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Cronaca

Indagine sull’omicidio di bimbo da pitbull: circostanze, responsabilità del proprietario, sicurezza e normative.

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Indagine sull’omicidio di bimbo da pitbull: circostanze, responsabilità del proprietario, sicurezza e normative.

La tragedia di Eboli (Salerno) che ha visto un bambino di 13 mesi ucciso da due pitbull ha scosso l’opinione pubblica. Adesso l’attenzione si concentra sui tempi dei soccorsi, la posizione del bambino al momento dell’aggressione dei cani e sul destino dei due molossi: rieducazione o abbattimento.
La scientifica indaga sulla tragedia di Eboli

La scientifica è al lavoro per fare luce sulla morte del bambino di 13 mesi ucciso dai due pitbull ad Eboli (Salerno). Uno dei punti fondamentali su cui gli investigatori stanno cercando risposte è relativo ai tempi dei soccorsi: quanto tempo è passato tra l’aggressione e l’arrivo dei soccorsi sul luogo del dramma? Questo potrebbe fare la differenza tra la vita e la morte del piccolo.

La posizione del bambino al momento dell’aggressione

Un altro aspetto che l’inchiesta dovrà chiarire è la posizione in cui si trovava il bambino al momento dell’aggressione dei cani. Capire se il bambino era da solo o se c’erano adulti nelle vicinanze potrebbe aiutare a comprendere meglio le dinamiche dell’accaduto e ad evitare che simili tragedie possano ripetersi in futuro.

Il destino dei due molossi: rieducazione o abbattimento

Infine, uno dei nodi principali su cui si dovrà decidere riguarderà il destino dei due pitbull responsabili dell’attacco mortale al bambino. Sarà possibile procedere con la rieducazione degli animali o l’unica soluzione sarà l’abbattimento? Una decisione che sicuramente farà discutere, ma che sarà fondamentale per garantire la sicurezza della comunità e prevenire tragedie simili.

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Cronaca

Mense scolastiche Napoli: 80 kg cibo sequestrato per sporco e non tracciato

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Mense scolastiche Napoli: 80 kg cibo sequestrato per sporco e non tracciato

I carabinieri e i Nas hanno effettuato un’ispezione a sorpresa nel centro cottura pasti per le mense scolastiche di Casalnuovo. Durante il controllo sono emerse gravi irregolarità, tra cui cibi non tracciati e cucine sporche. Sono stati addirittura sequestrati 80 kg di cibo nel napoletano.

Gravi irregolarità riscontrate

Durante l’ispezione a sorpresa dei carabinieri e dei Nas nel centro cottura pasti per le mense scolastiche di Casalnuovo sono emerse diverse irregolarità. Tra le principali criticità riscontrate ci sono cibi non tracciati, che potrebbero rappresentare un rischio per la salute dei consumatori, e cucine sporche, che vanno contro tutte le normative igienico-sanitarie in materia di alimenti.

Sequestro di 80 kg di cibo

Durante il controllo nel napoletano sono stati sequestrati ben 80 kg di cibo, in quanto non rispettavano le norme igieniche e di tracciabilità previste dalla legge. Questa scoperta ha destato non poco allarme tra i genitori degli studenti che usufruiscono delle mense scolastiche, evidenziando la necessità di controlli costanti e rigidi per garantire la sicurezza alimentare di tutti.

Azioni da intraprendere

Di fronte a queste gravi irregolarità emerse durante l’ispezione a sorpresa nel centro cottura pasti per le mense scolastiche di Casalnuovo, è fondamentale che vengano intraprese immediatamente azioni correttive. È indispensabile garantire la tracciabilità e la qualità degli alimenti serviti nelle mense scolastiche, per tutelare la salute e la sicurezza dei consumatori. Sicuramente l’episodio in questione solleverà un dibattito sull’importanza dei controlli igienico-sanitari nell’ambito della ristorazione collettiva, con la speranza che situazioni simili possano essere evitate in futuro.

