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Cronaca

Napoli: pubblicate zone balneazione consentite.

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Napoli: pubblicate zone balneazione consentite.

Aree non adibite alla balneazione e divieto permanente

Con l’Ordinanza Sindacale n. 232 del 05/04/2024, sono state individuate le aree marino-costiere non adibite alla balneazione e permanentemente vietate, come i foci dei fiumi, i torrenti e le aree non risanabili, le aree portuali e le aree marine protette.

Qualità delle acque di balneazione a Napoli

Napoli, 6 aprile 2024 – La Regione Campania ha pubblicato la delibera della Giunta Regionale n. 128 che definisce le aree idonee alla balneazione per la stagione 2024 (1° maggio – 30 settembre) e i relativi punti di campionamento.

Classificazione delle acque

Le acque sono state classificate in eccellenti, buone e scarse. Tra le eccellenti troviamo Nisida, Trentaremi, Marechiaro, Puntanera, Capo Posillipo, Posillipo, Donn’Anna e Lungomare Caracciolo. Quelle classificate come buone sono Via Partenope e Piazza Nazario Sauro, mentre Pietrarsa rientra tra le acque scarse, dove è stato disposto il divieto di balneazione.

Aree off limits

Oltre a Pietrarsa, rimangono vietate alla balneazione anche altre aree di Napoli. Tra queste troviamo il tratto che va dal Porto a Piazza Nazario Sauro, Nisida-Zona militare, Zona “Porto-Bagnoli colmata”, “Porto-Mergellina”, Area marina protetta della Gaiola, Zona di San Giovanni a Teduccio, Litorale di Bagnoli, Porto di Napoli e interdizioni temporanee in caso di inquinamento.

Periodo di balneazione consentito

La balneazione è consentita esclusivamente nel periodo che va dal 1° maggio al 30 settembre 2024. Al di fuori di questa fascia temporale, non sono garantiti i necessari controlli e campionamenti per garantire la qualità delle acque.

Procedure in caso di inquinamento

Le acque temporaneamente vietate potranno essere riaperte al pubblico solo dopo aver ottenuto esiti analitici favorevoli, a condizione che siano state adottate misure correttive per eliminare le cause di inquinamento. Sarà l’ARPAC a comunicare i risultati al Comune, che potrà emanare un’ordinanza di revoca del divieto.

Ulteriori informazioni utili

Per consultare la delibera completa della Giunta Regionale n. 128, visitare il sito: https://burc.regione.campania.it/eBurcWeb/publicContent/archivio/archivio.iface. Per informazioni sulla qualità delle acque di balneazione in Campania, è possibile visitare il sito dell’ARPAC: https://www.arpacampania.it/web/guest/balneazione. Per conoscere le ordinanze relative al divieto di balneazione del Comune di Napoli, è disponibile il seguente link: https://www.comune.napoli.it/home.

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Precipita dal 30° piano dell’Hotel Ambassador di Napoli, muore una donna a Napoli

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Precipita dal 30° piano dell’Hotel Ambassador di Napoli, muore una donna a Napoli

Una donna di 52 anni è morta dopo essere precipitata dal 30° piano dell’Hotel Ambassador di via Medina a Napoli, a due passi dalla Questura.

Una donna di 52 anni è morta a Napoli dopo essere precipitata dal 30° piano dell’Hotel Ambassador di via Medina, a due passi dalla Questura partenopea. Fonti investigative riferiscono a Fanpage.it che si tratterebbe di suicidio. La donna è precipitata ieri sera, attorno alle 20, dal 30° piano del grande albergo che si trova su via Medina, e la sua caduta si è “interrotta” al nono piano dell’albergo, dove si è schiantata: per lei non c’è stato nulla da fare. Sul posto sono accorsi i carabinieri e le ambulanze del 118, ma è stato constatato solo l’inevitabile decesso.

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Spari sulla spiaggia a Torre Annunziata, preso 16enne. Il raid per uno sguardo di sfida

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Spari sulla spiaggia a Torre Annunziata, preso 16enne. Il raid per uno sguardo di sfida

Identificato il secondo componente del raid nel Lido Azzurro di Torre Annunziata (Napoli): è un 16enne. Gli spari tra i bagnanti dopo una discussione per “uno sguardo di sfida”.

È stato identificato il giovane che, insieme a un 18enne vicino al clan Gionta, nello scorso luglio aveva fatto irruzione nel Lido Azzurro di Torre Annunziata (Napoli) aprendo il fuoco tra i bagnanti con fucile e pistola: si tratta di un 16enne, è stato rinchiuso in un istituto di pena minorile in esecuzione di una ordinanza di applicazione di misura cautelare per tentato omicidio aggravato e porto e detenzione di arma da fuoco, reati commessi con l’aggravante di avere agito col metodo mafioso in concorso con un maggiorenne.

L’episodio risale al 19 luglio. Dalle indagini era emerso che si era trattato di una ritorsione, partita per uno “sguardo di sfida”. L’obiettivo del raid, che in quel momento si trovava in spiaggia, era riuscito a scappare ed era rimasto illeso. Il primo componente del raid era stato bloccato il 26 luglio: S. D. A., 18 anni, imparentato con pregiudicati del clan dei “Valentini”, era stato fermato con le accuse di tentato omicidio, strage e detenzione e porto di armi da sparo, anche per lui con l’aggravante del metodo mafioso.

Secondo le ricostruzioni il ragazzo aveva avuto una discussione con un bagnante che gli aveva rivolto “uno sguardo di sfida”; il 18enne aveva quindi organizzato subito il raid, con l’aiuto del complice: in due avevano sparato incuranti della presenza di numerosi bagnanti. Il secondo giovane, minorenne, è stato identificato nel corso delle indagini svolte dalla Polizia di Stato e coordinate dalla Procura per i…

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Carabinieri nel centro commerciale, sospese le licenze di 8 negozi per lavoratori in nero

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Carabinieri nel centro commerciale, sospese le licenze di 8 negozi per lavoratori in nero

Lavoratori in nero, sospese le licenze per otto negozi all’interno di un Centro Commerciale napoletano. La scoperta dei Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro.

Immagine di repertorio

Lavoratori in nero all’interno di alcuni negozi di un noto centro commerciale prossimo all’apertura in provincia di Napoli. La scoperta è stata fatta dai Carabinieri del Gruppo Tutela e del Nucleo Ispettorato del Lavoro, guidati dal Direttore della Direzione Interregionale del Lavoro del Sud Italia Giuseppe Patania, e dal Direttore dell’ispettorato d’Area Metropolitana di Napoli, Giuseppe Cantisano. Otto i negozi all’interno del centro commerciale che si sono visti sospendere la licenza dopo la scoperta dei lavoratori in nero all’interno dei rispettivi negozi. I controlli hanno riguardato 167 aziende e 530 posizioni lavorative complessive.

Alla fine sono state sospese otto attività imprenditoriali per lavoro nero, con 87 prescrizioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro per quanto riguarda 32 ditte. In totale sono state irrogate sanzioni per 58.500 euro, più altre 84mila euro per violazioni in materia di salute e sicurezza. “Si tratta di una importante operazione di controllo e soprattutto di prevenzione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro in vista dell’apertura di un centro commerciale, annunciato come il più grande del Sud Italia”, ha spiegato il direttore della Direzione Interregionale del Lavoro Sud, Giuseppe Patania. Dello stesso parere anche Giuseppe Cantisano, direttore dell’ispettorato d’Area Metropolitana di Napoli, che ha aggiunto: “Si è trattato di un’iniziativa incisiva che dà il segnale della forte…

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