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Cronaca

Pizzaiolo arrestato per accoltellamento di un collega a Fuorigrotta

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Pizzaiolo arrestato per accoltellamento di un collega a Fuorigrotta

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Rintracciato e fermato il pizzaiolo che ha accoltellato un collega a Fuorigrotta


Rintracciato e Fermo il Pizzaiolo Responsabile dell’Accoltellamento di un Collega a Fuorigrotta

Arresto polizia

Un pizzaiolo di 49 anni è stato rintracciato e fermato dopo aver accoltellato un collega di 24 anni a Fuorigrotta. L’episodio è avvenuto durante una lite scoppiata per futili motivi. Il responsabile era inizialmente irreperibile, avendo accompagnato la vittima al Pronto Soccorso prima di far perdere le tracce.

La Dinamica dell’Accaduto

La lite tra i due pizzaioli ha avuto origine da una discussione banale che è rapidamente degenerata. Il quarantanovenne ha estratto un coltello e ha ferito gravemente il giovane collega. Dopo l’incidente, l’aggressore ha tentato di sottrarsi alle proprie responsabilità accompagnando la vittima all’ospedale e poi facendo perdere le proprie tracce.

Intervento delle Forze dell’Ordine

Grazie all’intervento tempestivo delle forze dell’ordine, l’uomo è stato rintracciato e fermato poco dopo aver abbandonato la struttura ospedaliera. Le ricerche sono partite immediatamente, vista la gravità dell’episodio e la necessità di garantire la giustizia. Attualmente, sono in corso le indagini per chiarire ulteriori dettagli e motivi dietro l’aggressione.

Condizioni della Vittima

Il giovane pizzaiolo, vittima dell’accoltellamento, è stato ricoverato e sottoposto a cure mediche presso il Pronto Soccorso. Fortunatamente, i medici riportano che le sue condizioni sono stabili, nonostante la gravità delle ferite subite. Resterà comunque sotto osservazione per assicurarsi che non vi siano complicazioni.

Reazioni della Comunità Locale

L’accaduto ha scosso profondamente la comunità di Fuorigrotta, generando incredulità e preoccupazione tra i residenti. Amici e conoscenti delle parti coinvolte hanno espresso sgomento per quanto accaduto, ribadendo l’importanza di evitare comportamenti violenti e di ricorrere sempre al dialogo per risolvere i conflitti.

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Cronaca

Ritrovato in California Ethan, bambino di Sorrento portato via dal padre: sarà affidato alla mamma

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Ritrovato in California Ethan, bambino di Sorrento portato via dal padre: sarà affidato alla mamma

aggiornamento

19 Novembre 2024

13:30

Le autorità statunitensi hanno individuato Ethan, bimbo di 7 mesi di Piano di Sorrento, in California: preso in custodia, il piccolo sarà affidato alla mamma, Claudia Ciampa, che nei giorni scorsi aveva denunciato la scomparsa del bimbo, portato via negli Usa dal papà.

Claudia Ciampa, mamma del piccolo Ethan

Dopo mesi di appelli e indagini, si conclude, almeno per il momento, la vicenda legata al piccolo Ethan, bimbo di 7 mesi di Piano di Sorrento, nella provincia di Napoli, la cui madre, Claudia Ciampa, ne aveva denunciato la scomparsa, asserendo che il piccolo fosse stato portato via dal padre negli Stati Uniti. E proprio negli USA, precisamente in California, le autorità locali hanno trovato Ethan che, preso in custodia, sarà affidato alla madre, come disposto da un provvedimento d’urgenza da un giudice; Claudia Ciampa, dunque, nelle prossime ore arriverà a Los Angeles. Ai sensi della Convenzione dell’Aja, poi, nei prossimi giorni ci sarà un’altra udienza per discutere del rimpatrio in Italia del bambino.

A riferire la notizia è stato l’avvocato Gian Ettore Gassani, legale di Claudia Ciampa. “Questa vicenda ha tenuto con il fiato sospeso un’intera nazione. Tuttavia, ho sempre coltivato la certezza che prima o poi ci sarebbe stato un lieto fine in questa storia che ha portato nuovamente all’attenzione un fenomeno terribile che riguarda padri e madri. Il peso specifico delle nostre autorità politiche e diplomatiche è stato ancora una volta decisivo”.

