incidente avvenuto in via Caracciolo, nella zona portuale, dove le due moto viaggiavano in direzioni opposte al momento dello scontro.

Le forze dell’ordine stanno continuando a investigare senza sosta per determinare le cause di questa tragica perdita che ha colpito la comunità di Torre Annunziata, portando via due giovani vite in modo così improvviso.

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Condannato ai domiciliari tenta rapina ferro ringhiere piano superiore: arrestato

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Condannato ai domiciliari tenta rapina ferro ringhiere piano superiore: arrestato

Un uomo di 55 anni di Giugliano è stato arrestato mentre tentava di rubare delle ringhiere di ferro da un balcone, nonostante fosse ai domiciliari. Questo episodio ha scosso la comunità locale e sollevato molte preoccupazioni sulla sicurezza nelle case.

Il tentativo di furto durante i domiciliari

Il 55enne è stato sorpreso sul fatto mentre si trovava al piano di sopra di un edificio cercando di asportare del materiale di ferro. Nonostante i suoi obblighi di permanenza presso il proprio domicilio, ha deciso di sfidare la legge e tentare di commettere un furto.

Le implicazioni legali

Questa violazione degli arresti domiciliari ha portato all’arresto dell’uomo, che ora dovrà rispondere delle sue azioni davanti alla legge. Le conseguenze di questo atto criminale potrebbero essere molto gravi e potrebbero compromettere ulteriormente la sua situazione legale.

La reazione della comunità

La notizia del tentativo di furto durante i domiciliari ha scosso la comunità locale, che si è espressa con preoccupazione e disapprovazione nei confronti di tali comportamenti illegali. La sicurezza nelle case è diventata una questione di grande importanza per i residenti, che si aspettano una maggiore vigilanza e controllo.

Conclusioni

Questo episodio mette in luce la necessità di rafforzare la sicurezza e il controllo sui detenuti ai domiciliari, per evitare che situazioni simili possano ripetersi in futuro. È importante che la legge venga rispettata e che le azioni illegali siano perseguiti con determinazione per garantire la sicurezza di tutti i cittadini.

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Giugliano, dai domiciliari al sesto piano per rubare una ringhiera: arrestato.

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Giugliano, dai domiciliari al sesto piano per rubare una ringhiera: arrestato.

55enne ai domiciliari ruba ringhiere al sesto piano del suo palazzo

Giugliano in Campania: arrestato Celestino Zannella, 55enne sottoposto agli arresti domiciliari, per aver tagliato le ringhiere di un appartamento disabitato al sesto piano.

I Carabinieri hanno intercettato l’uomo mentre era intento a tagliare le ringhiere in ferro con una smerigliatrice, nonostante si trovasse ai domiciliari.

Nel pomeriggio di ieri, una pattuglia della Sezione Radiomobile della Compagnia di Giugliano in Campania ha individuato l’uomo su un balcone al sesto piano di un edificio disabitato in via Bosco a Casacelle.

Il 55enne, già noto alle forze dell’ordine e residente al secondo piano dello stesso palazzo, aveva deciso di approfittare dell’assenza degli inquilini per rubare le ringhiere in ferro.

Arresto e intervento dei Vigili del Fuoco

I Carabinieri hanno proceduto all’arresto dell’uomo, sequestrando la smerigliatrice utilizzata per il furto. Per mettere in sicurezza l’appartamento al sesto piano, è stato necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco.

L’uomo sarà giudicato per evasione e tentato furto, mentre le indagini sono ancora in corso per comprendere le motivazioni dietro questo insolito episodio.

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Scossa sismica di 2.8 a Ricigliano, Cilento: il terremoto registrato dall’Ingv.

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Scossa sismica di 2.8 a Ricigliano, Cilento: il terremoto registrato dall’Ingv.

Una forte scossa di terremoto ha colpito questa mattina Ricigliano, in provincia di Salerno. Il sisma, di magnitudo 2.8, è stato avvertito dai sismografi dell’Ingv a una profondità di 7 km.

Dettagli della scossa

La scossa di terremoto è stata registrata nella zona del Cilento, precisamente a Ricigliano. La magnitudo di 2.8 ha destato preoccupazione tra la popolazione locale, che ha avvertito distintamente il movimento tellurico.

Monitoraggio costante

L’Ingv ha confermato che la zona interessata dalla scossa di terremoto verrà monitorata attentamente nelle prossime ore per verificare eventuali conseguenze e possibili scosse replica. È importante rimanere aggiornati sulle informazioni fornite dalle autorità competenti.

Per ulteriori dettagli sulla scossa di terremoto a Ricigliano, puoi continuare a leggere l’articolo completo qui.

