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Cronaca

Muore Gaetano Di Vaio, attore e regista, dopo incidente in moto

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Muore Gaetano Di Vaio, attore e regista, dopo incidente in moto

Gaetano Di Vaio, celebre attore e regista napoletano, ha purtroppo perso la vita a seguito di un drammatico incidente in moto. La notizia ha sconvolto il mondo dello spettacolo e non solo, lasciando un vuoto incolmabile in chi ha avuto il piacere di conoscerlo e di apprezzare il suo talento.

Un Tragico Incidente

Il 50enne Gaetano Di Vaio è stato coinvolto in un grave incidente stradale che lo ha lasciato in condizioni disperate. A seguito del sinistro, l’attore e regista è stato trasportato d’urgenza in ospedale, dove i medici hanno fatto di tutto per salvargli la vita, ma purtroppo senza successo.

Successi e Carriera

Gaetano Di Vaio ha lasciato un segno indelebile nel mondo del cinema e del teatro. Con una carriera ricca di successi, è stato un punto di riferimento per molti giovani attori e registi in erba. La sua passione per l’arte e la sua dedizione lo hanno reso una figura ammirata e rispettata.

Un Uomo di Grande Cuore

Oltre al suo talento artistico, Di Vaio era conosciuto per la sua generosità e il suo impegno nel sociale. Le sue opere spesso trattavano temi profondi e impegnati, riflettendo la sua intensa umanità e il suo desiderio di contribuire a un mondo migliore.

Il Rammarico della Città

Napoli, città natale di Di Vaio, piange la sua scomparsa. Le testimonianze di affetto e stima sono numerose, sia da parte di colleghi che di semplici cittadini. Nonostante la perdita, il ricordo di Gaetano Di Vaio continuerà a vivere attraverso le sue opere e il suo straordinario contributo al mondo dello spettacolo.

Per ulteriori dettagli sull’incidente e sulla vita di Gaetano Di Vaio, [Continua a leggere](https://www.fanpage.it/napoli/e-morto-gaetano-di-vaio-lattore-e-regista-dopo-un-incidente-in-moto-era-in-condizioni-disperate/).

Gaetano Di Vaio

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Casamicciola: ragazzo ferito da petardo, ricoverato Cardarelli

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Casamicciola: ragazzo ferito da petardo, ricoverato Cardarelli

Incidente con petardo a Casamicciola: un giovane ferito

Ischia. La notte scorsa i Carabinieri della compagnia di Ischia sono intervenuti al pronto soccorso dell’ospedale Rizzoli dopo che un ragazzo di 25 anni di Barano d’Ischia si è presentato con ferite causate dall’esplosione di un petardo.

Dinamica dell’incidente

Secondo le prime indagini, il giovane si trovava insieme a due amici, di 24 e 27 anni, a Casamicciola Terme, dove stavano facendo esplodere dei petardi in un’area boschiva della località Fondo d’olio. Purtroppo, uno di questi petardi è esploso troppo vicino al ragazzo di 25 anni, causandogli delle ferite.

Il ferito e i due amici denunciati
Soccorso dal personale del 118, il giovane è stato trasportato in ospedale al Cardarelli di Napoli con prognosi riservata, anche se le sue condizioni non sono gravi. I tre amici coinvolti, tutti senza precedenti penali, saranno denunciati per aver acceso e lanciato esplosivi pericolosi in modo collettivo.

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De Crescenzo: figlio ferito, accusa tiktoker su social

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De Crescenzo: figlio ferito, accusa tiktoker su social

Il figlio della tiktoker napoletana Rita De Crescenzo è stato ferito nella zona della Maddalena, in seguito a un’aggressione da parte di due extracomunitari. L’episodio ha scosso l’opinione pubblica e ha generato un’indagine da parte dei carabinieri per fare luce sulla vicenda.

La vicenda e le reazioni

L’aggressione al figlio di Rita De Crescenzo ha suscitato molte reazioni, con la tiktoker che ha espresso tutto il suo dolore e la sua rabbia sui social. Inoltre, ha sollevato delle accuse riguardo ai presunti aggressori, chiedendosi chi possano essere e insinuando la possibilità che siano stati pagati per compiere l’atto violento.

Indagini in corso

Al momento, i carabinieri stanno lavorando per fare luce sull’aggressione e individuare i responsabili. Si tratta di un caso delicato che ha richiamato l’attenzione non solo della comunità locale, ma anche di chi segue la tiktoker e la sua famiglia sui social media. Si spera che l’indagine porti presto a risultati concreti e che sia fatta giustizia per quanto accaduto.

Non appena ci saranno novità su questa vicenda, non mancheremo di aggiornarvi. Restate connessi per seguire gli sviluppi e per conoscere ulteriori dettagli sull’aggressione al figlio di Rita De Crescenzo nella zona della Maddalena.

