Cronaca
Denys muore in incidente, lavorava alla pizzeria Porzio (Caserta)
**Denys Hrodetskyy Muore in un Incidente Stradale: Il Toccante Messaggio di Errico Porzio**
<img src="https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/30/2024/05/morto-dipendente-porzio-300x225.jpg" alt="Denys Hrodetskyy" />
Nella notte, Denys Hrodetskyy ha perso tragicamente la vita in un incidente stradale. Il giovane, noto per il suo impegno lavorativo presso la pizzeria di Errico Porzio a Caserta, è stato ricordato con un commovente messaggio dal suo datore di lavoro, il famoso pizzaiolo Errico Porzio.
L’Incidente e le Prime Reazioni
L’incidente che ha portato via Denys Hrodetskyy si è verificato durante la tarda notte, lasciando la comunità scossa e in lutto. La dinamica dell’incidente non è ancora stata completamente chiarita dalle autorità, ma le prime ricostruzioni suggeriscono che si sia trattato di un evento imprevedibile e fatale.
Chi Era Denys Hrodetskyy?
Denys era conosciuto e apprezzato nel suo ambiente lavorativo. Dipendente della celebre pizzeria Porzio a Caserta, era ammirato dai colleghi e dai clienti per la sua dedizione e professionalità. Il suo sorriso e la sua gentilezza resteranno impressi nei cuori di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo.
Il Toccante Messaggio di Errico Porzio
Il famoso pizzaiolo Errico Porzio non ha nascosto il suo dolore e ha dedicato un toccante messaggio sui social in ricordo di Denys. In un post commovente, Porzio ha espresso la sua incredulità e il suo profondo cordoglio per la perdita di un collaboratore così prezioso e una persona così speciale. Questo gesto ha ulteriormente evidenziato il forte legame e la stima reciproca che esistevano tra i due.
Una Comunità in Lutto
Il tragico evento ha colpito profondamente anche la comunità locale, che si è stretta intorno alla famiglia di Denys e ai suoi amici. Numerosi sono stati i messaggi di cordoglio arrivati sia attraverso i social sia di persona, dimostrando quanto Denys fosse amato e rispettato.
La Sicurezza Stradale: Un Tema Sempre Attuale
Questo incidente riporta l’attenzione sulla necessità di una maggiore consapevolezza riguardo alla sicurezza stradale. Riflettere su queste tragiche circostanze può aiutare a prevenire futuri incidenti e a salvaguardare vite umane. Una maggiore educazione e precauzioni sulla strada sono fondamentali per evitare che tragedie simili si ripetano.
Per ulteriori dettagli e aggiornamenti sulla vicenda, visita il link riportato: [Continua a leggere](https://www.fanpage.it/napoli/denys-muore-in-un-incidente-stradale-lavorava-nella-pizzeria-porzio-a-caserta-il-messaggio-del-noto-pizzaiolo/).
Fonte
Cronaca
Le intercettazioni sulla rapina a David Neres: “Come ho fatto con Zuniga…”
Uno dei rapinatori accusato del colpo a David Neres, intercettato, dice di voler usare la stessa tecnica che aveva adottato quando aveva portato via l’orologio a Camilo Zuniga.
David Neres e Camilo Zuniga
“A questo lo seguivo già prima perché giocava nel Benfica, è forte come giocatore, tiene i mostri…”. A parlare, intercettato, è Giuseppe Vecchione, uno dei tre indagati raggiunti dalla misura cautelare eseguita oggi dai carabinieri per la rapina all’attaccante brasiliano David Neres. L’interlocutore è Gianluca Cuomo, anche lui in manette questa mattina insieme al terzo presunto complice, Giuseppe Vitale. I “mostri” sono gli orologi preziosi: quello che il calciatore porta al polso, dal valore di oltre centomila euro, ma anche quello che, sempre su Internet, hanno visto indossato dalla moglie.
Nel dialogo Vecchione fa riferimento a un vecchio episodio, a quando il calciatore Camilo Zuniga venne rapinato dell’orologio. E se ne assume la responsabilità, con orgoglio, dicendo di voler usare la stessa tecnica.