Continua a leggere su [Fanpage](https://www.fanpage.it/napoli/cucine-sporche-e-alimenti-non-tracciati-alle-mense-scolastiche-sequestrati-80-kg-di-cibo-nel-napoletano/) per restare aggiornato su questo caso di cronaca e sulle misure che verranno adottate per garantire la sicurezza alimentare nelle mense scolastiche.

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Tragico incidente: bimbo di 11 anni soffoca con la pizza a Napoli, dona organi per salvare 6 vite

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Tragico incidente: bimbo di 11 anni soffoca con la pizza a Napoli, dona organi per salvare 6 vite

Il piccolo bambino si stava godendo una pizzetta quando improvvisamente è rimasto soffocato da un pezzo di cibo che si era incastrato nella gola. La tragedia si è verificata a Torre del Greco e ieri si sono tenuti i funerali nella Basilica di Santa Croce.

La tragedia

Il bimbo stava mangiando una pizzetta quando sarebbe rimasto soffocato da un boccone di traverso. Ieri i funerali nella Basilica di Santa Croce a Torre del Greco.

La comunione a Napoli

La comunità di Napoli si è unita nel dolore per la perdita del piccolo e ha offerto il proprio sostegno alla famiglia. L’incidente ha scosso profondamente la città e molti si sono mobilitati per offrire aiuto e conforto.

Dono degli organi

Nonostante la tragedia, la famiglia ha preso la difficile decisione di donare gli organi del bambino. Questo gesto coraggioso salverà la vita di sei bambini che aspettano un trapianto, offrendo una speranza in mezzo al dolore.

Un caso che mette in allerta

Questo tragico incidente serve da campanello d’allarme sulla necessità di essere sempre attenti durante i pasti dei bambini, per evitare il rischio di soffocamento. È importante prestare attenzione a cosa mangiano i più piccoli e insegnare loro la corretta gestione dei cibi per prevenire incidenti simili.

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Procida rilascia 100.000 zanzare per prevenire aggressione insetti in estate

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Procida rilascia 100.000 zanzare per prevenire aggressione insetti in estate

A Procida, un’isola incantevole situata nel Golfo di Napoli, è in corso un progetto innovativo per contrastare la presenza di zanzare tigre. Il Comune ha deciso di rilasciare ben 100mila zanzare sterili sull’isola, con l’obiettivo di ridurre significativamente il numero di questi fastidiosi insetti durante la stagione estiva.

La lotta alle zanzare tigre a Procida

La zanzara tigre, conosciuta anche come Aedes albopictus, è un insetto fastidioso e potenzialmente pericoloso per la salute umana, in quanto è in grado di trasmettere malattie come il virus Zika, la dengue e il chikungunya. La sua presenza può rovinare le giornate di relax e rendere difficile godersi pienamente le bellezze dell’isola di Procida.

Il progetto del Comune di Procida

Per contrastare il proliferare delle zanzare tigre sull’isola, il Comune di Procida ha deciso di adottare una strategia innovativa e sostenibile: rilasciare 100mila zanzare sterili. Questo metodo, chiamato anche “sterile insect technique”, consiste nel rilasciare insetti maschi sterilizzati che, una volta accoppiatisi con le femmine selvatiche, non daranno origine a nuove larve.

Gli obiettivi del progetto

L’obiettivo principale di questo progetto è quello di ridurre in modo significativo la popolazione di zanzare tigre sull’isola di Procida, limitando al contempo l’utilizzo di prodotti chimici nocivi per l’ambiente e per la salute umana. Grazie a questa iniziativa, si spera di migliorare la qualità della vita dei residenti e dei turisti che frequentano l’isola durante la stagione estiva.

Conclusioni

Il progetto del Comune di Procida per contrastare la presenza delle zanzare tigre sull’isola rappresenta un esempio concreto di come sia possibile utilizzare soluzioni innovative e sostenibili per affrontare i problemi legati all’ambiente e alla salute pubblica. Speriamo che questa iniziativa possa avere successo e che possa essere replicata anche in altre realtà colpite da questo fastidioso insetto. Per saperne di più su questo interessante progetto, continua a leggere l’articolo originale su Fanpage.it.