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Blitz carabinieri Giugliano, Varcaturo, Marano, Calvizzano: 32 denunce

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Blitz carabinieri Giugliano, Varcaturo, Marano, Calvizzano: 32 denunce

Blitz dei carabinieri a Giugliano, Varcaturo, Marano e Calvizzano: 32 denunciati

Un’azione di controllo straordinaria è stata condotta dai Carabinieri del Comando Gruppo di Castello di Cisterna in diverse zone della provincia, tra cui Giugliano, Varcaturo, Marano e Calvizzano. Questa operazione ha portato all’identificazione di 270 persone e al controllo di 50 veicoli, con un bilancio finale di 65mila euro di sanzioni e il sequestro di 32 mezzi.

Denunciati per varie violazioni

Nel corso dell’operazione, i Carabinieri hanno denunciato diversi individui per diverse violazioni. A Giugliano, ad esempio, è stato denunciato un 32enne che è stato trovato in possesso di una pistola a salve senza il tappo rosso obbligatorio mentre era alla guida della propria auto. Inoltre, un secondo automobilista è stato denunciato per guida senza patente.

In altre zone come Marano e Calvizzano, sono state effettuate altre denunce: un 21enne è stato denunciato per violazione degli obblighi della sorveglianza speciale e un 14enne è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico. Inoltre, è stata ritirata la patente a un 32enne trovato alla guida in stato di ebrezza.

Controlli stradali e sicurezza dei cittadini

Oltre alle denunce penali, i controlli stradali hanno portato al ritiro di numerose patenti e alla segnalazione di diverse violazioni al Codice della Strada, con particolare attenzione alla guida senza casco e ai veicoli con la revisione scaduta. Questa operazione dei Carabinieri rientra nelle attività di prevenzione e contrasto all’illegalità e si è conclusa con successo. I militari continueranno i controlli nei prossimi giorni per garantire la sicurezza dei cittadini.

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Kit del rapinatore a Scampia: pistole con punte di trapano per spaccare i finestrini

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Kit del rapinatore a Scampia: pistole con punte di trapano per spaccare i finestrini

Nel quartiere di Scampia, a Napoli, un’automobile parcheggiata vicino alle “Case dei Puffi” è stata trovata dai carabinieri con armi modificate all’interno. Le autorità sospettano che l’auto rubata potesse essere stata utilizzata da un gruppo di rapinatori per compiere i propri crimini. Questo recente episodio ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza della zona e ha messo in evidenza la presenza di criminalità organizzata nel quartiere.

Armi modificate e kit del rapinatore

Le armi modificate trovate nell’auto includevano pistole con punte di trapano per spaccare i finestrini, evidenziando la pericolosità e la determinazione dei criminali che le utilizzavano. Questo tipo di attrezzatura dimostra come i rapinatori siano disposti a tutto pur di portare a termine i loro colpi, mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini.

La scoperta del kit del rapinatore a Scampia ha messo in luce la necessità di un intervento urgente da parte delle autorità per contrastare l’escalation della criminalità nella zona. È fondamentale adottare misure di prevenzione e controllo più efficaci per garantire la sicurezza dei residenti e porre fine alle attività criminali che minacciano il quartiere.

Le indagini in corso sui rapinatori che utilizzavano l’auto con armi modificate sono in corso e le autorità sono determinate a individuare e arrestare i responsabili. La collaborazione tra le forze dell’ordine e la comunità locale è essenziale per contrastare con successo la criminalità e garantire un ambiente sicuro per tutti.

Continua a leggere su Fanpage.it per rimanere aggiornato sugli sviluppi di questa vicenda e su altre notizie di cronaca dalla città di Napoli e non solo. La sicurezza è un diritto fondamentale di tutti i cittadini e è importante che venga tutelata attraverso un’azione decisa e coordinata contro il crimine.

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Arzano, lotta contro la criminalità organizzata: la gomorra arzanese non vince

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Arzano, lotta contro la criminalità organizzata: la gomorra arzanese non vince

Blitz della Polizia di Stato ad Arzano

La Gomorra arzanese subisce uno scacco grazie all’operazione speciale della Polizia di Stato nelle roccaforti della camorra. Durante il blitz è stato scoperto un autolavaggio con lavoratori in nero.

Dopo il clamoroso manifestazione di potere del clan Amato-Pagano con il carosello notturno di auto di lusso che ha turbato la quiete della città nel cuore della notte, la risposta delle forze dell’ordine è stata rapida.

Nelle prime ore del pomeriggio è iniziata l’operazione straordinaria con controlli estensivi e una maxi-operazione di polizia. Centinaia di persone sono state identificate, tra cui molte con precedenti penali, e diversi veicoli sono stati sequestrati o recuperati dopo essere stati rubati.

