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Cronaca

Coppia investita a Napoli mentre attraversa: condizioni gravi

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Coppia investita a Napoli mentre attraversa: condizioni gravi

![Ambulanza in azione](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/30/2021/07/ambulanza-ambulanze-118-soccorsi-soccorritori-paramedici-incidente-6-1576415077395-300×225.jpeg)

# Napoli: Marito e Moglie Investiti in Via Pacioli, Sono in Gravi Condizioni

Questa mattina, lunedì 20 maggio, in via Pacioli, nella zona Est di Napoli, si è verificato un grave incidente stradale. Due pedoni, un marito e una moglie, sono stati investiti mentre attraversavano la strada. Entrambi sono stati portati immediatamente in ospedale, dove attualmente si trovano in prognosi riservata.

L’Incidente

L’incidente è avvenuto nelle prime ore della mattinata, generando un immediato intervento dei soccorritori del 118. Le circostanze esatte dell’incidente sono ancora sotto indagine da parte delle autorità competenti. Stando alle prime ricostruzioni, l’auto coinvolta non avrebbe rispettato le regole del codice della strada, travolgendo i due sfortunati pedoni.

Condizioni delle Vittime

Le condizioni dei due coniugi investiti risultano estremamente gravi. Entrambi sono ricoverati in un ospedale locale e sono in prognosi riservata. I medici stanno facendo tutto il possibile per stabilizzare le loro condizioni e sperano in una rapida ripresa, anche se il quadro clinico presenta delle criticità.

Le Testimonianze

Numerosi sono stati i testimoni che hanno assistito alla scena e hanno prontamente allertato i soccorsi. Diverse persone del quartiere hanno raccontato di aver sentito un forte rumore e, una volta accorse sul luogo dell’incidente, di aver visto i due corpi a terra e l’auto ferma poco distante.

Sicurezza Stradale

Questo incidente riaccende il dibattito sulla sicurezza stradale nella città di Napoli, in particolare nelle zone densamente trafficate come via Pacioli. Gli abitanti locali chiedono misure più stringenti per garantire la sicurezza dei pedoni, come l’installazione di semafori e l’aumento dei controlli da parte delle forze dell’ordine.

Per ulteriori dettagli sull’incidente, è possibile seguire gli aggiornamenti [qui](https://www.fanpage.it/napoli/marito-e-moglie-investiti-mentre-attraversano-la-strada-a-napoli-sono-gravi/).

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Cede una parte della tettoia al Maximall Pompei, travolto un operaio di 29 anni

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Cede una parte della tettoia al Maximall Pompei, travolto un operaio di 29 anni

Un operaio di 29 anni è stato travolto questa mattina al Centro Commerciale Maximall Pompei di Torre Annunziata dalla caduta di una tettoia: è in ospedale.

I carabinieri all’interno del centro commerciale Maximall

Incidente sul lavoro questa mattina al Centro Commerciale Maximall Pompei di Torre Annunziata: una parte della tettoia ha ceduto travolgendo un operaio di 29 anni. L’uomo, in stato di incoscienza, è stato portato all’Ospedale del Mare di Ponticelli dal personale del 118, per politraumi da schiacciamento. Le sue condizioni sarebbero gravi. Sequestrata l’area coinvolta all’interno del Centro Commerciale da parte della Procura di Torre Annunziata, che ha aperto un fascicolo d’indagine. Sulla vicenda indagano i carabinieri: sul posto anche personale dell’Asl. Al momento il Centro Commerciale è chiuso al pubblico in vista dell’inaugurazione che si terrà giovedì 28 novembre.

I carabinieri all'interno del centro commerciale Maximall dove è avvenuto l'incidente

I carabinieri all’interno del centro commerciale Maximall dove è avvenuto l’incidente

Le condizioni dell’operaio sono considerate gravi: l’episodio è avvenuto questa mattina, ma non è chiaro se possa essere imputabile alle pessime condizioni meteorologiche che si sono abbattute sulla Campania, con forti raffiche di vento e pioggia già da questa notte. Sulla vicenda è chiamata ora a fare chiarezza la Procura di Torre Annunziata, competente per il territorio. L’operaio di 29 anni è all’Ospedale del Mare per politraumi da schiacciamento riportati nell’incidente.

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Precipita dal 30° piano dell’Hotel Ambassador di Napoli, muore una donna a Napoli

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Precipita dal 30° piano dell’Hotel Ambassador di Napoli, muore una donna a Napoli

Una donna di 52 anni è morta dopo essere precipitata dal 30° piano dell’Hotel Ambassador di via Medina a Napoli, a due passi dalla Questura.

Una donna di 52 anni è morta a Napoli dopo essere precipitata dal 30° piano dell’Hotel Ambassador di via Medina, a due passi dalla Questura partenopea. Fonti investigative riferiscono a Fanpage.it che si tratterebbe di suicidio. La donna è precipitata ieri sera, attorno alle 20, dal 30° piano del grande albergo che si trova su via Medina, e la sua caduta si è “interrotta” al nono piano dell’albergo, dove si è schiantata: per lei non c’è stato nulla da fare. Sul posto sono accorsi i carabinieri e le ambulanze del 118, ma è stato constatato solo l’inevitabile decesso.

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Spari sulla spiaggia a Torre Annunziata, preso 16enne. Il raid per uno sguardo di sfida

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Spari sulla spiaggia a Torre Annunziata, preso 16enne. Il raid per uno sguardo di sfida

Identificato il secondo componente del raid nel Lido Azzurro di Torre Annunziata (Napoli): è un 16enne. Gli spari tra i bagnanti dopo una discussione per “uno sguardo di sfida”.

È stato identificato il giovane che, insieme a un 18enne vicino al clan Gionta, nello scorso luglio aveva fatto irruzione nel Lido Azzurro di Torre Annunziata (Napoli) aprendo il fuoco tra i bagnanti con fucile e pistola: si tratta di un 16enne, è stato rinchiuso in un istituto di pena minorile in esecuzione di una ordinanza di applicazione di misura cautelare per tentato omicidio aggravato e porto e detenzione di arma da fuoco, reati commessi con l’aggravante di avere agito col metodo mafioso in concorso con un maggiorenne.

L’episodio risale al 19 luglio. Dalle indagini era emerso che si era trattato di una ritorsione, partita per uno “sguardo di sfida”. L’obiettivo del raid, che in quel momento si trovava in spiaggia, era riuscito a scappare ed era rimasto illeso. Il primo componente del raid era stato bloccato il 26 luglio: S. D. A., 18 anni, imparentato con pregiudicati del clan dei “Valentini”, era stato fermato con le accuse di tentato omicidio, strage e detenzione e porto di armi da sparo, anche per lui con l’aggravante del metodo mafioso.

Secondo le ricostruzioni il ragazzo aveva avuto una discussione con un bagnante che gli aveva rivolto “uno sguardo di sfida”; il 18enne aveva quindi organizzato subito il raid, con l’aiuto del complice: in due avevano sparato incuranti della presenza di numerosi bagnanti. Il secondo giovane, minorenne, è stato identificato nel corso delle indagini svolte dalla Polizia di Stato e coordinate dalla Procura per i…

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