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Furto bottiglie da 2mila euro: titolari supermercato Fuorigrotta stanchi

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Furto bottiglie da 2mila euro: titolari supermercato Fuorigrotta stanchi

Il supermercato di Fuorigrotta è stato vittima di un furto di oltre 2mila euro in bottiglie. I titolari dell’esercizio commerciale si sono dichiarati stanchi di subire tali episodi e chiedono maggiore tutela da parte dello Stato.

Furto da 2mila euro in bottiglie

Il furto avvenuto nel supermercato di Fuorigrotta ha destato preoccupazione tra i titolari, che hanno espresso la propria frustrazione per l’accaduto. Le bottiglie rubate hanno un valore complessivo di oltre 2mila euro, creando un danno non solo economico ma anche emotivo per i gestori del negozio.

Appello per maggiore sicurezza

Di fronte a questo ennesimo furto, i titolari del supermercato di Fuorigrotta hanno deciso di lanciare un appello alle autorità competenti affinché venga garantita una maggiore sicurezza sul territorio. La richiesta di tutela è stata chiara: è necessario un intervento deciso da parte dello Stato per contrastare efficacemente l’escalation di furti nella zona.

La lotta contro il crimine

La lotta contro il crimine organizzato e i furti nei supermercati deve diventare una priorità per le istituzioni, al fine di proteggere i commercianti onesti e garantire la tranquillità dei cittadini. Solo con un’impegno concreto e una maggiore presenza delle forze dell’ordine sarà possibile contrastare efficacemente questo fenomeno diffuso.

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Terremoto Solfatara ore 7.29, magnitudo 2.6: Campi Flegrei sotto scossa

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Terremoto Solfatara ore 7.29, magnitudo 2.6: Campi Flegrei sotto scossa

Le scosse mattutine ai Campi Flegrei: una situazione preoccupante

Le scosse di terremoto non accennano a fermarsi ai Campi Flegrei, creando un risveglio agitato per coloro che abitano nella zona della caldera. La paura e l’incertezza sono costanti compagni di chi vive in questa regione, sempre in attesa di nuove scosse e possibili conseguenze.

Una situazione critica

Le persone che abitano ai Campi Flegrei si trovano costantemente in una situazione critica, con la costante minaccia di terremoti e scosse telluriche. Le autorità locali sono costantemente all’opera per monitorare la situazione e garantire la sicurezza della popolazione, ma la paura e l’ansia rimangono sempre presenti.

L’emergenza continua

Nonostante gli sforzi delle autorità e degli esperti, l’emergenza ai Campi Flegrei sembra non avere una fine. Le scosse di terremoto continuano a verificarsi, mettendo a dura prova la resistenza e la determinazione di chi vive in questa zona. È fondamentale rimanere vigili e preparati di fronte a un’eventuale nuova scossa.

La necessità di essere pronti

Di fronte a una situazione così critica e instabile, è fondamentale essere pronti e preparati a fronteggiare eventuali emergenze. Mantenere sempre a portata di mano un kit di emergenza e seguire attentamente le indicazioni delle autorità sono azioni indispensabili per proteggere se stessi e i propri cari in caso di terremoto.

Continua a seguire gli aggiornamenti su questa situazione in evoluzione e tieniti sempre informato sulle misure di sicurezza da adottare in caso di terremoto ai Campi Flegrei. La prudenza e la preparazione sono fondamentali per affrontare le sfide che la natura ci pone di fronte.

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Video dell’ex su Internet: al bar offerte di sesso a pagamento.

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Video dell’ex su Internet: al bar offerte di sesso a pagamento.

Un 37enne di Gragnano è stato posto ai domiciliari per aver ripreso di nascosto la fidanzata e diffuso video intimi in una chat di gruppo con gli amici. La vittima è stata costretta a vivere l’orrore di vedere la propria privacy violata e la propria intimità esposta senza consenso.

