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Operazione contro frodi e sicurezza a Comicon Napoli 2024: stand multati da carabinieri e ispettori del lavoro.

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Operazione contro frodi e sicurezza a Comicon Napoli 2024: stand multati da carabinieri e ispettori del lavoro.

Il Comicon Napoli 2024 ha visto l’intervento di oltre 100 carabinieri e ispettori del lavoro in una serie di controlli alla Mostra d’Oltremare, che aprirà domani le sue porte agli appassionati. Gli stand sono stati soggetti a multe per alcune irregolarità riscontrate durante l’ispezione.

Multe agli stand durante i controlli

Durante i controlli, sono emerse alcune irregolarità che hanno portato alla comminazione di multe agli stand presenti alla Mostra d’Oltremare. Gli ispettori hanno lavorato a stretto contatto con le autorità per garantire il rispetto delle normative vigenti.

Sicurezza e regolarità alla Mostra d’Oltremare

Nonostante le multe comminate, domani la Mostra d’Oltremare aprirà regolarmente al pubblico per il Comicon Napoli 2024. Gli organizzatori stanno lavorando per garantire un evento sicuro e in regola con le disposizioni vigenti, per permettere a tutti gli appassionati di fumetti e cultura pop di godersi la manifestazione.

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Indagini su rapine bande del buco a Napoli, tre feriti in sparatoria

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Indagini su rapine bande del buco a Napoli, tre feriti in sparatoria

Napoli, feriti tre uomini in una sparatoria a Capodimonte

Nella giornata di ieri si è verificata una sparatoria a Capodimonte che ha portato al ferimento di tre uomini. Le indagini sono ancora in corso e sia la Procura che gli investigatori stanno mantenendo massimo riserbo sul caso. Non è escluso che ci possa essere un collegamento con l’agguato avvenuto a Secondigliano.

Possibile collegamento con le rapine delle bande del buco

Secondo alcune fonti, potrebbe esserci un possibile collegamento tra la sparatoria a Capodimonte e le rapine perpetrate dalle bande del “buco” nella zona. Le autorità stanno cercando di fare luce su queste ipotesi e capire se ci sia una connessione tra i due episodi.

Continuano le indagini sul caso

Le indagini sul ferimento dei tre uomini a Capodimonte proseguono senza sosta. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire l’accaduto e individuare i responsabili di questa violenta azione. Si spera che presto si possa fare chiarezza su quanto accaduto e portare i colpevoli davanti alla giustizia.

Se vuoi continuare a seguire gli aggiornamenti su questa vicenda, puoi cliccare sul seguente link: [Continua a leggere](https://www.fanpage.it/napoli/sparatoria-a-napoli-con-tre-feriti-le-indagini-sulle-rapine-delle-bande-del-buco/)

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Furto ex Carrefour Fuorigrotta: vetrina sfondata e cassaforte rubata

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Furto ex Carrefour Fuorigrotta: vetrina sfondata e cassaforte rubata

Una cassaforte è stata rubata nel supermercato Rossotono – ex Carrefour di viale Giochi del Mediterraneo, e attualmente la Polizia di Stato sta conducendo le indagini sul caso.

Il furto nel supermercato Rossotono – ex Carrefour

La scorsa notte, dei malviventi sono riusciti a penetrare nel supermercato Rossotono – ex Carrefour di viale Giochi del Mediterraneo a Napoli e hanno rubato una cassaforte. I ladri sembrano aver agito con grande perizia, riuscendo a sfondare una vetrina e a portare via l’importante contenitore di sicurezza senza essere intercettati.

Le indagini della Polizia di Stato

Dopo la scoperta del furto, la Polizia di Stato è intervenuta sul posto per raccogliere prove e indizi utili a risalire ai responsabili dell’azione criminosa. Gli investigatori stanno visionando le telecamere di sorveglianza e ascoltando eventuali testimoni per cercare di fare luce sull’accaduto e riportare la cassaforte e il suo contenuto al legittimo proprietario.

Continua a seguire gli sviluppi del caso

Chiunque abbia informazioni su questo furto è pregato di contattare le autorità competenti per contribuire alla risoluzione del caso e permettere alla giustizia di fare il suo corso. Resta aggiornato su fanpage.it per gli ultimi sviluppi sul caso della cassaforte rubata nel supermercato Rossotono – ex Carrefour di viale Giochi del Mediterraneo.