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Denunciata la moglie di boss Camorra per Rolex e preziosi

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Denunciata la moglie di boss Camorra per Rolex e preziosi

Camorra, la casa del boss Luigi Carella: la scoperta di Rolex e preziosi

Napoli. La dimora di Luigi Carella, 51 anni, soprannominato ‘Giggino ‘a gallina’ e reggente del clan Licciardi nel rione Berlingieri, è stata oggetto di un arresto da parte dei carabinieri. La sua abitazione era monitorata da un sofisticato sistema di video sorveglianza per timore di incursioni da parte delle forze dell’ordine o nemici, ma è stato comunque arrestato per strada vicino a un distributore di carburante.

È accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione e accesso indebito di dispositivi di comunicazione da parte di detenuti, in particolare per agevolare l’organizzazione camorristica.

Il riscontro della perquisizione nella sua abitazione e la denuncia della moglie

Durante la perquisizione, sono stati sequestrati due orologi di lusso Rolex e altri oggetti preziosi. La moglie di 50 anni di Carella è stata denunciata per il possesso di un sistema di videosorveglianza puntato sul rione Berlingieri, utilizzato per il controllo del territorio.

Secondo le indagini, su ordine di Maria Licciardi, Carella aveva imposto il pizzo al proprietario di un garage a Secondigliano, riducendo la somma da pagare da 15.000 a 3.000 euro per acquisire le quote societarie del locale.

Gestione delle attività illecite del clan Licciardi e ruolo di primo piano

Oltre all’estorsione, Carella è accusato di aver assunto il ruolo di capo delle attività illecite del clan Licciardi dal 2017. Gestiva le piazze di spaccio, le estorsioni e la riscossione delle tangenti mensili da pusher, ladri e truffatori, su diretto ordine dei fratelli Licciardi, anche detenuti.

Le accuse nei confronti di Carella mettono in luce il suo ruolo di primaria importanza all’interno del clan Licciardi e la sua abilità nel gestire una vasta gamma di attività criminali.

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Raffaele Paone, ex ras della Vanella Grassi, si pente: “Stanca di questa vita di Camorra”

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Raffaele Paone, ex ras della Vanella Grassi, si pente: “Stanca di questa vita di Camorra”

Raffaele Paone si pente: “Sono stanco di questa vita”

Raffaele Paone detto “Rafaniello”, esponente di rilievo del clan della Vanella Grassi, ha scelto di pentirsi durante il processo in cui era imputato per estorsione insieme a un complice. Con parole di pentimento ha annunciato di rinnegare il suo passato criminale, manifestando la volontà di abbandonare la vita malavitosa.

Un esponente di spicco della cosca dei “Girati”

A soli 39 anni, Paone era uno dei principali membri della cosca dei “Girati” di Secondigliano, essendo anche il cugino del temuto ras Vincenzo Grimaldi, figlio del defunto boss Raffaele Grimaldi, noto come “bombolone”.

Arrestato per estorsione insieme a Francesco Lomasto

Paone e il complice Francesco Lomasto, alias “o’ fringuello”, erano stati arrestati lo scorso dicembre per una serie di estorsioni perpetrate ai danni di commercianti e imprenditori di San Pietro a Patierno. Nonostante fosse ai domiciliari, Paone continuava a commettere reati in nome del clan, restando fedele alla vita criminale nonostante una condanna a 16 anni di carcere.

Un pentimento che fa eco sui media

La decisione di Paone di pentirsi è stata anticipata da fonti giornalistiche locali come Internapoli e successivamente riportata sui principali quotidiani nazionali. Ora la procura antimafia attende importanti informazioni che potrebbero indebolire ulteriormente il potere del clan della Vanella Grassi.

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Arrestato Luigi Carella, capoclan Licciardi di Napoli

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Arrestato Luigi Carella, capoclan Licciardi di Napoli

Gli investigatori hanno arrestato stamattina un uomo sospettato di essere coinvolto in vari reati ed essere un elemento di spicco del clan all’interno dell’Alleanza di Secondigliano.

La cattura dell’uomo sospettato di essere un elemento di vertice del clan Licciardi di Napoli

Le autorità hanno identificato l’uomo come Luigi Carella, e hanno rivelato che è stato individuato come un importante membro del clan Licciardi di Napoli. Gli investigatori hanno lavorato duramente per raccogliere prove e testimonianze che lo collegassero ai reati commessi.

L’importanza dell’operazione condotta dai carabinieri

L’operazione ha rappresentato un duro colpo per il clan criminale, che ha visto uno dei suoi vertici finire in manette. L’arresto di Luigi Carella dimostra l’impegno e la determinazione delle forze dell’ordine nel contrastare le attività criminali e smantellare le organizzazioni malavitose presenti sul territorio.

L’impatto dell’arresto sull’Alleanza di Secondigliano

L’arresto di un elemento di vertice come Luigi Carella avrà sicuramente un impatto significativo sul funzionamento e sulla struttura interna del clan Licciardi. Le autorità continueranno a monitorare da vicino la situazione per evitare eventuali reazioni violente da parte degli affiliati del clan.

Continua a leggere su Fanpage.it per rimanere aggiornato su questa importante vicenda.