Violazione della privacy online

La diffusione di materiale intimo senza il consenso della persona coinvolta è un grave reato. In questo caso, la vittima si è trovata ad affrontare non solo la violazione della propria privacy, ma anche il rischio di essere oggetto di ricatti o essere esposta a situazioni di cyberbullismo.

Conseguenze legali per il 37enne di Gragnano

Il 37enne responsabile di questo gesto è stato sottoposto ai domiciliari in attesa del processo per revenge porn. Questo tipo di reato, sempre più diffuso nell’era digitale, comporta pesanti conseguenze legali per chi ne è l’autore.

Sensibilizzazione sulla privacy online

La storia di questa giovane donna vittima di revenge porn è un monito sull’importanza di tutelare la propria privacy online. È fondamentale prestare attenzione a chi si concedono le proprie informazioni personali e a come vengono condivise, al fine di evitare situazioni spiacevoli e potenzialmente dannose per la propria reputazione e sicurezza.

La diffusione di video o foto intime senza il consenso della persona coinvolta è un grave reato che deve essere condannato e perseguito con fermezza dalla legge. La privacy e la dignità delle persone devono essere sempre rispettate, sia nella vita reale che online.

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Operaio 54enne muore sul lavoro in Casertano precipitando dal tetto di un capannone

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Operaio 54enne muore sul lavoro in Casertano precipitando dal tetto di un capannone

Nella provincia di Caserta, precisamente tra Carinaro e Gricignano, si è verificata una tragedia nella zona industriale che ha visto coinvolto un operaio di 54 anni. La Procura ha aperto un’inchiesta e disposto l’autopsia sul corpo della vittima per fare luce sulle cause del tragico incidente.

Indagine in corso sulla morte dell’operaio

L’operaio è morto sul lavoro dopo essere precipitato dal tetto di un capannone, un tragico evento che ha scosso la comunità locale e ha sollevato interrogativi sulla sicurezza sul posto di lavoro. La Procura sta cercando di determinare se ci siano state negligenze da parte dei datori di lavoro o se si tratti di un tragico incidente accidentale.

Chieste misure di sicurezza più stringenti

Dopo la morte dell’operaio, sindacati e associazioni hanno sollevato la questione della sicurezza nei luoghi di lavoro e hanno chiesto misure più stringenti per evitare che tragedie simili possano accadere in futuro. È fondamentale garantire ambienti sicuri e conformi alle normative per tutelare la salute e la vita dei lavoratori.

Appello per un maggiore rispetto della normativa sulla sicurezza sul lavoro

L’incidente che ha portato alla morte dell’operaio nel casertano è un doloroso monito sull’importanza di rispettare le normative sulla sicurezza sul lavoro. È necessario che le imprese si attengano scrupolosamente alle regole per garantire un ambiente di lavoro sicuro e proteggere la salute dei dipendenti. Sono fondamentali controlli periodici e formazione mirata per prevenire incidenti e tragedie sul posto di lavoro.

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Cedimenti allo Stadio Maradona: chiusura Curva B inferiore, senza legame con il bradisismo

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Cedimenti allo Stadio Maradona: chiusura Curva B inferiore, senza legame con il bradisismo

Il recente avvallamento di 2-3 gradoni nel settore inferiore della Curva B dello stadio Maradona ha destato preoccupazione dopo i recenti terremoti che hanno colpito la zona. Tuttavia, il Comune ha rassicurato che non vi è alcun problema sismico correlato a questi eventi.

L’allarme provocato dall’avvallamento

L’avvallamento dei gradoni nella Curva B ha portato alla chiusura preventiva di quella sezione dello stadio Maradona, al fine di garantire la sicurezza dei tifosi e dello staff. Le autorità competenti stanno indagando sulle cause di questo avvenimento e stanno monitorando attentamente la situazione per evitare problemi futuri.