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Interruzione corrente blocca Metropolitana di Napoli Linea 1

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Interruzione corrente blocca Metropolitana di Napoli Linea 1

La circolazione della metropolitana di Napoli è stata interrotta a causa di un problema tecnico, come riportato dall’Anm attraverso i suoi canali social. Questo problema ha causato la sospensione dei treni sull’intera tratta, generando disagi per i pendolari. Già questa mattina si era verificata una situazione simile, che ha portato a un’altra interruzione.

La situazione attuale

Al momento la situazione è in continua evoluzione e non sono ancora chiare le tempistiche per il ripristino del servizio. Gli addetti tecnici dell’Anm stanno lavorando per individuare e risolvere il problema il prima possibile, garantendo la sicurezza e l’efficienza del sistema di trasporto pubblico.

Impatto sui pendolari

L’interruzione della circolazione della metropolitana ha generato disagi per i pendolari che utilizzano questo mezzo di trasporto per spostarsi in città. Molti sono stati costretti a cercare alternative per raggiungere le proprie destinazioni, causando inevitabili ritardi e complicazioni nella gestione degli spostamenti quotidiani.

Aggiornamenti in tempo reale

Per rimanere informati sull’evoluzione della situazione e sugli eventuali aggiornamenti riguardanti la riapertura della linea, è possibile seguire gli aggiornamenti sui canali ufficiali dell’Anm e sul sito web dell’azienda. Si consiglia inoltre di prestare attenzione alle comunicazioni in tempo reale e di pianificare eventuali alternative di trasporto fino al completo ripristino del servizio.

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Il capo di Scampia tradito dall’amore per il suo bull terrier

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Il capo di Scampia tradito dall’amore per il suo bull terrier

Il capo del clan di Scampia tradito dall’affetto per il suo bull terrier

Francesco Abbinante, latitante dal mese di gennaio, è stato finalmente individuato grazie al suo fedele bull terrier. Dopo aver riconosciuto il cane, le autorità sono riuscite a trovarlo in pochi giorni.

Il bull terrier, un cane dallo sguardo fiero e deciso, è diventato l’anello debole che ha portato alla cattura di Abbinante. Il legame tra il criminale e il suo animale da compagnia si è rivelato essere più forte di ogni precauzione presa per evitare di essere scoperto.

L’affetto per il suo bull terrier ha giocato un ruolo determinante nel tradire la latitanza di Abbinante. La sua passione per gli animali è stata la chiave per mettere fine alla sua fuga e portarlo di fronte alla giustizia.

Nonostante i tentativi di nascondersi e sfuggire alle autorità, è stato proprio il coinvolgimento del suo amato cane a svelare il suo nascondiglio e permettere ai poliziotti di rintracciarlo. La fedeltà e l’amore del bull terrier hanno dimostrato di essere più forti di qualsiasi legame criminale.

La storia di Francesco Abbinante dimostra come l’affetto per un animale possa essere più forte di qualsiasi altra cosa. La sua latitanza è stata tradita dal suo stesso bull terrier, diventando così il suo più grande nemico.

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Reggia di Caserta: Polizia Locale sequestra 800 souvenir abusivi

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Reggia di Caserta: Polizia Locale sequestra 800 souvenir abusivi

La Reggia di Caserta è un sito storico e turistico di grande importanza situato in Campania. Recentemente la Polizia Locale ha condotto un’operazione anti-abusivismo presso la Reggia, sequestrando gadget, calamite, braccialetti e collanine illegali. Questi souvenir abusivi sono stati individuati e confiscati dalle autorità per contrastare la vendita di prodotti non autorizzati e garantire la legalità del commercio nelle vicinanze della Reggia.

L’operazione anti abusivismo della Polizia Locale

Durante il blitz della Polizia Locale sono stati sequestrati più di 800 souvenir abusivi, che venivano venduti in prossimità della Reggia di Caserta. Gli agenti hanno individuato e confiscato gadget, calamite, braccialetti e collanine illegali, sottolineando l’importanza di contrastare l’abusivismo commerciale e garantire il rispetto delle normative in vigore.

Il contrasto all’abusivismo commerciale

L’operazione della Polizia Locale alla Reggia di Caserta rientra nella più ampia strategia di contrasto all’abusivismo commerciale e alla vendita di prodotti non autorizzati. Le autorità locali lavorano costantemente per preservare il patrimonio storico e culturale del territorio, garantendo che le attività commerciali siano regolari e rispettose delle normative vigenti.

L’importanza di acquistare souvenir autorizzati

I turisti e i visitatori della Reggia di Caserta sono invitati a prestare attenzione all’acquisto di souvenir e gadget, assicurandosi che siano prodotti autorizzati e regolarmente commercializzati. Acquistare prodotti non autorizzati oltre a contribuire all’abusivismo commerciale, potrebbe compromettere la qualità e l’autenticità degli oggetti acquistati.

