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Cronaca

Indagata per omicidio stradale donna che uccise due carabinieri: già arrestata per droga.

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Indagata per omicidio stradale donna che uccise due carabinieri: già arrestata per droga.

La donna indagata per l’omicidio dei due carabinieri aveva un passato legato alla droga. N. L., arrestata in passato in un blitz del 2019, è ora al centro delle indagini per la morte di Francesco Ferraro e Francesco Pastore. La sua storia si intreccia così con un tragico evento che ha sconvolto l’opinione pubblica.

Il passato di N.L. e la condanna per droga

Nel suo passato emerge un episodio che potrebbe avere delle implicazioni sulla sua attuale situazione legale. La condanna per droga del 2019 potrebbe gettare luce su alcuni aspetti della sua personalità e del suo comportamento.

Le indagini sull’omicidio dei carabinieri

La morte di due carabinieri in un incidente stradale ha scosso l’Italia intera e ora la donna N.L. è indagata per omicidio. Le autorità stanno cercando di ricostruire l’accaduto per fare luce sulla tragedia e portare a giustizia chiunque sia responsabile.

Conclusioni

La vicenda di N.L. mette in luce quanto sia importante analizzare il passato di una persona per comprendere le sue azioni presenti. La sua condanna per droga potrebbe aver contribuito in qualche modo all’incidente che ha causato la morte dei due carabinieri. Resta da vedere come evolverà la situazione e quali saranno le conseguenze per l’indagata.

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Cronaca

Treno guasto nel Casertano: ritardi fino a 4 ore per Alta Velocità, Intercity e Regionali

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Treno guasto nel Casertano: ritardi fino a 4 ore per Alta Velocità, Intercity e Regionali

Treni fermi nel Casertano dopo un guasto tra Valle di Maddaloni e Maddaloni Superiore: fino a 4 ore di ritardi per i convogli che attraversano la zona.

Immagine di repertorio

La circolazione ferroviaria si è paralizzata nel Casertano dal primo mattino di oggi, dopo il guasto di un treno avvenuto alle 8.40 tra Valle di Maddaloni e Maddaloni Superiore. Lo ha fatto sapere Trenitalia, che specifica si tratti di un treno di “altra impresa ferroviaria”. Ma la circolazione è andata rapidamente in tilt e anche dopo diverse ore si registrano rallentamenti ai treni dell’Alta Velocità, Intercity e Regionali che, fa sapere la società “possono registrare un maggior tempo di percorrenza fino a 360 minuti”, in attesa che venga ultimato l’intervento del locomotore di soccorso.

In particolare, i Treni Alta Velocià e Intercity direttamente coinvolti sono:

  • FR 8302 Lecce (6:05) – Roma Termini (11:55): fermo a San Lorenzo Maggiore dalle ore 10:23
  • FR 9511 Milano Centrale (6:10) – Lecce (15:50): fermo a Caserta dalle ore 11:11
  • FA 8306 Lecce (7:10) – Roma Termini (12:55): fermo a Benevento dalle ore 11:07
  • IC 716 Bari Centrale (7:05) – Napoli Centrale (11:15): fermo a Solopaca dalle ore 10:23
  • IC 703 Roma Termini (7:28) – Bari Centrale (13:54): fermo a Caserta dalle ore 10:55

Inoltre, Trenitalia ha fatto sapere che:

Sciopero treni Alta Velocità sabato 9 e domenica 10 novembre: a rischio le Frecce Trenitalia

Il treno FA 8348 Bari Centrale (6:10) – Roma Termini (10:03) oggi termina la corsa a Dugenta.
I passeggeri possono proseguire il viaggio con il servizio sostitutivo con bus…

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Cronaca

Domani i funerali di Arcangelo Correra, il 18enne ucciso a Napoli con un colpo di pistola alla testa

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Domani i funerali di Arcangelo Correra, il 18enne ucciso a Napoli con un colpo di pistola alla testa

I funerali di Arcangelo Correra si svolgeranno domani, giovedì 14 novembre, nella chiesa che sorge poco distante dal punto esatto in cui è stato ucciso.

Arcangelo Correra

Si svolgeranno domani, giovedì 14 novembre, i funerali di Arcangelo Correra, il 18enne ucciso nella notte del 9 novembre in piazzetta Sedil Capuano, nel centro di Napoli. Le esequie del ragazzo si terranno alle ore 15 nella chiesa di Santa Caterina a Formiello, che sorge poco distante al luogo in cui Arcangelo Correra è stato colpito mortalmente da un proiettile alla testa dall’amico Renato Caiafa, 19 anni, che si è poi costituito alla polizia, confessando l’omicidio. È stato proprio il 19enne ad accompagnare Correra all’ospedale Pellegrini, dove il giovane è deceduto, presentandosi poi spontaneamente in Questura.

Renato Caiafa resta in carcere

Proprio nelle scorse ore, Caiafa è apparso davanti al gip del Tribunale di Napoli, che ha deciso di non convalidare il fermo emesso precedentemente nei confronti del 19enne, ma ha comunque disposto il carcere. Renato Caiafa, infatti, è indagato a piede libero per l’omicidio colposo di Arcangelo Correra, mentre il fermo era stato emesso per la detenzione e la ricettazione della pistola.

È sull’arma che si concentrano maggiormente le indagini degli inquirenti. Caiafa, infatti, sia durante la confessione che durante l’interrogatorio, ha sempre sostenuto di aver trovato la pistola adagiato su uno pneumatico di un’automobile parcheggiata nelle vicinanze e di aver sparato per errore all’amico, colpendolo in piena fronte.

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Paziente tenta di aggredire infermiera all’ospedale Pellegrini di Napoli: poliziotto ferito per difenderla

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Paziente tenta di aggredire infermiera all’ospedale Pellegrini di Napoli: poliziotto ferito per difenderla

L’aggressione si è verificata nel tardo pomeriggio di ieri nel nosocomio nel cuore di Napoli: il poliziotto, che ha difeso l’infermiera, ha riportato contusioni al volto. Il prefetto di Napoli Michele di Bari ha espresso vicinanza ai due, sottolineando l’importanza dei presidi di polizia negli ospedali.

Ennesima aggressione all’interno di un ospedale di Napoli: teatro dell’ultimo episodio è stato l’ospedale Pellegrini, nel cuore del centro storico della città. Nel tardo pomeriggio di ieri, martedì 12 novembre, un paziente ha tentato di aggredire una infermiera: fortunatamente, un poliziotto delle Volanti, allertato dal collega in servizio presso il presidio di polizia in ospedale, è intervenuto e ha fermato l’aggressore, evitando che l’infermiera venisse colpita ma riportando delle contusioni al volto.

Sull’episodio di violenza andato in scena all’ospedale Pellegrini, il prefetto di Napoli, Michele di Bari “esprime la propria vicinanza all’agente e all’infermiera” si legge in una nota. “Il prefetto – si legge ancora – evidenzia come la presenza della Polizia di Stato, a tutela del personale sanitario, continuerà ad essere garantita, aggiungendosi ai dispositivi di allarma punto a punto e ai sistemi di videosorveglianza già attivi, per garantire lo svolgimento in sicurezza del lavoro da parte dei sanitari in servizio nei Pronto Soccorso”.

Sui social, inoltre, anche l’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate”, in prima linea nel denunciare aggressioni ai danni del personale sanitario a Napoli e provincia, ha parlato di quanto accaduto al Pellegrini, definendo l’ospedale “di trincea” per l’ennesima aggressione verificatasi…

Fonte Verificata

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