Cronaca
Sorveglianza e controlli in piazza Garibaldi e rione Vasto da parte delle forze dell’ordine.
Servizio straordinario di controllo del territorio a Napoli
Gli agenti del commissariato Vicaria-Mercato, i militari dell’Arma dei Carabinieri, e gli operatori della Guardia di Finanza, hanno condotto un servizio straordinario di controllo del territorio a Napoli. Il blitz è stato supportato dal personale dell’ASL Napoli 1 Centro e in collaborazione con il Reparto Prevenzione Crimine Campania, gli agenti del Compartimento Polizia Ferroviaria e della Polizia Metropolitana.
Zone chiave controllate durante l’operazione
Il blitz si è concentrato su diverse zone chiave della città di Napoli, tra cui piazza Garibaldi, piazza Mancini, via Poerio e porta Nolana. Durante l’operazione sono state identificate 110 persone, di cui due sanzionate amministrativamente per possesso di sostanze stupefacenti per uso personale.
Veicoli, violazioni e sanzioni
Sono stati inoltre controllati 32 veicoli, con la contestazione di 4 violazioni al Codice della Strada. In aggiunta, sono state effettuate verifiche su 4 attività commerciali, con l’elevazione di 2 sanzioni amministrative per un totale di 4.000 euro.
Cronaca
Cede villa da 700mila euro per pagare gli usurai: due indagati a Castellammare di Stabia
Una villa da 769mila euro ceduta per ripagare un debito agli usurai: la Finanza la sequestra, due le persone indagate a Castellammare di Stabia.
Immagine di repertorio
Era stato costretto a cedere una villa da oltre 700mila euro come “garanzia” per gli usurai, uno dei quali l’aveva intestata alla figlia per “sviare” le indagini. Non è bastato, però, perché questa mattina gli uomini della Guardia di Finanza di Torre Annunziata sono andati ad eseguire un decreto di sequestro preventivo di urgenza emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torre Annunziata nei confronti dei due presunti aguzzini, indagati per i reati di usura e autoriciclaggio.
Le indagini sono partite dalla denuncia di una vittima di usura: dagli accertamenti era emerso che i due indagati avrebbero prestato tra il 2016 ed il 2021 due cifre pari a 195mila ed 80mila, in cambio di un corrispettivo di 600mila euro, con un immobile di proprietà della vittima posto in garanzia per il prestito. Ma non riuscendo a racimolare la cifra pattuita, avevano deciso di simulare una compravendita per acquisire l’immobile, dal valore di circa 769mila euro, nettamente spropositato rispetto all’importo del denaro prestato. In questo modo, i due avrebbero guadagnato interessi tra il 36 ed il 53% annui. Dopo la compravendita, l’immobile era stato trasferito in proprietà alla figlia di uno dei due, evitando così eventuali accertamenti da parte delle forze dell’ordine. La villa, che si trova a Vico Equense, è infatti un’abitazione panoramica a strapiombo…
Cronaca
Omicidio Vassallo, le accuse a Cagnazzo: “Depistaggio anche la vicinanza alla famiglia”
L’omicidio di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica
7 Novembre 2024
19:38
Per gli inquirenti il colonnello Cagnazzo avrebbe mostrato vicinanza alla famiglia del “sindaco pescatore” per sviare le indagini verso lo spacciatore su cui voleva far ricadere la colpa.
Anche la vicinanza alla famiglia di Angelo Vassallo, che il colonnello Fabio Cagnazzo aveva mostrato nei momenti immediatamente successivi all’omicidio, sarebbe “un tassello di non trascurabile rilievo” dell’opera di depistaggio che l’ufficiale dell’Arma avrebbe messo in atto per allontanare le indagini da se stesso e indirizzarle verso un cittadino brasiliano. Lo ritengono gli investigatori e gli inquirenti della Procura di Salerno che, a 14 anni dall’omicidio del “sindaco pescatore”, hanno firmato il provvedimento che è valso l’arresto per quattro indagati, tra cui l’ufficiale.
Omicidio Vassallo, quattro arresti dopo 14 anni
L’ordinanza è stata eseguita oggi, 6 novembre, dai carabinieri del Ros: agli arresti, oltre a Cagnazzo, l’ex carabiniere Lazzaro Cioffi, l’imprenditore Giuseppe Cipriano e Romolo Ridosso, collaboratore di giustizia e figlio del boss del clan omonimo attivo a Scafati (Salerno). I quattro sono ritenuti coinvolti nell’omicidio di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, ammazzato la sera del 5 settembre del 2010 mentre…
Cronaca
La ragazza adescava uomini sui social, i due complici li picchiavano e rapinavano
Tre persone arrestate nel Salernitano dai carabinieri: avrebbero rapinato diverse vittime tra Nocera Inferiore, Nocera Superiore e Castel San Giorgio.
Le vittime andavano al luogo dell’incontro credendo che ad aspettarli ci fosse la ragazza, invece ci trovavano due complici che le picchiavano e rapinavano. Modus operandi consolidato, quello di un terzetto che, usando questa tecnica, si sarebbe reso responsabile di numerosi episodi avvenuti in vari comuni della provincia di Salerno. Agli arresti sono finiti una ventiseienne e due uomini di 27 e 38 anni, tutti residenti nell’Agro Nocerino Sarnese, è stata eseguita una ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari.
L’ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari, emessa dal gip del Tribunale di Nocera Inferiore, è stata eseguita ieri sera, 6 novembre, dai carabinieri delle stazioni di Nocera Inferiore, Nocera Superiore e Castel San Giorgio. Le accuse, a vario titolo, sono di rapina pluriaggravata e lesioni personali aggravate, oltre che di tentata estorsione, violenza privata e furto in abitazione.
Gli incontri, hanno ricostruito gli inquirenti, avvenivano nei territori di Nocera Inferiore, Nocera Superiore e Castel San Giorgio, ovvero i comuni dove abitano i tre. Il contatto avveniva tramite chat, sui social: la ragazza, che sostanzialmente faceva da esca, adescava le vittime e proponeva loro appuntamenti a sfondo sessuale indicando diverse località. Nel luogo dell’incontro, però, si presentavano i due uomini, che…