Conclusioni

L’operazione anti-abusivismo condotta dalla Polizia Locale alla Reggia di Caserta è un segnale importante nella lotta all’illegalità commerciale e al rispetto delle normative vigenti. I turisti e i visitatori sono invitati a sostenere le attività commerciali regolari e autorizzate, contribuendo a preservare il patrimonio storico e culturale della Reggia e del territorio circostante.

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Veloci su autostrada, poliziotti scoprono truffa: 2 arresti

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Veloci su autostrada, poliziotti scoprono truffa: 2 arresti

Due truffatori arrestati per aver ingannato un’anziana con la tecnica del finto incidente sono stati fermati dalla polizia sull’Autostrada A1 nel Casertano. L’episodio ha avuto luogo in Toscana e ha portato all’arresto dei due malviventi che avevano appena commesso il reato.

La truffa ai danni dell’anziana

I truffatori avevano messo in atto la truffa ai danni dell’anziana con la falsa storia di un incidente stradale per poter ottenere del denaro. Grazie all’intervento tempestivo della polizia, i due sono stati bloccati prima che potessero fuggire e proseguire con le loro attività illegali.

La rapida azione della polizia

L’intervento rapido e efficace della polizia ha permesso di evitare che i truffatori potessero continuare a mettere in atto le loro truffe. Grazie alla pronta reazione degli agenti, l’anziana non è caduta nella trappola dei malviventi e i due sono stati arrestati.

Per ulteriori dettagli sull’articolo, è possibile continuare a leggere [qui](https://www.fanpage.it/napoli/sfrecciano-a-tutta-velocita-in-autostrada-i-poliziotti-scoprono-che-avevano-appena-truffato-unanziana-2-arresti/).

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Stuprate cuginette a Caivano: 11 e 12 anni di carcere per due maggiorenni

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Stuprate cuginette a Caivano: 11 e 12 anni di carcere per due maggiorenni

Il caso delle cuginette stuprate a Caivano: richiesti 11 e 12 anni di carcere per i due maggiorenni del gruppo

La Procura di Napoli Nord ha invocato pene di 12 e 11 anni di reclusione per un 18enne e un 19enne accusati di violenze sessuali su due ragazzine, mentre sette minorenni sono coinvolti nel processo. La gravità del caso ha scosso l’opinione pubblica e sollevato molte domande sulla sicurezza e la tutela dei minori nella società moderna.

Accuse di violenze su minori

Le due cuginette, di soli 15 e 16 anni, sono state vittime di violenze sessuali da parte di un gruppo di giovani in un parco di Caivano. Le indagini hanno portato all’identificazione dei responsabili e alla loro incriminazione. Le richieste di condanna da parte della Procura sono state ferme e la sentenza finale potrebbe avere ripercussioni importanti sul dibattito pubblico sulla protezione dei minori.

Controversie e dibattiti

Il caso delle cuginette stuprate a Caivano ha suscitato forti reazioni e diverse opinioni sulla prevenzione della violenza e sull’importanza di educare i giovani al rispetto e alla consapevolezza dei propri limiti. La discussione riguarda anche il ruolo delle istituzioni e della società nel garantire un ambiente sicuro per i minori e nel punire severamente chi commette abusi.

Conclusioni

La richiesta di condanne fino a 12 anni di carcere per i responsabili delle violenze sulle cuginette di Caivano sottolinea l’importanza di proteggere i minori e di combattere ogni forma di abuso e violenza. Ora spetta al tribunale pronunciare una sentenza equa e dare giustizia alle vittime, mentre la società nel suo insieme deve riflettere sulle misure necessarie per prevenire futuri episodi simili e garantire un ambiente sicuro per tutti i bambini e gli adolescenti.

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Truffatori fregano 10mila euro dai clienti: soldi sul loro conto

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Truffatori fregano 10mila euro dai clienti: soldi sul loro conto

Un’azienda di Lauro, in Irpinia, è caduta vittima di una truffa informatica molto ben organizzata. I truffatori sono riusciti a modificare il numero di iban registrato nel sistema di fatturazione elettronica, riuscendo così a incassare illegalmente denaro destinato all’azienda. Si stima che siano riusciti a sottrarre circa 10mila euro prima che la frode venisse scoperta.

