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Cronaca

Violenti scontri a Secondigliano: omicidi e contrabando nei racconti di detenuti

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Violenti scontri a Secondigliano: omicidi e contrabando nei racconti di detenuti

Durante una perquisizione nell’Alta Sicurezza del carcere di Secondigliano a Napoli, sono stati trovati non solo telefoni e droga, ma anche coltelli “a molletta” insieme ad abiti di lusso. Questa scoperta ha sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza all’interno della struttura carceraria.

Coltelli “a molletta” e telefoni illegali

Tra gli oggetti sequestrati durante la perquisizione, sono stati ritrovati diversi coltelli “a molletta” che possono rappresentare un grave pericolo per la sicurezza degli altri detenuti e del personale penitenziario. Inoltre, è emerso che i detenuti avevano in loro possesso telefoni illegali, attraverso i quali potrebbero mantenere contatti con l’esterno per scopi illeciti.

Regolamento di conti tra clan

Dalle indagini è emerso che dietro il possesso di tali oggetti potrebbero esserci regolamenti di conti tra diversi clan presenti all’interno del carcere di Secondigliano. La presenza di armi da taglio come i coltelli “a molletta” potrebbe essere indice di un clima di tensione e rivalità tra gruppi detentivi, che potrebbero sfociare in episodi di violenza.

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