Cronaca
Infermiera trascinata all’Ospedale del Mare contro la sua volontà: “Non voleva più aspettare”
Un paziente trascina un’infermiera all’Ospedale del Mare
Un paziente ha trascinato per i capelli e per diversi metri un’infermiera all’Ospedale del Mare di Napoli perché stanco di aspettare. L’insolito episodio ha sconcertato tutto il personale sanitario presente, creando un forte dibattito sull’aggressività nei confronti del personale medico.
Reazioni nel mondo sanitario
I colleghi dell’infermiera aggredita hanno espresso la propria solidarietà e indignazione per quanto accaduto. La violenza nei confronti degli operatori sanitari è un problema sempre più diffuso, che richiede una presa di posizione netta e delle misure concrete per garantire la sicurezza di chi lavora in ospedale.
L’importanza del rispetto per il personale medico
Episodi come quello accaduto all’Ospedale del Mare evidenziano l’importanza del rispetto nei confronti del personale medico e sanitario. La professione di infermiere è estremamente delicata e richiede grande dedizione e competenza, non può essere oggetto di violenza e aggressioni.
Conclusioni
Questo episodio drammatico ci spinge a riflettere sull’importanza di valorizzare il lavoro degli operatori sanitari e di promuovere una cultura del rispetto e della collaborazione all’interno degli ospedali. È fondamentale garantire un ambiente di lavoro sicuro e protetto per chi ogni giorno si impegna per prendersi cura della salute altrui.
Fonte
Cronaca
Napoli piena di turisti, controlli a B&B e affittacamere: due non avevano l’autorizzazione, multati
Controlli della Polizia Municipale di Napoli a B&B e case vacanze: due strutture nei dintorni della Stazione Centrale sono state multate per mancanza di autorizzazioni.
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Cronaca
Laurea alla memoria per Vincenzo Pio Ferrara, 25enne morto a due esami dalla tesi
Al giovane è stata conferita la laurea in Infermieristica alla Federico II di Napoli: quando è morto, strappato alla vita da una leucemia, al giovane mancavano due esami alla tesi. La laurea alla memoria è stata ritirata dai genitori.
Era il suo sogno conseguire la laurea, prendere quel “pezzo di carta”. Un sogno calpestato dalla malattia, una forma di leucemia mieloide molto aggressiva che lo ha strappato alla vita troppo presto, quando mancavano soltanto due esami alla tesi. E così, l’Università Federico II di Napoli ha esaudito il sogno di Vincenzo Pio Ferrara, morto a 25 anni a causa della malattia, e nella giornata di ieri, mercoledì 4 dicembre, gli ha conferito una laurea alla memoria in Infermieristica; il “pezzo di carta” è stato ritirato dai genitori del 25enne.
All’evento era presente anche Nello D’Auria, sindaco di Gragnano, cittadina della provincia di Napoli della quale Vincenzo Pio era originario. Il sindaco, sui social, ha dedicato un lungo post al 25enne e alla sua storia: “Ci sono momenti che superano il tempo, i confini della vita, e ci ricordano quanto ogni sogno meriti di essere celebrato. Con emozione e profonda commozione, abbiamo avuto l’onore di consegnare ai genitori di Vincenzo Pio Ferrara la sua laurea, quel traguardo che lui, con forza e dedizione, aveva quasi raggiunto”.
Il primo cittadino di Gragnano continua: “Vincenzo, con il suo esempio, ci ha insegnato che la vera forza risiede nel credere in sé stessi, anche di fronte alle avversità. Il suo sorriso, il suo impegno e la sua passione per lo studio rimarranno per sempre nel cuore di chi lo ha conosciuto e amato. La comunità intera si stringe…
Cronaca
Abbandonata dalla badante, 90enne resta due giorni senza cibo: soccorsa dai carabinieri a Casalnuovo
La donna che assisteva l’anziana, senza dare spiegazioni, ha abbandonato la 90enne, costretta sulla sedia a rotelle, lasciandola due giorni senza cibo. Sono stati i carabinieri, allarmati da un figlio dell’anziana che vive al Nord, a soccorrere la 90enne.
Immagine di repertorio
Lasciata in casa da sola, senza cibo: così è stata trovata una donna di 90 anni di Casalnuovo, nella provincia di Napoli, costretta su una sedia a rotelle e quindi non autosufficiente, abbandonata, apparentemente senza motivo, dalla badante che si occupava di lei. Ci hanno pensato i carabinieri, allertati da un figlio che vive al Nord, a soccorrere dopo due giorni l’anziana e a rifocillarla.
Come detto, è stato uno dei figli dell’anziana, che vive in Lombardia, a far scattare l’allarme. I contatti con la madre, infatti, erano mantenuti grazie alla badante, una donna originaria dell’Est Europa, che però da circa due giorni non risponde al telefono; l’anziana, infatti, non dispone né di un cellulare né di una utenza fissa. E così, dopo due giorni in cui non riesce ad avere notizie della madre, l’uomo telefona al 112.
In poco tempo, i carabinieri della Sezione Radiomobile della compagnia di Castello di Cisterna si recano presso l’edificio in cui vive la 90enne ma, in un primo momento, non ricevono nessuna risposta. Dopo qualche minuto, il portone si apre, così i militari dell’Arma possono raggiungere l’appartamento della donna al quarto piano: è lei stessa ad aprirgli la porta e a spiegare che la sua badante è andata via da due giorni e che, da allora, non mangia poiché, a causa della sedia a rotelle, non riesce nemmeno ad arrivare ai fornelli.
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