Cronaca
Turismo a Napoli: case del Comune trasformate in Bnb, la città sotto attacco
La turistificazione sta cambiando il volto di Napoli: affitti illegali e speculazioni
Nel cuore di Napoli, la turistificazione sta cambiando drasticamente il tessuto urbano. Case del Comune affittate ai turisti in modo illegale, arciconfraternite religiose che lucrano sugli affitti brevi e grandi imprenditori che acquistano interi stabili per poi mandare via gli inquilini. Questo fenomeno senza regole ha diviso la città in due, con la parte più povera che subisce tutti i problemi della turistificazione.
Affitti illegali e speculazioni
L’abusivismo nel settore degli affitti a scopo turistico è diventato un problema sempre più diffuso a Napoli. Le Case del Comune, patrimonio della collettività, vengono sfrattate per essere trasformate in B&B senza alcuna autorizzazione. Questo fenomeno non solo danneggia il mercato degli affitti tradizionali, ma porta anche a una progressiva gentrificazione delle zone interessate.
Arciconfraternite religiose e grandi imprenditori
Non sono solo i privati cittadini a trarre profitto dalla turistificazione a Napoli. Anche le arciconfraternite religiose si sono lanciate nel business degli affitti brevi, incuranti delle regole urbanistiche e dei diritti degli abitanti locali. Allo stesso modo, grandi imprenditori acquistano interi edifici per poi rivenderli come immobili di lusso, estromettendo gli inquilini storici.
La divisione della città
La turistificazione ha trasformato Napoli in una città divisa, dove le zone più povere sono costrette a subire gli effetti negativi di questo fenomeno. Il disagio provocato dalla perdita di identità dei quartieri, dalla speculazione immobiliare e dalla carenza di servizi pubblici si fa sempre più evidente. È necessario intervenire con politiche urbane sostenibili e regolamenti più stringenti per proteggere il patrimonio culturale e sociale della città.
In conclusione, la turistificazione sta lasciando un segno indelebile su Napoli, con gravi ripercussioni sulla coesione sociale e sulla qualità della vita degli abitanti. È urgente adottare misure efficaci per regolamentare il settore turistico e tutelare le comunità locali, preservando l’identità autentica della città e garantendo uno sviluppo sostenibile per il futuro.
Fonte
Cronaca
Coi soldi di Sma Campania pagavano anche la musica online: indagine su 6 milioni di euro sperperati
La Guardia di Finanza ha ricostruito lo sperpero di 6 milioni di fondi pubblici; invito a dedurre per amministratori e dipendenti di Sma Campania Spa.
Un invito a dedurre è stato notificato a 9 amministratori, dirigenti e dipendenti di Sma Campania Spa, la società in house della Regione che si occupa, tra le altre cose, di prevenzione incendi, risanamento ambientale e gestione rifiuti: secondo le indagini, condotte dai militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, ci sarebbe stato un “sistematico sperpero di fondi pubblici”, che avrebbe portato ad un danno erariale di quasi sei milioni di euro.
I fondi pubblici per lo streaming musicale
I provvedimenti, emessi dalla Corte dei Conti (procuratore regionale Antonio Giuseppone, sostituti procuratori generali Davide Vitale e Flavia Del Grosso) sono stati notificati dalle fiamme gialle; l’indagine riguarda gli anni dal 2012 al 2022.
In particolare, è emerso che le carte ricaricabili, le cosiddette “flash card”, istituite per acquisti urgenti inferiori ai mille euro, venivano utilizzate per scopi che nulla avevano a che fare con le attività della Sma Campania: alcuni dei pagamenti erano stati effettuati per finalità personale e ludico/ricreative, come abbonamenti mensili a servizi di streaming musicale, e anche a notte fonda, quindi in orari non compatibili con lo svolgimento dell’attività amministrativa.
Ragazzo conosciuto online gli manda foto hot, lui gli chiede dei soldi per non pubblicarle: denunciato
Le fiamme gialle hanno inoltre appurato che la società ha utilizzato servizi…
Cronaca
Crolla solaio in appartamento a Scampia, ragazzo ferito
Un 17enne è rimasto ferito, in modo non grave, nel crollo di un solaio nel suo appartamento a Scampia, a Napoli; sul posto la Polizia, i vigili del fuoco e il 118.
Un ragazzo di 17 anni è rimasto ferito, in modo non grave, nel crollo di un solaio della sua abitazione a Scampia, nella periferia nord di Napoli; il giovane è stato accompagnato in ospedale, dove è stato trattenuto in osservazione ma avrebbe riportato soltanto delle escoriazioni e delle contusioni dovute ai calcinacci. Sul posto è intervenuta la Polizia di Stato, i motivi del crollo sono al vaglio.
L’incidente è avvenuto nella tarda serata di ieri, 19 novembre; i soccorsi sono intervenuti poco prima della mezzanotte nell’appartamento in via Roma verso Scampia, prosecuzione del corso Secondigliano che congiunge i due quartieri napoletani. Insieme agli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Napoli sono arrivati i sanitari del 118 e i Vigili del Fuoco.
Il crollo è avvenuto nella camera da letto, nella stanza in quel momento si trovava soltanto il 17enne; il ragazzo è stato accompagnato in ambulanza al Pronto Soccorso dell’ospedale “Cardarelli”, dove i medici hanno deciso di trattenerlo per monitorare le sue condizioni; non avrebbe, comunque, riportato lesioni gravi. Il cedimento avrebbe interessato soltanto il solaio ma sono in corso ulteriori accertamenti per appurare eventuali problematiche legate al resto della struttura.
Cronaca
Incendio distrugge appartamento a San Giuseppe Vesuviano, le fiamme partite dal camino
Due coniugi in ospedale a San Giuseppe Vesuviano (Napoli): il loro appartamento ha preso fuoco, l’incendio sarebbe collegato all’accensione del camino.
Immagine di repertorio
Le fiamme sarebbero partite dal camino, avrebbero raggiunto le tende e gli altri arredi, divorando in pochi minuti i mobili: sono ancora in corso accertamenti per l’incendio che, nel tardo pomeriggio di ieri, 19 novembre, ha distrutto completamente un appartamento a San Giuseppe Vesuviano, in provincia di Napoli; dentro c’erano due coniugi di 62 e 59 anni, rimasti intossicati e accompagnati in ospedale ma le cui condizioni non destano preoccupazione.
Sul posto, a seguito dell’allarme, sono intervenuti i vigili del fuoco e gli agenti del commissariato di San Giuseppe Vesuviano della Polizia di Stato. L’incendio, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe collegato all’accensione del camino; non è chiaro se si sia trattato di una distrazione o se, al contrario, possa essere riconducibile ad un malfunzionamento.
Al termine delle operazioni di spegnimento la casa era distrutta: le fiamme avevano raggiunto in pochissimo tempo anche le altre stanze, avvolgendo mobilia e suppellettili. Le due persone all’interno, un uomo di 62 anni e la moglie di 59 anni, sono state soccorse e accompagnate all’ospedale di Nola; non hanno riportato ferite di rilievo ma sono state trattenute in osservazione per intossicazione e affidate alle cure mediche.