Cronaca
Neonato muore a 3 giorni per infezione: indagati 3 medici
# Neonatal Fatality in Naples: Young Infant Passes Away Three Days After Birth Due to Infection
![Neonatal Care](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/30/2022/01/ospedale-neonato-reparto-neonatologia-medico-pediatra-pediatria-bambino-bambina-piccolo-piccola-2-1642239232026-300×225.jpg)
A tragic neonatal fatality has occurred in Naples, where a three-day-old baby succumbed to an infection. The infant had initially been born in a clinic in Castellammare di Stabia and subsequently transferred to “San Leonardo” hospital. Ultimately, the young patient was taken to a notable hospital in Naples before passing away. The bereaved parents have since lodged a formal complaint with the local carabinieri.
Transfer to Naples’ Hospital
Following the birth at the Castellammare di Stabia clinic, it became evident that the newborn required more specialized neonatal care. The decision was made to transfer the infant to “San Leonardo” hospital to seek advanced medical treatment.
Critical Condition and Urgent Measures
At “San Leonardo,” medical professionals noted the baby’s distress and took immediate action. Despite their efforts, the baby’s condition continued to deteriorate. Consequently, the infant was relocated to a farther hospital in Naples, renowned for its specialized care facilities.
Parent’s Legal Actions
In the wake of this tragedy, the infant’s parents have taken legal measures to address their profound loss. They have filed an official complaint with the carabinieri, prompting an investigation into possible medical negligence or procedural lapses.
Ongoing Investigations and Implications
The death of the newborn has spurred multiple investigations. Authorities have focused on three medical professionals in connection with this case. Legal scrutiny will ensure that all circumstances surrounding the infant’s death are thoroughly examined.
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Fonte
Cronaca
I punti ancora oscuri dell’omicidio Vassallo: non si sa ancora chi sparò al sindaco. Il gip: “Clima omertoso”
A distanza di 14 anni, e dopo 4 arresti, non si chiudono le indagini sulla morte del “sindaco pescatore”: gli inquirenti non hanno individuato gli esecutori materiali.
Angelo Vassallo
Ricostruiti (anche se non completamente) gli scenari, i retroscena e il contesto, ma nelle indagini sulla morte di Angelo Vassallo, il “sindaco pescatore”, resta ancora un grande interrogativo: non sono stati individuati gli autori materiali dell’omicidio, ovvero chi materialmente fece fuoco nella serata del 5 settembre 2010. È un aspetto su cui il gip che ha firmato l’ordinanza si è soffermato più volte, lasciando intendere che l’inchiesta non si chiude con l’arresto dei quattro indagati.
Il colonnello Cagnazzo tra i quattro arrestati
Gli arresti sono scattati ieri mattina, 7 novembre. Destinatari dell’ordinanza della Procura di Salerno, emessa a seguito delle indagini dei carabinieri del Ros di Roma, sono il colonnello Fabio Cagnazzo, l’ex carabiniere Lazzaro Cioffi (già condannato a 15 anni per droga), l’imprenditore Giuseppe Cipriano e Romolo Ridosso, collaboratore di giustizia e figlio del boss del clan omonimo attivo a Scafati (Salerno).
L’accusa contestata a Cagnazzo è di omicidio volontario in concorso aggravato per avere agevolato un clan e per coprire un altro reato; il riferimento è a un traffico di droga, nel quale i due carabinieri sarebbero stati coinvolti, e che il sindaco Vassallo aveva scoperto e che voleva denunciare. Secondo le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Eugenio D’Atri, Cagnazzo avrebbe…
Cronaca
Rubano farmaci per la chemioterapia in ospedale: valgono 2 milioni. Arrestati due fratelli a Napoli
Il furto è andato in scena lo scorso 22 dicembre nella farmacia dell’ospedale Sant’Orsola-Malpighi di Bologna. A quasi un anno di distanza, due fratelli napoletani sono stati arrestati nel capoluogo campano.
A quasi un anno di distanza dal reato, due fratelli napoletani sono stati arrestati nel capoluogo campano dai carabinieri. I due sono indagati per aver rubato, insieme ad altri complici, alcuni farmaci antitumorali, utilizzati per la chemioterapia, dalla farmacia dell’ospedale Sant’Orsola-Malpighi di Bologna: i medicinali valgono 2 milioni di euro. Per il maggiore dei due fratelli i militari dell’Arma hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere, mentre il minore è stato sottoposto agli arresti domiciliari, con l’applicazione del braccialetto elettronico.
Il furto risale alla notte del 22 dicembre 2023. I malviventi, dopo aver forzato una grata di metallo e una finestra, riuscirono ad entrare nella farmacia del nosocomio bolognese e a rubare 815 confezioni di farmaci chemioterapici antitumorali, del valore complessivo di 1.909.680 euro. Grazie alla collaborazione dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Bologna e di quelli partenopei, i due fratelli sono stati individuati e rintracciati, 11 mesi dopo, e nei loro confronti sono state applicate le misure cautelari emesse dal gip del Tribunale di Bologna, su richiesta della Procura emiliana.
Cronaca
Giovani e pistole, padre Alex Zanotelli: “La borghesia napoletana odia le periferie”
Il padre comboniano lancia un appello ai giovani: “Dovete cambiare un sistema”. Non serve un nuovo “Decreto Caivano” ma che le istituzioni e la borghesia rispondano alle esigenze delle periferie.
Aveva già celebrato i funerali di Genny Cesarano, vittima innocente della camorra, ucciso a 17 anni durante una stesa nel Rione Sanità nel 2015, padre Alex Zanotelli ha celebrato, insieme agli altri parroci del territorio ed il vescovo di Napoli Don Mimmo Battaglia, i funerali di Emanuele Tufano, ucciso a 15 anni con un colpo di pistola. Dopo pochi giorni da quell’omicidio frutto di uno scontro tra giovanissimi armati di pistole, a perdere la vita è stato Santo Romano, a San Sebastiano al Vesuvio, un ragazzo di 19 anni ucciso da un altro giovanissimo a colpi d’arma da fuoco per futili motivi. Più che un’emergenza la diffusione di armi e di fatti di sangue commessi da giovanissimi nell’area metropolitana di Napoli, ha il carattere di un fenomeno sociale vero e proprio. Padre Zanotelli, da sempre vicino agli ultimi, si batte con costanza per chiedere alle istituzioni interventi concreti in città in favore dei minori per combattere attraverso politiche inclusive e di recupero, il dilagare dei fenomeni criminali tra le giovani generazioni.
Padre Alex che effetto le ha fatto l’ennesimo giovanissimo ucciso a colpi di pistola?
Sono rimasto profondamente scosso da questa ennesima morte. Avevo tra l’altro celebrato già i funerali di Genny (Cesarano ndr), e già allora avevo pianto, lui aveva 17 anni. Emanuele ne aveva 15,…