Controllo del territorio a Arzano

Gli agenti del Commissariato di Frattamaggiore, supportati dal Reparto Prevenzione Crimine Campania, hanno condotto un’intensa operazione di controllo del territorio ad Arzano. Sono stati controllati e identificati 137 individui, di cui 35 con precedenti penali e 8 con misure restrittive in corso.

Sono stati verificati 61 veicoli, di cui 7 sono stati sottoposti a sequestro. Sono state rilevate 9 violazioni del Codice della Strada, tra cui guida senza patente, mancanza di assicurazione e mancata revisione periodica.

Un soggetto è stato denunciato per falsa identità e sono state individuate due auto rubate. Presso un’autolavaggio locale sono stati scoperti 6 lavoratori irregolari e il titolare dell’attività è stato sanzionato.

Questa operazione dimostra l’impegno della Polizia di Stato nel garantire la sicurezza dei cittadini di Arzano, alle prese con l’ascesa del clan Amato-Pagano e suoi affiliati locali.

Giuseppe Bianco

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Napoli: auto trasformata in officina ambulante per rapine con armi a Scampia

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Napoli: auto trasformata in officina ambulante per rapine con armi a Scampia

Armi e oggetti rubati trovati a bordo di un’auto rubata a Scampia

Napoli. Durante un controllo di routine in via Colorini, i Carabinieri della stazione locale hanno fatto una scoperta sconvolgente: all’interno di una Smart rubata è stato trovato un vero e proprio arsenale. L’auto era parcheggiata nella zona conosciuta come “la casa dei puffi”, attirando l’attenzione dei militari.

All’interno della Smart, i Carabinieri hanno trovato una pistola, due scacciacani e numerosi proiettili. Le armi erano state equipaggiate con una punta di trapano nel calcio, suggerendo un uso violento per rapine.

Oltre alle armi, sono stati rinvenuti anche un’autoradio, uno smartphone, un coltello, un jeans e un bomber, tutti sottoposti a sequestro per le indagini in corso.

Auto trasformata in officina ambulante per rapine

La macabra scoperta ha portato i Carabinieri a ipotizzare che l’auto fosse stata utilizzata come base operativa da una banda di rapinatori. Al momento, gli investigatori stanno lavorando per ricostruire i fatti e identificare i responsabili dietro a questa attività criminale. Non si esclude che la Smart potesse servire anche per altri fini illeciti, rendendo la situazione ancora più inquietante.

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Arrestato 52enne per aver picchiato nuovo compagno ex moglie a Giugliano

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Arrestato 52enne per aver picchiato nuovo compagno ex moglie a Giugliano

Aggressione a Giugliano: arrestato 52enne per atti persecutori

I Carabinieri della compagnia di Giugliano hanno arrestato un uomo di 52 anni per atti persecutori, minacce e percosse. L’aggressione è avvenuta in strada contro il nuovo compagno della sua ex moglie, a causa della sua insopportabile relazione.

Intorno alle 21 di ieri sera è stata ricevuta una chiamata al 112 segnalando l’accaduto. Sul posto sono giunti i Carabinieri che hanno ricostruito l’episodio: l’uomo, separato dalla moglie da due anni, non tollerava la presenza del nuovo partner.

Accuse di stalking e violenza

Le testimonianze della donna hanno confermato che l’uomo non si è limitato a picchiare il rivale in amore, ma l’ha anche perseguitata con minacce e atteggiamenti intimidatori. Questo comportamento ha creato un clima di ansia e paura che ha costretto la donna a cambiare le proprie abitudini quotidiane.

Dopo l’intervento dei Carabinieri, il 52enne è stato arrestato e attualmente si trova in carcere in attesa delle decisioni dell’autorità giudiziaria. La situazione rimane sotto controllo e la legalità ha fatto il suo corso.

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Ambulante sanzionato a Scampia per vendita illegale di cozze

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Ambulante sanzionato a Scampia per vendita illegale di cozze

Sequestro di cozze vendute senza autorizzazione a Scampia

La polizia locale di Napoli, insieme al personale dell’unità operativa di Scampia, ha condotto un importante sequestro di cozze vendute in modo abusivo su un marciapiede in via Bakù, nel quartiere Scampia.

Le cozze, esposte agli agenti atmosferici senza alcuna protezione, erano state vendute da un ambulante privo di autorizzazione sanitaria.

Le autorità hanno identificato diverse violazioni, tra cui l’assenza di autorizzazione sanitaria per la vendita su area pubblica, che comporta una sanzione di 5.000 euro.

Inoltre, sono state riscontrate violazioni del divieto di vendita di generi alimentari in zone ad alta densità di traffico e senza adeguate protezioni, dell’occupazione di suolo pubblico senza permesso e del mancato pagamento del canone per l’occupazione di spazi pubblici.

