Seguici sui Social

Cronaca

Furto da 7mila euro da commessa distratta: madre e figlia arrestate

Pubblicato

il

Furto da 7mila euro da commessa distratta: madre e figlia arrestate

Madre e figlia identificate mentre commettono il furto in gioielleria

Madre e figlia sono state identificate dalle telecamere di videosorveglianza interne a una gioielleria e dovranno rispondere di furto aggravato in concorso. Le due donne, durante una visita al negozio, sono riuscite a distrarre la commessa e a far sparire gioielli del valore di 7mila euro.

Le indagini e l’identificazione delle colpevoli

Le telecamere di videosorveglianza hanno giocato un ruolo chiave nelle indagini condotte dalle forze dell’ordine, consentendo di identificare le due donne responsabili del furto. Grazie alle immagini registrate, è stato possibile ricostruire con precisione l’accaduto e individuare madre e figlia come autrici del reato.

Le accuse e le conseguenze legali

Una volta identificate, madre e figlia dovranno ora rispondere dell’accusa di furto aggravato in concorso, un reato molto grave che potrebbe comportare pesanti conseguenze legali. Per il momento, le due donne si trovano agli arresti domiciliari in attesa del processo che stabilirà le loro responsabilità e le relative pene.

La lezione da trarre da questo episodio

Questo episodio ci ricorda l’importanza della sicurezza e della vigilanza all’interno dei negozi, soprattutto nelle attività commerciali dove è presente merce di valore come le gioiellerie. La collaborazione tra le forze dell’ordine e i sistemi di videosorveglianza può essere fondamentale per prevenire e reprimere atti criminali come quello commesso da madre e figlia.

Fonte

Continua a leggere

Cronaca

Ucciso con un proiettile alla testa dall’amico, domani Renato Caiafa davanti al gip

Pubblicato

il

Ucciso con un proiettile alla testa dall’amico, domani Renato Caiafa davanti al gip

Martedì 12 novembre Renato Caiafa davanti al gip per l’udienza di convalida del fermo; il ragazzo anche denunciato per la morte di Arcangelo Correa.

A sinistra Renato Caiafa, a destra Arcangelo Correra

Si terrà domani, martedì 12 novembre, l’udienza di convalida del fermo emesso nei confronti di Renato Caiafa, il 19enne accusato di possesso e ricettazione di una pistola, l’arma da cui è partito il proiettile che ha ucciso l’amico 18enne Arcangelo Correra nella notte del 9 novembre in piazzetta Sedil Capuano, adiacente a via dei Tribunali, nel centro storico di Napoli.

Il giovane fermato: “Colpo partito per errore”

Il ragazzo, che si è costituito in Questura poche ore dopo la tragedia su impulso di una zia, è stato anche denunciato a piede libero per omicidio colposo: secondo la sua versione, su cui sono in corso accertamenti, il colpo sarebbe partito per errore mentre il giovane e gli amici maneggiavano l’arma. La pistola, una calibro 9 con matricola abrasa, sarebbe stata trovata poco prima sullo pneumatico di un’automobile parcheggiata nella zona.

Ad accompagnare Correra in ospedale erano stati gli stessi amici, tra cui Caiafa che subito dopo si era poi dileguato, salvo poi tornare sui suoi passi e presentarsi in via Medina. Il 19enne era arrivato al Pronto Soccorso in condizioni disperate, poco prima delle 11 i sanitari ne hanno constatato il decesso.

La mamma di Renato Caiafa: “Chiedo scusa alla famiglia di Arcangelo. Per rispetto ho lasciato Forcella”

Fonte Verificata

Continua a leggere

Cronaca

Tragedia ad Afragola, morto operaio di 43 anni: caduto dal terzo piano

Pubblicato

il

Tragedia ad Afragola, morto operaio di 43 anni: caduto dal terzo piano

Un operaio di 43 anni è deceduto questa mattina ad Afragola (Napoli); sarebbe caduto dal terzo piano di un palazzo in costruzione.

Immagine di repertorio

Un operaio è deceduto dopo essere caduto dal terzo piano di uno stabile ad Afragola, in provincia di Napoli; è avvenuto nella mattinata di oggi, 11 novembre, sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione locale. Stando ai primi accertamenti l’uomo era al lavoro quando avrebbe perso l’equilibro; inutili i tentativi di soccorso: è morto sul colpo.

La tragedia poco dopo le 11 in via Roma, all’altezza dei civici 29/31. La vittima è un italiano di 43 anni, si trovava al terzo piano di uno stabile in costruzione. Sono in corso indagini per la ricostruzione dell’incidente; parallelamente, sono stati avviati gli accertamenti sull’inquadramento lavorativo dell’uomo.

Fonte Verificata

Continua a leggere

Cronaca

Omicidio Arcangelo Correra, le indagini: la pistola e il proiettile di calibro diverso

Pubblicato

il

Omicidio Arcangelo Correra, le indagini: la pistola e il proiettile di calibro diverso

La provenienza dell’arma che ha ucciso Arcangelo Correra è uno degli elementi fondamentali dell’inchiesta: si dovrà capire se è stata trovata o se era già in possesso di Renato Caiafa.

Il proiettile rinvenuto sul luogo del ferimento

Una Beretta calibro 9×21, arrivata da chissà dove e finita chissà come tra le mani di Renato Caiafa, che ha sparato e ha centrato alla fronte Arcangelo Correra, uccidendolo. E un proiettile a terra che potrebbe non essere legato alla vicenda: è di un calibro diverso. Sono i punti su cui stanno lavorando gli inquirenti per fare luce sulla morte del 18enne napoletano. L’arma è considerata clandestina perché la matricola è stata cancellata e si dovrà capire se è stata trovata pochi minuti prima della tragedia, come sostiene il ragazzo reo confesso, o se, al contrario, era già nelle disponibilità del giovane.

La morte di Arcangelo Correra a Napoli

Il 18enne è stato ferito gravemente poco prima delle 5 di sabato in piazzetta Sedil Capuano, adiacente a via dei Tribunali. A portarlo in ospedale sono stati gli amici, in scooter. Poche ore dopo, intorno alle 11, il decesso. Renato Caiafa, dopo aver accompagnato l’amico in ospedale, è inizialmente fuggito, per poi presentarsi in Questura, convinto da una zia; è stato ascoltato insieme all’amico che era con lui.

Ha parlato di un incidente: il colpo sarebbe partito per errore mentre si stavano passando la pistola, avrebbe scarrellato e l’arma avrebbe sparato. Al momento Caiafa, 19 anni, è in carcere con l’accusa di porto e…

Fonte Verificata

Continua a leggere

Questo sito web non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
Alcuni contenuti sono generati attraverso una combinazione di una tecnologia proprietaria di IA e la creatività di autori indipendenti.
Per contatti [email protected]