Cronaca
Il centro scommesse colpito di nuovo: il furto si ripete.
Criminalità a Arzano: un problema senza soluzione
Arzano sta vivendo un momento di forte emergenza a causa della criminalità scatenata e dei numerosi furti che si susseguono senza sosta. Anche la presenza di Luca Abete e del programma “Striscia la Notizia” su Canale 5 non sembra aver sortito effetti sul miglioramento della situazione, spingendo forze dell’ordine e politica a trovare soluzioni efficaci.
Un nuovo assalto al Centro SNAI
La scorsa notte, il Centro SNAI di Via Aruta è stato vittima di un ennesimo assalto con scasso. I ladri hanno sfondato la porta d’ingresso del centro scommesse e hanno rubato quanto possibile dall’interno, aggiungendo un ulteriore episodio alla lunga serie di furti che sta colpendo il territorio di Arzano.
Furti in aumento: una situazione critica
La situazione si fa sempre più critica, con decine di atti criminosi che arrecano danni e disagi alla cittadinanza. I furti d’auto si sommano ai danneggiamenti notturni e giornalieri, creando un clima di insicurezza diffuso. L’iniziativa di Luca Abete di Striscia la Notizia aveva scosso le coscienze, ma sembra che il fenomeno criminale non accenni a diminuire.
La mancanza di sicurezza preoccupa i cittadini
La cittadinanza di Arzano si sente in pericolo e preoccupata per la propria incolumità, ma anche per il messaggio negativo che viene trasmesso alle nuove generazioni. La presenza delle istituzioni sembra non essere sufficiente a contrastare la violenza e gli abusi che si verificano quotidianamente sul territorio.
Appelli alle istituzioni locali e reazioni delle autorità
L’inviato di Striscia la Notizia, Luca Abete, si è rivolto alla sindaca di Arzano, Vincenza Aruta, per chiedere spiegazioni riguardo ai furti con vetrina spaccata da un’auto. Le autorità locali, pur essendo a conoscenza della situazione, sembrano non riuscire a fermare i criminali, lasciando impotenti commercianti e cittadini vittime di questi atti di violenza.
Una situazione che preoccupa e non accenna a risolversi
Nonostante le rassicurazioni delle autorità locali, la paura di essere le prossime vittime della banda criminale si diffonde tra gli esercenti che temono per la propria sicurezza. Gli ingenti danni causati fino ad ora continuano a minacciare la tranquillità della comunità arzanese, con la speranza che misure efficaci possano essere adottate al più presto.
Cronaca
I funerali di Simeon e Alessia, morti a Vico Equense. Per la giovane autorizzata donazione organi
Folla ai funerali di Simeon oggi nella Cattedrale di Castellammare. Le esequie di Alessia domani alle 10,30: i familiari autorizzano la donazione degli organi.
Alessia Piccirillo e Simeon Dimitrov, le vittime
I funerali di Simeon Dimitrov, 18 anni, e Alessia Piccirillo, 19 anni, vittime del tragico incidente stradale a Vico Equense avvenuto la notte tra sabato 16 e domenica 17 novembre scorsi si terranno a distanza di 24 ore l’uno dall’altro, oggi, venerdì 22 novembre, e domani, sabato 23. La costiera sorrentina è in lutto e piange due suoi figli. Entrambi i ragazzi frequentavano l’ultimo anno dell’Istituto Turistico “don Luigi Sturzo” di Castellammare di Stabia. Oggi centinaia di giovani si sono radunati nella Cattedrale di Castellammare di Stabia, alle 15, per l’ultimo saluto a Simeon, il giovane canoista di 18 anni che era alla guida della moto Ktm Duke 400, finita fuori strada. I funerali di Alessia si terranno invece domani mattina alle 10,30, nel piazzale dell’istituto comprensivo “Denza”.