Denuncia per occupazione abusiva e cantiere abusivo a Napoli

In un’altra operazione, la polizia ha denunciato un cittadino napoletano che occupava abusivamente l’ex alloggio del custode di un mercato rionale in via Ghisleri.

Il soggetto è stato invitato a lasciare l’immobile e, al termine degli accertamenti amministrativi, si procederà con l’esecuzione forzata dell’ordinanza di sgombero.

Inoltre, grazie a una segnalazione dei cittadini, è stato individuato un cantiere abusivo nella zona di Chiaiano, dove era in corso la costruzione di un manufatto di circa 75 metri quadrati, suddiviso in due ambienti, senza alcun titolo edilizio.

Il responsabile è stato identificato e denunciato, e il manufatto è stato sequestrato. L’ufficio tecnico comunale è stato informato per i successivi provvedimenti amministrativi.

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Ladro di scooter di Castellammare arrestato dalla polizia: fine per il criminale

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Ladro di scooter di Castellammare arrestato dalla polizia: fine per il criminale

Castellammare ladro di scooter arrestato

Il Commissariato di Polizia di Castellammare di Stabia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo ritenuto gravemente indiziato del reato di furto aggravato in abitazione.

L’episodio risale al 5 aprile scorso quando, nel corso della notte, un ignoto si è introdotto all’interno di un box in via Benedetto Croce di Castellammare di Stabia e ha asportato uno scooter parcheggiato e regolarmente chiuso.

Le immediate indagini, avviate dagli agenti del Commissariato, hanno permesso, già nella mattinata successiva, di rintracciare il veicolo e di restituirlo al legittimo proprietario.

L’attenta visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti in zona, unitamente ad un’accurata attività di comparazione con altre immagini acquisite nel corso delle indagini, ha consentito agli investigatori di individuare il presunto responsabile del furto.

L’uomo, identificato, è stato rintracciato e tratto in arresto. Su disposizione della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, è stato condotto presso la casa circondariale di Poggioreale.

Arresto del ladro grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza

Le indagini condotte dagli agenti del Commissariato di Polizia di Castellammare di Stabia hanno portato all’arresto del presunto ladro di scooter grazie alle immagini catturate dai sistemi di videosorveglianza presenti nella zona del furto.

La rapidità nell’identificare il responsabile e il recupero del veicolo rubato sono stati possibili grazie alla tempestiva azione degli investigatori e alla collaborazione con la Procura della Repubblica di Torre Annunziata.

Questo episodio dimostra l’importanza dei sistemi di videosorveglianza nella prevenzione e risoluzione dei reati, garantendo maggiore sicurezza alla cittadinanza e facilitando il lavoro delle forze dell’ordine.

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Protesta tassisti Napoli: Spese alte e tariffe ferme da 20 anni, impossibile campare

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Protesta tassisti Napoli: Spese alte e tariffe ferme da 20 anni, impossibile campare

Protesta tassisti Napoli: “Spese alte e tariffe ferme da 20 anni, così non possiamo campare”

I tassisti napoletani si trovano ad affrontare condizioni di lavoro difficili e redditi bassi nonostante il crescente afflusso di turisti in città. Si lamentano del fatto di essere in tanti ma di fare poco, con una media di solo cinque-sei corse al giorno durante un turno di otto ore. Questo li costringe a compiere lunghi giri alla ricerca di clienti, aggravando ulteriormente la situazione.

Inoltre, devono confrontarsi con la concorrenza delle piattaforme per il trasporto privato e con costi di gestione che sono alle stelle. Secondo i dati sulle dichiarazioni dei redditi, i tassisti napoletani guadagnano in media meno di 10.200 euro all’anno. Marco, tassista da 25 anni, commenta: “Il sazio non crede al digiuno”.

Le spese ingenti per carburante, assicurazione, collaudi e test psicologici, unite al fatto che le tariffe sono rimaste ferme da 20 anni fa, rendono la situazione insostenibile per molti tassisti. Tra le richieste principali vi è l’aumento delle tariffe e un freno all’abusivismo nel settore.

Gennaro, un tassista di 45 anni, sottolinea che nonostante si possa guadagnare di più con i turisti, i profitti sono comunque bassi e l’usura dell’auto è elevata. Si aggiunge poi il problema delle piattaforme di trasporto privato, che incassano di più rispetto ai tassisti nonostante le apparenze sulle tariffe più basse.

Un esempio emblematico è il costo di una corsa da Capodichino a Caserta: mentre una piattaforma chiede 112 euro, un taxi richiede meno di 100. Tuttavia, le piattaforme possono prelevare i clienti direttamente all’uscita dell’aeroporto, cosa non consentita ai tassisti, creando una disparità concorrenziale evidente.

È evidente la necessità di un intervento da parte delle istituzioni per tutelare i tassisti e garantire un servizio equo sia ai cittadini che ai turisti che visitano Napoli.

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