Cronaca
Napoli: picchiato dal clan Casella, uomo denuncia e fa arrestare per promessa a figlia morta
Un dolore immenso e una promessa infranta
La tragica morte della figlia di soli 11 anni ha causato un dolore immenso all’uomo, spingendolo a promettere di abbandonare per sempre il mondo della droga. Una promessa che purtroppo gli è costata cara. Sposato e padre di due figli, di cui uno affetto da autismo, è stato vittima di una brutale aggressione da parte di tre esponenti del clan Casella di Ponticelli.
L’aggressione selvaggia davanti alla famiglia
L’uomo si è recato in caserma con evidenti segni di percosse subite, raccontando ai carabinieri di essere stato picchiato davanti alla moglie e ai figli. Nonostante gli abbia detto che non avrebbe più spacciato droga perché voleva cambiare vita, i tre uomini lo hanno aggredito selvaggiamente. Pugni al volto e alla nuca, calci alla testa e al viso, mentre tentava di proteggere il figlioletto di 8 anni, testimone impotente della scena.
Le minacce e l’offerta respinte
Davanti al rifiuto categorico dell’uomo di spacciare droga per conto dei tre aggressori, questi hanno sottoposto diverse alternative che sono state tutte rifiutate. Hanno offerto la consegna di 10mila euro, della sua autovettura o dell’alloggio popolare della sua famiglia. Di fronte alla determinazione dell’uomo di non cedere, hanno reagito con violenza estrema, portandogli via perfino lo scooter.