I genitori di Alessia autorizzano la donazione degli organi
A bordo del mezzo a due ruote viaggiava anche Alessia Piccirillo, studentessa di 19 anni, rimasta gravemente ferita nell’incidente stradale e deceduta purtroppo dopo due giorni di ricovero all’Ospedale del Mare di Napoli. I funerali della ragazza si terranno invece domani. I familiari hanno autorizzato la donazione degli organi. Negli scorsi giorni si sono avute diverse iniziative di cordoglio in città per ricordare le due giovani vittime. Nella scuola superiore che i due ragazzi frequentavano ci sono stati attimi di dolore condiviso. Sono stati lanciati i palloncini bianchi in…
Cronaca
Pizze fatte con ingredienti scadenti e prodotti Dop che non esistono: denunciati i titolari di 3 locali nel Napoletano
Decine di controlli dei carabinieri del Nas in tutta la Campania: nella provincia di Napoli denunciati i titolari di 3 pizzerie per frode in commercio. Nelle province di Avellino e Benevento sequestrati litri di vino e di olio, ma anche formaggi e salumi, privi delle indicazioni di provenienza e di tracciabilità.
Controlli a tappeto in tutta la Campania quelli effettuati dai carabinieri del Nas (Nucleo antisofisticazioni e sanità), che hanno controllato decine di attività commerciali tra le varie province della regione: 99 gli esercizi controllati, dei quali 45 sono stati sanzionati, per un totale di 80mila euro di multe.
E allora, nella provincia di Napoli, precisamente a Giugliano, Tufino e Marigliano, i militari dell’Arma hanno denunciato i titolari di tre pizzerie: nei loro locali venivano riportate sui menù pizze fatte con ingredienti di alta qualità, che in realtà erano scadenti, come emerso dal controllo; in alcuni casi, veniva riportato anche l’utilizzo di “fiori di zucca Dop”, prodotto che però non ha mai ricevuto questa denominazione. Pertanto, i tre titolari sono stati denunciati alla competente Autorità Giudiziaria per frode in commercio.
Denunciato per frode in commercio e contraffazione di indicazioni geografiche o Dop il titolare di una ditta di conservazione di frutta e verdura a Frattaminore, ancora nel Napoletano: vendeva castagne albanesi spacciandole per napoletane. Nell’area del Parco Nazionale del Vesuvio, inoltre, una ditta vendeva pomodori del piennolo pur non facendo parte del circuito di controllo né del Consorzio di tutela.
Cronaca
Esplosione ad Ercolano: le gemelle Sara e Aurora lavoravano coi botti da mesi per 25 euro al giorno
I familiari di Sara e Aurora Esposito, morte il 18 novembre nell’esplosione della fabbrica abusiva di fuochi ad Ercolano (Napoli), raccontano che le ragazze da mesi svolgevano quell’attività sempre per le stesse persone.
Le gemelle Aurora e Sara Esposito, vittime dell’esplosione ad Ercolano col 18enne Samuel Tafciu
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Per le sorelle Sara e Aurora Esposito non era il primo giorno di lavoro: in quella fabbrica abusiva di fuochi d’artificio di contrada Patacca, a Ercolano, ci stavano da qualche settimana, ma svolgevano quell’attività, per aiutare la mamma. Sempre in condizioni precarie, e per una manciata di spiccioli: 300 euro a settimana da dividere in due, 25 euro al giorno a testa. Retroscena che stravolge la narrazione, quello che Fanpage.it apprende dai familiari delle gemelle, decedute il 18 novembre insieme al 18enne Samuel Tafciu, quando la baracca trasformata in laboratorio di fuochi d’artificio fantasma è esplosa.
L’esplosione della fabbrica di fuochi d’artificio a Ercolano
Una manovra maldestra, una fonte di calore improvvisa, forse, semplicemente, la bassa qualità della polvere pirica utilizzata: i motivi di quell’esplosione sono ancora al vaglio. Il proprietario dell’abitazione, Pasquale Punzo, è indagato per omicidio plurimo colposo e disastro colposo. Quando si è presentato ai carabinieri, alcune ore dopo la tragedia e in compagnia del suo avvocato, il 38enne non ha rilasciato dichiarazioni. Dalle indagini è emerso che la baracca era intestata alla figlia tredicenne. Gli inquirenti stanno ricostruendo il…