Come è avvenuta la truffa

I truffatori hanno agito con grande abilità, modificando i dati nel sistema informatico dell’azienda in modo da far convergere i pagamenti sui loro conti correnti anziché su quelli dell’azienda stessa. In questo modo, sono riusciti a incassare somme consistenti di denaro senza destare sospetti.

Le conseguenze per l’azienda

Una volta scoperta la truffa, l’azienda si è trovata in gravi difficoltà finanziarie. I soldi sottratti illegalmente hanno creato delle falle nel bilancio e hanno compromesso la continuità operativa dell’attività. Oltre ai danni economici, l’azienda ha subito anche gravi danni reputazionali a causa della vicenda.

Le indagini in corso

Le autorità competenti sono state immediatamente allertate e hanno avviato un’indagine per individuare i responsabili della truffa informatica. Le indagini sono ancora in corso e si cerca di risalire alla rete criminale che ha orchestrato il colpo ai danni dell’azienda di Lauro. Si auspica che i responsabili vengano individuati e puniti per l’illegalità commessa.

Conclusioni

Questa vicenda mette in luce la vulnerabilità delle aziende di fronte alle truffe informatiche sempre più sofisticate. È fondamentale che le imprese adottino misure di sicurezza adeguate per proteggere i propri sistemi informatici e i dati sensibili. Solo così sarà possibile prevenire e contrastare efficacemente le frodi e tutelare l’integrità e la reputazione delle aziende.

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Furto da 7mila euro da commessa distratta: madre e figlia arrestate

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Furto da 7mila euro da commessa distratta: madre e figlia arrestate

Madre e figlia identificate mentre commettono il furto in gioielleria

Madre e figlia sono state identificate dalle telecamere di videosorveglianza interne a una gioielleria e dovranno rispondere di furto aggravato in concorso. Le due donne, durante una visita al negozio, sono riuscite a distrarre la commessa e a far sparire gioielli del valore di 7mila euro.

Le indagini e l’identificazione delle colpevoli

Le telecamere di videosorveglianza hanno giocato un ruolo chiave nelle indagini condotte dalle forze dell’ordine, consentendo di identificare le due donne responsabili del furto. Grazie alle immagini registrate, è stato possibile ricostruire con precisione l’accaduto e individuare madre e figlia come autrici del reato.

Le accuse e le conseguenze legali

Una volta identificate, madre e figlia dovranno ora rispondere dell’accusa di furto aggravato in concorso, un reato molto grave che potrebbe comportare pesanti conseguenze legali. Per il momento, le due donne si trovano agli arresti domiciliari in attesa del processo che stabilirà le loro responsabilità e le relative pene.

La lezione da trarre da questo episodio

Questo episodio ci ricorda l’importanza della sicurezza e della vigilanza all’interno dei negozi, soprattutto nelle attività commerciali dove è presente merce di valore come le gioiellerie. La collaborazione tra le forze dell’ordine e i sistemi di videosorveglianza può essere fondamentale per prevenire e reprimere atti criminali come quello commesso da madre e figlia.

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Esplosione in garage a Barra, vittima un uomo.

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Esplosione in garage a Barra, vittima un uomo.

A Barra, nel quartiere Napoli Est, si è verificato un violento boato proveniente da un garage situato in via Cupa Vicinale Bolino. Purtroppo, a seguito dell’esplosione, un uomo ha perso la vita. Ad occuparsi delle indagini sono le forze dell’ordine, in particolare i carabinieri che stanno cercando di fare luce su quanto accaduto.

Dettagli sull’incidente

L’esplosione avvenuta nel garage ha scosso l’intera zona circostante, generando paura e preoccupazione tra i residenti. Al momento sono ancora in corso accertamenti per stabilire le cause che hanno portato a questo tragico episodio. La vittima, purtroppo, non è riuscita a salvarsi e ora le autorità stanno cercando di capire se si sia trattato di un incidente o di un gesto deliberato.

Indagini in corso

I carabinieri stanno analizzando ogni dettaglio del luogo dell’esplosione per raccogliere indizi utili che possano permettere di fare chiarezza sulla dinamica dell’accaduto. La collaborazione dei residenti e eventuali testimoni sarà fondamentale per ricostruire l’accaduto e fare luce su quanto realmente è avvenuto in quel garage di via Cupa Vicinale Bolino.

Situazione attuale

Al momento la situazione rimane ancora molto confusa e caotica, ma le autorità competenti stanno lavorando senza sosta per fare luce su questo drammatico episodio. È importante rimanere aggiornati su eventuali sviluppi e nuove informazioni che potrebbero emergere nelle prossime ore.

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