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300 identificati nel piano controlli in Piazza Garibaldi

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300 identificati nel piano controlli in Piazza Garibaldi

Controlli in Piazza Garibaldi: oltre 300 identificati

La scorsa settimana, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, supportati dai militari dell’Esercito Italiano nell’ambito dell’operazione “Strade Sicure”, hanno condotto un’intensa attività di controllo del territorio a piazza Garibaldi.

Durante l’operazione, sono state identificate 338 persone, di cui 99 con precedenti penali, e controllati 63 veicoli.

Collaborazione e risultati

L’attività di controllo del territorio ha rappresentato un essenziale momento di collaborazione tra forze dell’ordine e Esercito Italiano, finalizzato alla prevenzione e repressione di reati sul territorio cittadino.

I risultati ottenuti, con l’identificazione di un elevato numero di soggetti con precedenti penali e il controllo di diversi veicoli, testimoniano l’importanza di tali operazioni per garantire la sicurezza e la tranquillità dei cittadini.

Impegno costante per la sicurezza

Le forze dell’ordine e l’Esercito Italiano confermano il loro impegno costante nel monitorare e presidiare i luoghi più sensibili della città, al fine di contrastare qualsiasi forma di illegalità e garantire la sicurezza di tutti i cittadini.

Grazie a operazioni come quelle svolte a piazza Garibaldi, si rafforza la presenza sul territorio e si dimostra la determinazione nel contrastare attività criminali e proteggere la cittadinanza.

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Attentato a Napoli: Prefetto garantisce massima sicurezza

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Attentato a Napoli: Prefetto garantisce massima sicurezza

Attentato al Decumani: dichiarazioni del Prefetto di Napoli

Nella notte tra sabato e domenica scorsi, la zona dei Decumani a Napoli è stata teatro di eventi inquietanti che hanno turbato la quiete pubblica. Una sparatoria e un’esplosione di una bomba artigianale hanno destato preoccupazione tra i residenti e le autorità locali, che si sono immediatamente attivate per garantire la sicurezza del territorio.

Il Prefetto di Napoli ha emesso una nota ufficiale in cui si sottolinea l’intensificazione dei servizi di controllo già attivati in risposta a tali avvenimenti. Le forze dell’ordine, come indicato dal Prefetto, stanno operando con la massima vigilanza e si stanno dedicando con grande impegno alle indagini per identificare i responsabili di questi gravi atti intimidatori.

Obiettivo: sicurezza e serenità per i Decumani

Nel pieno rispetto del patrimonio storico e culturale di Napoli rappresentato dai Decumani, il Prefetto ha ribadito l’obiettivo prioritario di garantire la sicurezza dei cittadini e ripristinare al più presto un clima di serenità nella zona colpita dagli eventi. I Decumani sono noti come una rinomata meta turistica, e la sicurezza dei visitatori e dei residenti è una priorità assoluta per le autorità locali.

La condanna per ogni forma di violenza e criminalità è ferma e inequivocabile, come dichiarato dal Prefetto, che ha assicurato che le forze dell’ordine non si risparmieranno nell’opera di perseguire la giustizia e portare i responsabili davanti alla legge.

Appello alla collaborazione dei cittadini

La nota del Prefetto si conclude con un appello alla collaborazione da parte dei cittadini, invitandoli a segnalare alle forze dell’ordine qualsiasi situazione sospetta o pericolosa che possa contribuire a garantire la sicurezza della comunità locale. La partecipazione attiva dei cittadini è fondamentale per contrastare la violenza e assicurare un futuro di pace e sicurezza per tutti.

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Tragico incidente a Capri: turista australiana perde la vita a Marina Piccola

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Tragico incidente a Capri: turista australiana perde la vita a Marina Piccola

Tragedia a Marina Piccola: Turista Australiana Muore a Capri

Capri. Una turista di nazionalità australiana, di 65 anni, ha tragically perso la vita a Marina Piccola dopo essere stata colpita da un malore durante una visita all’isola.

La tragedia è avvenuta dopo che la donna si era tuffata in mare al largo di Marina Piccola. La coppia aveva deciso di noleggiare un gozzo con un marinaio a bordo a Piano di Sorrento per poter esplorare Capri dal mare, godendo di una prospettiva unica.

Questo tipo di imbarcazione è molto popolare tra i turisti desiderosi di ammirare le meraviglie naturali e le acque cristalline della zona.

Appena risalita a bordo dopo il bagno, la donna ha improvvisamente accusato un malore. Il marinaio ha prontamente chiamato i soccorsi nella speranza di salvarle la vita.

L’intervento dei Soccorsi

Nonostante la prontezza dei soccorsi, i tentativi di rianimare la donna purtroppo non hanno avuto successo. La turista è deceduta poco dopo essere stata colpita dal malore.

Dopo il weekend caratterizzato da problemi legati alla mancanza d’acqua, un’altra tragedia colpisce l’isola di Capri.

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