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Cronaca

Sequestrati carne, salsicce e insaccati freschi a Caserta: indagine in corso

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Sequestrati carne, salsicce e insaccati freschi a Caserta: indagine in corso

Nel Casertano sequestrati carne fresca e insaccati di vario tipo

Il Nucleo Carabinieri Forestale di Marcianise ha portato a termine un’operazione di sequestro in una macelleria del Casertano, dove sono stati rinvenuti carne fresca e insaccati di vario tipo. I militari hanno agito in seguito a segnalazioni giunte loro e hanno così individuato punti di vendita sospetti. Grazie all’intervento tempestivo delle forze dell’ordine, è stato possibile bloccare la vendita di prodotti di dubbia provenienza.

Sequestro di carne fresca e insaccati

Durante le perquisizioni, i Carabinieri Forestali hanno messo sotto sequestro diverse quantità di carne fresca e insaccati, che verranno sottoposti ad ulteriori controlli per verificare la conformità alle normative vigenti in materia di sicurezza alimentare. Questo intervento dimostra l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare il commercio illegale di prodotti alimentari, tutelando la salute dei consumatori e garantendo il rispetto delle regole.

Importanza della sicurezza alimentare

La sicurezza alimentare è un tema di fondamentale importanza, che riguarda la tutela della salute pubblica e il rispetto delle normative in materia di igiene e sicurezza. Il sequestro di carne fresca e insaccati in una macelleria del Casertano sottolinea l’importanza di controlli costanti e attività di vigilanza da parte delle autorità competenti. I consumatori devono poter fare affidamento su prodotti alimentari di qualità e tracciabili, per evitare rischi per la propria salute.

Conclusioni

L’operazione di sequestro condotta dai Carabinieri Forestali nel Casertano testimonia la determinazione delle forze dell’ordine nel contrastare il commercio illegale di alimenti e nel tutelare la salute dei cittadini. È fondamentale che tutte le attività commerciali rispettino le normative in materia di sicurezza alimentare e che i controlli vengano effettuati con regolarità per garantire la qualità dei prodotti in vendita. Si auspica che interventi come questo possano sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di una corretta gestione e distribuzione degli alimenti, nell’ottica di salvaguardare la salute di tutti.

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Moto si schianta sul muretto: morto 18enne, l’amica 17enne in pericolo di vita a Vico Equense

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Moto si schianta sul muretto: morto 18enne, l’amica 17enne in pericolo di vita a Vico Equense

Grave incidente nella notte lungo la statale 145 Sorrentina, in località Bikini: un giovane di Castellammare di Stabia (Napoli) è morto sul colpo, l’amica è stata ricoverata in ospedale in condizioni gravissime.

Immagine di repertorio

Un 18enne è deceduto, e una 17enne è finita in ospedale, a seguito di un grave incidente stradale avvenuto nella notte appena trascorsa a Vico Equense, in provincia di Napoli, lungo la strada statale 145 Sorrentina: i due, in sella a una moto, per motivi che restano da accertare si sono schiantati contro un muretto.

Sul posto, in località Bikini, sono intervenuti i carabinieri e i sanitari del 118. Per il giovane non c’è stato nulla da fare: il ragazzo, originario di Castellammare di Stabia, è deceduto sul colpo. L’amica, le cui condizioni sono apparse da subito gravi, è stata caricata d’urgenza in ambulanza e trasportata all’Ospedale del Mare di Ponticelli, dove è stata ricoverata in pericolo di vita.

La dinamica dell’incidente è per il momento al vaglio. Al momento non risultano coinvolti altri veicoli: il 18enne, che era alla guida, potrebbe avere perso il controllo per l’alta velocità o per un dissesto stradale e, non riuscendo tenere la motocicletta su strada, sarebbe andato a schiantarsi contro il muretto a margine della carreggiata.

Fonte Verificata

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Litiga con l’amica 15enne, lei lo accoltella: 19enne ricoverato a Napoli

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Litiga con l’amica 15enne, lei lo accoltella: 19enne ricoverato a Napoli

Un 19enne napoletano è stato ricoverato nell’ospedale Cardarelli con una ferita all’addome: sarebbe stato aggredito da una ragazza di 15 anni durante una discussione.

Immagine di repertorio

Ad accoltellarlo sarebbe stata una conoscente di appena 15 anni: avrebbero litigato nei pressi dell’uscita della metropolitana di Scampia – Piscinola, nella periferia nord di Napoli, e lei lo avrebbe aggredito con un oggetto tagliente. È la ricostruzione dietro il ferimento di un 19enne napoletano, finito nella notte al Pronto Soccorso con un taglio all’addome e ricoverato in osservazione, non in pericolo di vita.

I carabinieri sono intervenuti intorno alle 2 di oggi, 17 novembre, nell’ospedale “Cardarelli” a seguito della segnalazione arrivata ai centralini del 112: poco prima era arrivato il 19enne, accompagnato dai genitori. La vittima è stata ascoltata dai militari e ha raccontato di essere stata ferita da una ragazza. Non una fidanzatina, una sua conoscente, con cui ci sarebbero stati degli sfottò.

I motivi non sono ancora chiari ma, stando al suo racconto, ci sarebbe stata una discussione vicino alla metropolitana e lei si sarebbe scagliata su di lui brandendo un oggetto tagliente, non ancora identificato, e sferrando un fendente all’addome. La ragazza è stata successivamente identificata e verrà segnalata alla Procura per i Minori.

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Uccisa per aver denunciato i pedofili, cancellato ergastolo al boss di Torre Annunziata

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Uccisa per aver denunciato i pedofili, cancellato ergastolo al boss di Torre Annunziata

Torna al secondo grado di giudizio il processo al narcos Francesco Tamarisco, ritenuto mandante dell’omicidio di Matilde Sorrentino.

Torna al secondo grado il processo a Francesco Tamarisco, narcos di Torre Annunziata (Napoli), ritenuto dagli inquirenti il mandante dell’omicidio di Matilde Sorrentino, la “mamma coraggio” uccisa in un agguato la sera del 26 marzo 2004. Lo ha stabilito la Cassazione, che ha annullato con rinvio la sentenza che era stata emessa un anno fa dalla Corte di Assise di Appello di Napoli e che aveva confermato la pronuncia del primo grado.

Ad anticipare la notizia è il quotidiano Il Mattino. In questo procedimento Tamarisco, che si è sempre dichiarato estraneo alle accuse, è difeso dagli avvocati Alessandro Pignataro e Valerio Spigarelli, mentre i figli di Matilde Sorrentino, parte civile al processo, sono rappresentati dall’avvocato Elena Coccia.Secondo la ricostruzione della Procura, la donna sarebbe stata ammazzata per vendetta per avere denunciato, nel 1996, un giro di pedofili nella scuola del rione Poverelli di Torre Annunziata; le indagini che seguirono portarono all’arresto di Tamarisco, condannato in primo grado per pedofilia ma successivamente assolto in appello.

Secondo gli inquirenti il boss avrebbe deciso di vendicarsi e avrebbe assoldato l’esecutore materiale, individuato in Alfredo Gallo, che sta scontando il carcere a vita e già si era macchiato di un omicidio quando aveva appena 16 anni, uccidendo un imprenditore. Il ruolo di Tamarisco era stato ricostruito soltanto nel 2017, con le indagini dei carabinieri del Gruppo di Torre Annunziata: il killer sarebbe stato pagato con un’auto costosa,…

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