L’orologio “studiato” sui video su Internet
Quell’orologio, un Patek Philippe da oltre centomila euro, i rapinatori lo avevano notato guardando un video pubblicato da una testata giornalistica specializzata in notizie sul Calcio Napoli. Osservando il video di Neres che usciva dal minivan avevano riconosciuto la marca, ma non il modello preciso, tanto che la conferma l’avevano avuta (e con gioia) soltanto dopo il raid: era la versione ancora più preziosa.
Neres rapinato in inglese. Tra i complici due dipendenti Asia, i vestiti nel camion dei rifiuti
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Cronaca
“Le sceneggiature attingono dalla realtà, non il contrario: vi spiego perché attaccare Gomorra non ha senso”
Lo scrittore e sceneggiatore Maurizio Braucci risponde alle accuse della destra a “Gomorra” che avrebbe influenzato negativamente i ragazzi.
Intervista a Maurizio Braucci
Scrittore e sceneggiatore
Maurizio Braucci / foto Fanpage.it
Dopo l’impressionante sequenza di giovanissimi uccisi a colpi d’arma da fuoco a Napoli e provincia, il partito di Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia, ha attaccato pesantemente Roberto Saviano dai suoi account social. Il partito di governo ha rivolto allo scrittore offese come “Sciacallo”, sostenendo che la violenza tra i giovani si starebbe diffondendo per emulazione dei personaggi di “Gomorra”, il cui film ricordiamolo è uscito nel 2008 e la serie Tv nel 2014. Un attacco non nuovo quello rivolto a Saviano, ma che assume contorni più drammatici davanti a quello che sta avvenendo nelle strade di Napoli e provincia.
Fanpage.it ha intervistato Maurizio Braucci, sceneggiatore di “Gomorra”, così come de “La paranza dei bambini” altro film incentrato proprio sulla violenza criminale dei giovanissimi. Braucci, che per la lavorazione delle sceneggiature ha sempre lavorato su fatti di cronaca reale, documentandosi anche tra gli operatori di strada, che materialmente intervengono sui minori provando a mostrargli una strada migliore, ha replicato agli esponenti del partito di Meloni ricordano le responsabilità di chi sta al governo, rispetto ad una situazione che ha radici lontane.
Braucci, ha letto i post di Fratelli d’Italia, l’ennesimo attacco a Gomorra ed a Roberto Saviano, ancora una volta si capovolge realtà e fiction, cosa ne pensa?
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Cronaca
Ragazzo conosciuto online gli manda foto hot, lui gli chiede dei soldi per non pubblicarle: denunciato
�� accaduto nella provincia di Avellino, dove un giovane di 23 anni è stato denunciato dai carabinieri per tentata estorsione: ha preteso mille euro da un giovane conosciuto online per non rendere pubbliche le foto hot che quest’ultimo gli aveva inviato.
Una importante attività investigativa quella condotta dai carabinieri di Mirabella Eclano, nella provincia di Avellino, che hanno attentamente monitorato il web, scoprendo così diversi reati perpetrati online. L’indagini più complessa e articolata ha portato i militari dell’Arma a individuare un giovane di 23 anni e a denunciarlo alla competente Autorità Giudiziaria per tentata estorsione. Il 23enne, dopo aver conosciuto un ragazzo online, ha conquistato la sua fiducia, tanto da indurlo a inviargli foto hot: ha così potuto minacciarlo, pretendendo da lui mille euro per non pubblicare quelle immagini intime. Le indagini dei carabinieri hanno permesso di identificare l’autore del reato, che è stato come detto denunciato; i militari dell’Arma hanno oscurato gli account coinvolti.
Due giovani denunciati per truffa
Le indagini dei carabinieri di Mirabella Eclano hanno portato anche alla denuncia di due giovani residenti in Lombardia, accusati di truffa. I due hanno pubblicato online l’annuncio di vendita di un’automobile, a un prezzo particolarmente vantaggioso, riuscendo così a farsi pagare 8mila euro da un 32enne irpino. L’automobile acquistata dall’uomo, però, era intestata a un terzo soggetto, ignaro della vicenda. Le carte prepagate utilizzate per la truffa sono state bloccate.
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