Cronaca
Muore Vincenzo Fiorillo, 91enne spinto davanti al suo bar a Napoli
Title: Addio a Vincenzo Fiorillo: Morto nella notte dopo l’aggressione di inizio maggio
Nella notte scorsa è venuto a mancare Vincenzo Fiorillo, 91 anni. L’uomo era stato ricoverato in ospedale dopo un’aggressione avvenuta all’inizio di maggio. Ricordato come una persona molto amata e rispettata nella comunità, Fiorillo ha subito un tragico episodio che ha scosso profondamente la città di Napoli.
Aggressione in pieno giorno
All’inizio di maggio, Vincenzo Fiorillo è stato aggredito da un giovane di 25 anni senza fissa dimora. L’attacco è avvenuto di fronte al suo bar, un luogo che rappresentava non solo il suo lavoro ma anche un punto di ritrovo per molti abitanti del quartiere. L’aggressore ha spinto violentemente l’anziano uomo, causando gravi ferite e la necessità di un immediato ricovero ospedaliero.
Il ricovero in ospedale
Le condizioni di Fiorillo erano preoccupanti sin dal momento del suo ingresso in ospedale. I medici hanno fatto tutto il possibile per stabilizzarlo e curare le sue numerose ferite, ma nonostante i loro sforzi, la situazione è degenerata nel corso delle settimane. Purtroppo, nella notte, il cuore del 91enne ha cessato di battere.
L’impatto sulla comunità
La notizia della morte di Vincenzo Fiorillo ha suscitato un’ondata di commozione e tristezza tra i residenti del suo quartiere. Molti lo conoscevano e frequentavano il suo bar, un luogo che era diventato un punto di riferimento per socializzare e passare il tempo. L’aggressione e la sua successiva morte hanno messo in luce la necessità di maggiore sicurezza e tutela per gli anziani della comunità.
L’arresto dell’aggressore
Dopo l’attacco, le forze dell’ordine sono intervenute rapidamente per arrestare il colpevole. Il 25enne, noto alle autorità per precedenti episodi di violenza, è attualmente in custodia, mentre continuano le indagini sull’accaduto. La comunità spera che giustizia venga fatta per onorare la memoria di Fiorillo e per prevenire futuri atti di violenza.
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Cronaca
Giovane donna si getta nel fiume Volturno, vigilessa la salva tenendole la testa fuori dall’acqua
Storia a lieto fine questa mattina a Capua, nel Casertano, dove una giovane donna ha tentato il suicidio, gettandosi nel fiume Volturno. Una vigilessa l’ha raggiunta con una canoa, tenendole la testa fuori dall’acqua; le due donne sono poi state recuperate dai vigili del fuoco.
Una storia tragica, conclusasi fortunatamente con un lieto fine, quella che arriva da Capua, nella provincia di Caserta. Verso le ore 10 di oggi, mercoledì 4 dicembre, una giovane donna, nel tentativo di suicidarsi, si è lanciata nel fiume Volturno dal Ponte Romano. Alcuni passanti hanno assistito alla scena e hanno allertato subito i soccorsi: sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del Comando Provinciale di Caserta, il Nucleo SFA (Soccorritori Fluviali Alluvionali) con un gommone e il Nucleo SAF (Speleo Alpino Fluviale).
Raggiunta la donna, i vigili del fuoco hanno constatato che la malcapitata era assistita da una vigilessa della locale stazione che, dopo averla raggiunta con una canoa, le teneva la testa fuori dall’acqua, permettendole di respirare. Pertanto, i vigili del fuoco hanno provveduto a effettuare una manovra di recupero per entrambe le donne, che sono state riportate sulla sponda e affidate alle cure dei sanitari del 118, che le hanno trasportate in ospedale per i controlli del caso.
Cronaca
Nonnine fanno scoprire tre truffe nella provincia di Avellino grazie ai consigli dei carabinieri letti in città
Tre anziane di età compresa tra i 70 e i 90 anni hanno fatto sventare altrettanti tentativi di truffa agli anziani nella provincia di Avellino: hanno riconosciuto la truffa grazie ai volantini affissi dai carabinieri in città con i consigli su come riconoscere il raggiro.
Le forze dell’ordine stanno ponendo molta attenzione alla salvaguardia degli anziani, troppo spesso vittime di truffe e raggiri. Nella provincia di Avellino, ad esempio, i carabinieri hanno affisso, in molte città, volantini che forniscono consigli utili per riconoscere il raggiro: proprio grazie a questi consigli, a Solofra, Montoro e San Michele di Serino, tre anziane tra i 70 e i 90 anni hanno fatto scoprire e sventare ai militari dell’Arma altrettanti tentativi di truffa ai loro danni.
Il modus operandi utilizzato dai malviventi è il medesimo in tutte e tre le circostanze: le anziane vittime sono state contattate telefonicamente e gli è stata chiesta una somma di denaro per aiutare un parente in difficoltà. In tutti e tre i casi, però, le nonnine, memori dei consigli dei carabinieri letti in città, hanno allertato i parenti che, a loro volta, hanno informato i militari dell’Arma; sono in corso le opportune indagini per identificare i malviventi.
Soltanto qualche giorno fa, proprio i carabinieri di Solofra e Montoro avevano incontrato la comunità locale per metterla in guardia sui pericoli delle truffe agli anziani. Il comandante della stazione dei carabinieri di Montoro ha parlato alla platea in una chiesa locale, fornendo suggerimenti utili a riconoscere i truffatori.
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Cronaca
Iniziato lo sgombero della Vela Gialla di Scampia: sarà la prima a essere abbattuta
Questa mattina, mercoledì 4 dicembre, è iniziato lo sgombero della Vela Gialla di Scampia, la prima che verrà poi abbattuta, secondo l’ordinanza del sindaco Manfredi.
Sono partite nella mattinata di oggi, mercoledì 4 dicembre, le operazioni di sgombero della Vela Gialla di Scampia. Questa mattina sono state disattivate tutte le utenze e le prime famiglie hanno lasciato le loro abitazioni autonomamente; intorno alle 9, poi, sul posto sono arrivati i vigili del fuoco, le forze dell’ordine, gli agenti della Polizia Municipale, il personale della Protezione Civile e i sanitari del 118 per portare a termine l’evacuazione: tutte le persone presenti nell’edifico dovranno prima o poi lasciarlo, dal momento che, secondo l’ordinanza firmata dal sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, la Vela Gialla sarà la prima ad essere abbattuta. Resta però il nodo delle sistemazioni alternative per le persone che saranno costrette a lasciare le proprio case, circostanza di cui si sta occupando il Comune.
Stessa sorte anche per gli abitanti della Vela Rossa, interessata anch’essa da una ordinanza di sgombero e compresa nel piano di demolizione. Soltanto pochi giorni fa, infatti, precisamente lo scorso 24 novembre, nella Vela Rossa si è verificato il cedimento di alcuni pezzi da un ballatoio e cinque famiglie sono già state sgomberate. La vicenda che ha fatto ritornare la paura nelle Vele di Scampia, richiamando alla mente degli abitanti quanto accaduto alla Vela Celeste nella serata del 22 luglio, quando il crollo di un ballatoio provocò la morte di tre persone.
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