Cronaca
False residenze per cittadinanza italiana: coinvolti calciatore e presentatore
La Polizia Metropolitana ha recentemente scoperto una serie di pratiche sospette legate alla cittadinanza italiana, con implicazioni sorprendenti. Due figure pubbliche, Bruno Duarte Da Silva e Rodrigo Faro Alcazar, sono state individuate al centro di queste indagini, nonostante risultassero essere residenti in località diverse da quelle dichiarate.
Indagini su Bruno Duarte Da Silva e Rodrigo Faro Alcazar
Nel corso delle verifiche, le autorità hanno individuato irregolarità nei documenti di residenza di Bruno Duarte Da Silva e Rodrigo Faro Alcazar. Entrambi risultavano essere residenti a Villaricca, mentre, in realtà, loro si trovavano rispettivamente in Brasile e in Portogallo.
False Residenze per Ottenere la Cittadinanza Italiana
Queste scoperte hanno evidenziato l’uso di indirizzi fittizi per ottenere la cittadinanza italiana in modo fraudolento. La pratica di dichiarare una falsa residenza sembra essere diventata un espediente frequente per aggirare le normative sull’immigrazione.
Implicazioni per il Calciatore e il Presentatore Televisivo
Bruno Duarte Da Silva, noto calciatore, e Rodrigo Faro Alcazar, famoso presentatore televisivo, si trovano ora al centro di questa inchiesta. La loro condotta solleva interrogativi sulla trasparenza e sulla correttezza delle procedure adottate per il riconoscimento della cittadinanza.
Conseguenze Legali
Le accuse contro Duarte Da Silva e Faro Alcazar potrebbero avere seri risvolti legali. La Polizia Metropolitana sta lavorando intensamente per raccogliere prove concrete e per determinare l’entità delle violazioni commesse.
Reazioni e Commenti Pubblici
L’opinione pubblica e i media hanno reagito prontamente alla notizia, sollevando discussioni sull’integrità del processo di ottenimento della cittadinanza e sulle possibili falle nel sistema di controllo. Questi eventi sottolineano l’importanza di mantenere alti standard di verifica per prevenire abusi e irregolarità.
Per ulteriori dettagli sull’avanzamento delle indagini e sui potenziali sviluppi, consultare l’articolo completo su Fanpage.
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Cronaca
Carabinieri nel centro commerciale, sospese le licenze di 8 negozi per lavoratori in nero
Lavoratori in nero, sospese le licenze per otto negozi all’interno di un Centro Commerciale napoletano. La scoperta dei Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro.
Immagine di repertorio
Lavoratori in nero all’interno di alcuni negozi di un noto centro commerciale prossimo all’apertura in provincia di Napoli. La scoperta è stata fatta dai Carabinieri del Gruppo Tutela e del Nucleo Ispettorato del Lavoro, guidati dal Direttore della Direzione Interregionale del Lavoro del Sud Italia Giuseppe Patania, e dal Direttore dell’ispettorato d’Area Metropolitana di Napoli, Giuseppe Cantisano. Otto i negozi all’interno del centro commerciale che si sono visti sospendere la licenza dopo la scoperta dei lavoratori in nero all’interno dei rispettivi negozi. I controlli hanno riguardato 167 aziende e 530 posizioni lavorative complessive.
Alla fine sono state sospese otto attività imprenditoriali per lavoro nero, con 87 prescrizioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro per quanto riguarda 32 ditte. In totale sono state irrogate sanzioni per 58.500 euro, più altre 84mila euro per violazioni in materia di salute e sicurezza. “Si tratta di una importante operazione di controllo e soprattutto di prevenzione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro in vista dell’apertura di un centro commerciale, annunciato come il più grande del Sud Italia”, ha spiegato il direttore della Direzione Interregionale del Lavoro Sud, Giuseppe Patania. Dello stesso parere anche Giuseppe Cantisano, direttore dell’ispettorato d’Area Metropolitana di Napoli, che ha aggiunto: “Si è trattato di un’iniziativa incisiva che dà il segnale della forte…
Cronaca
Infermiere e vigilante picchiati a Villa Betania. il direttore dell’ospedale: “Siamo in guerra”
Ennesima aggressione ai sanitari: un infermiere e una guardia giurata sono stati picchiati a Villa Betania; sono stati dimessi con venti giorni di prognosi.
“Siamo in uno stato di guerra, ora basta”: così Vincenzo Bottino, direttore generale di Villa Betania di Ponticelli, Napoli Est, dopo l’ennesima aggressione avvenuta in una struttura sanitaria. Teatro, questa volta, proprio l’ospedale evangelico: un uomo, in attesa di essere visitato, ha ferito un infermiere la guarda giurata che era intervenuta per difenderlo, causando a entrambi lesioni giudicate guaribili in venti giorni. Si tratta della quindicesima aggressione avvenuta nello stesso ospedale dall’inizio dell’anno e già diversi operatori, per paura, hanno chiesto di essere trasferiti in altri reparti.
L’episodio risale alla scorsa notte. L’uomo, che è successivamente risultato positivo ad alcol e stupefacenti, era andato in escandescenze mentre attendeva il proprio turno. Se l’era presa prima con un infermiere dell’area emergenza, provocandogli traumi e lesioni gravi, e poi si era scagliato contro il vigilante, picchiando anche lui. È stata presentata denuncia e, in base alle nuove norme, per l’uomo dovrebbe scattare l’arresto.
Ora l’ospedale evangelico, ha detto Bottino parlando all’agenzia Ansa, coi propri fondi si doterà di porte blindate per l’accesso al Pronto Soccorso ma è necessario che si attui una politica di sicurezza adeguata per tutelare non solo gli operatori ma anche gli altri pazienti. “Così come deciso dal ministero dell’Interno per altri presidi di frontiera della nostra città – ha aggiunto – chiediamo che anche il nostro Pronto Soccorso sia dotato…
Cronaca
A Scampia l’area comunale diventa discarica di elettrodomestici, denunciato il “gestore”
Una deposito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) è stato scoperto dalla Polizia Municipale a Scampia; denunciato un 39enne sorpreso ad asportare parti elettriche e ferrose.
Una discarica di elettrodomestici è stata scoperta a Scampia, nella periferia nord di Napoli: a pochi passi dalle abitazioni, in un’aera di proprietà comunale, erano accatastate decine di lavatrici, caldaie, televisori e forni, tutti oggetti che vanno smaltiti seguendo un percorso specifico. E c’era anche chi ne approfittava: un 39enne è stato sorpreso mentre prelevava materiali dai rottami. L’uomo è stato denunciato e l’area è stata sottoposta a sequestro penale.
La scoperta durante un servizio di controllo del territorio della Polizia Locale, nell’ambito delle attività predisposte dal Comando e finalizzate al contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti. Il personale dell’Unità Operativa Scampia ha individuato il deposito illegale di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) in via Anna Maria Ortese, nei pressi dei caseggiati popolari. Nell’area c’era di tutto: 43 grandi elettrodomestici, tutti danneggiati e da buttare, che invece di finire nelle isole ecologiche, per essere quindi smaltite secondo la normativa, erano stati accatastati sul terreno. Al momento del controllo il 39enne era “al lavoro”: armeggiava su lavatrici e televisori per asportare parti elettriche e ferrose, evidentemente con l’intenzione di riutilizzarle o rivenderle.
L’uomo dovrà rispondere di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.Nel corso della stessa operazione sono stati fermate e…