Claudia…

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Agguato a Bagnoli, 27enne ferito da un proiettile al ginocchio

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Agguato a Bagnoli, 27enne ferito da un proiettile al ginocchio

Un giovane è stato ferito ieri sera in via Beccadelli; indaga la Polizia di Stato, in due gli avrebbero sparato contro diversi colpi, non si sarebbe trattato di una rapina.

In due lo avrebbero affiancato in via Beccadelli e, senza dire nulla, avrebbero cominciato a sparare, centrandolo con una pallottola al ginocchio. Versione attualmente al vaglio degli investigatori, quella di C. F., 27enne di Fuorigrotta, che nella serata di ieri, 19 novembre, è arrivato all’ospedale “San Paolo”. Sull’accaduto indaga la Polizia di Stato, non si esclude che il ferimento possa essere inquadrato nei contrasti tra i gruppi criminali dell’area Ovest di Napoli.

Il 27enne è arrivato al Pronto Soccorso con mezzi propri e con una ferita al ginocchio sinistro; i medici hanno escluso il pericolo di vita. In ospedale sono intervenuti gli agenti del commissariato San Paolo per l’avvio delle indagini. Secondo il racconto del giovane non si sarebbe trattato di una rapina: i due, entrambi a volto coperto, lo avrebbero raggiunto all’altezza dell’ex hotel San Germano e non gli avrebbero detto nulla, avrebbero direttamente esploso diversi colpi, dinamica che farebbe pensare all’intento di uccidere e non solo di ferire.

Per ricostruire l’accaduto si parte dal profilo della vittima e dalle sue frequentazioni: residente a Fuorigrotta, con precedenti per stupefacenti, sarebbe vicino ad un gruppo criminale attivo nella zona di via Campegna e antagonista del clan Troncone. Il ferimento potrebbe quindi essere inquadrato nel riassetto degli equilibri criminali dell’area ovest, in fibrillazione in particolar modo dopo l’arresto del boss Massimiliano Esposito alias “lo…

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Chi sono Sara e Aurora Esposito e Samuel Tafciu, i giovani morti nell’esplosione ad Ercolano

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Chi sono Sara e Aurora Esposito e Samuel Tafciu, i giovani morti nell’esplosione ad Ercolano

La Procura indaga per omicidio plurimo e disastro colposi per la tragedia di Ercolano, dove è esplosa una fabbrica di fuochi d’artificio uccidendo tre ragazzi.

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La conferma ufficiale delle loro identità non c’è ancora, ma ormai si tratta soltanto di una terribile formalità: i giovani morti nell’esplosione della fabbrica di fuochi d’artificio abusiva sono le sorelle gemelle Aurora e Sara Esposito, 26 anni, di Marigliano, e Samuel Tafciu, 18enne di origini albanesi che viveva a Napoli. Erano loro, tutti giovanissimi, i tre al lavoro nella baracca di via Patacca, dove si confezionavano i botti per Capodanno: niente autorizzazioni, locali inadeguati, praticamente un bomba a pochi passi dalle abitazioni.

Indagine per omicidio colposo e disastro colposo

Samuel Tafciu aveva una bimba di 4 mesi. L’esplosione ha scagliato il suo corpo a decine di metri. Era il suo primo giorno di lavoro, ha raccontato la madre della compagna 17enne. Primo giorno anche per Aurora Esposito e la sorella Sara, i cui corpi sono stati recuperati oggi: la fabbrica era stata allestita nel fine settimana ed era stata avviata ieri. Una manciata di ore di attività e, intorno alle 15, il botto che ha spazzato via tre vite.

I carabinieri e i vigili del fuoco sul luogo dell'esplosione, ad Ercolano

I carabinieri e i vigili del fuoco sul luogo dell’esplosione, ad Ercolano

Sulla vicenda la Procura di Napoli ha aperto un fascicolo, affidato al sostituto Vincenzo Toscano. Al momento non ci sono indagati iscritti nel registro, i reati ipotizzati sono di omicidio colposo plurimo e disastro colposo. Il proprietario dell’immobile è stato nel frattempo identificato dai carabinieri; accompagnato dal suo avvocato, non ha voluto rilasciare…

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