Nessun legame con il bradisismo

Nonostante la paura scatenata dall’avvallamento dei gradoni, il Comune ha sottolineato che non vi è alcun legame con il bradisismo o altri eventi sismici che potrebbero minacciare la struttura dello stadio Maradona. Si tratta di un problema isolato che verrà affrontato con le dovute misure di sicurezza per garantire che lo stadio rimanga un luogo sicuro per i tifosi e per gli eventi sportivi.

Conclusioni

In conclusione, l’avvallamento dei gradoni nella Curva B dello stadio Maradona ha innescato un allarme di sicurezza, ma le autorità competenti stanno lavorando per risolvere la situazione in modo tempestivo e sicuro. È fondamentale garantire che le infrastrutture sportive siano sempre al sicuro per evitare incidenti e situazioni pericolose per il pubblico. Per ulteriori aggiornamenti sulla situazione, si consiglia di seguire le comunicazioni ufficiali delle autorità locali e del Comune.

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Rita Granata, 27enne investita a Fuorigrotta, è deceduta

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Rita Granata, 27enne investita a Fuorigrotta, è deceduta

Una tragedia si è abbattuta sulla famiglia di Rita Granata, la giovane di 27 anni investita da un’automobile lo scorso 5 maggio in via Leopardi. Dopo il terribile incidente, è stata ricoverata d’urgenza all’ospedale San Paolo, ma purtroppo non ce l’ha fatta ed è deceduta dopo tre giorni di lotta. Si è spenta così una giovane vita piena di speranze e progetti per il futuro.

L’incidente e le conseguenze

L’incidente in cui Rita è rimasta coinvolta è avvenuto alle prime luci del 5 maggio, lasciando la famiglia e gli amici nella disperazione più totale. Dopo essere stata investita da un’auto, la giovane è stata trasportata d’urgenza al pronto soccorso, ma le sue condizioni erano gravi e non c’è stato nulla da fare per salvarla. La notizia della sua scomparsa ha scosso l’intera comunità, che si è stretta intorno alla famiglia per cercare di alleviare il dolore per una perdita così improvvisa e dolorosa.

Il ricordo di una vita spezzata troppo presto

Rita Granata aveva tutta la vita davanti a sé, con i suoi sogni, i suoi progetti e le sue speranze per il futuro. La sua morte ha lasciato un vuoto incolmabile nei cuori di chi l’ha conosciuta e amata, ricordandoci quanto sia fragile e preziosa la vita. La sua famiglia, gli amici e chiunque abbia avuto il piacere di incrociare il suo cammino dovrà fare i conti con una perdita che lascerà un segno indelebile nella loro esistenza. Rita Granata sarà per sempre nei loro cuori, come un angelo che veglia su di loro dall’alto dei cieli.

Per ulteriori informazioni puoi consultare l’articolo originale su [Fanpage.it](https://www.fanpage.it/napoli/e-morta-rita-granata-la-ragazza-di-27-anni-investita-a-fuorigrotta-lo-scorso-5-maggio/).

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Incidente mortale a Napoli: uomo di 65 anni cade dallo scooter in via Santacroce.

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Incidente mortale a Napoli: uomo di 65 anni cade dallo scooter in via Santacroce.

Napoli: 65enne muore in un incidente stradale durante la serata di martedì 7 maggio

Nella serata di ieri, martedì 7 maggio, si è verificato un incidente stradale a Napoli che ha causato la morte di un uomo di 65 anni. Secondo le prime ipotesi, la vittima potrebbe essere stata colpita da un improvviso malore mentre si trovava alla guida dello scooter.

L’autopsia sulla salma del 65enne per risalire alle cause della morte

La salma del 65enne è stata sequestrata dalle autorità competenti che hanno disposto l’esecuzione di un’autopsia al fine di individuare con precisione le cause del decesso. Infatti, al momento non sono chiare le circostanze esatte dell’incidente e per questo si rende necessario approfondire le indagini.

Per continuare a seguire gli sviluppi di questa tragica vicenda, è possibile cliccare sul seguente link: [Continua a leggere](https://www.fanpage.it/napoli/napoli-cade-dallo-scooter-uomo-di-65-anni-muore-in-via-santacroce/)

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