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Cronaca

Gommista abusivo beccato al Vomero, sequestrate centinaia di ruote nuove e usate

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Gommista abusivo beccato al Vomero, sequestrate centinaia di ruote nuove e usate

Scoperto un deposito di stoccaggio di pneumatici nuovi e usati. Denunciato il gommista abusivo.

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Gommista abusivo scoperto al Vomero. Nel deposito trovate centinaia di ruote usate e nuove. Tutto il materiale è stato sequestrato. L’operazione è scattata nella giornata di ieri, nell’ambito del piano dei controlli di tipo dinamico finalizzati alla repressione dei reati in materia ambientale previsti dal protocollo prefettizio “Terra dei Fuochi”. In campo l’Unità Operativa Tutela Ambientale della Polizia Locale di Napoli, guidata dal Maggiore Giobbe, e l’Esercito Italiano, che ha consentito di individuare un gommista che esercitava abusivamente la professione in zona Vomero.

Scattano i sigilli per il gommista abusivo

Gli agenti hanno sequestrato il locale adibito ad officina completamente abusivo dedito alla riparazione di pneumatici. L’esercizio commerciale abusivo veniva condotto senza alcun titolo autorizzativo, senza alcun contratto per lo smaltimento dei rifiuti costituenti soprattutto da pneumatici fuori uso, in locali che risultavano privi di idoneità sanitaria, di condizioni di sicurezza, igiene, salubrità.

Nel locale veniva sottoposto a sequestro un considerevole numero di pneumatici (e relativi cerchioni in lega) di incerta provenienza, soprattutto sono in corso accertamenti relativi al rinvenimento di gomme etichettate senza relativa fattura di acquisto. Si ricorda che il pneumatico usato non può essere rivenduto come nuovo ad ignari acquirenti. Il titolare dell’attività è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Napoli, contestati i reati di ricettazione violazioni ai reati in materia ambientale.

È stato scoperta un vera e propria centrale abusiva di stoccaggio di pfu che sarebbero stati probabilmente abbandonati in qualche improvvisata discarica o, come purtroppo sempre più spesso succede, bruciati, creando pericolo per la pubblica salute dei cittadini. L’attività segue quella del rinvenimento in zona università di un ingente volume di pfu abbandonati su un terreno agricolo. I controlli continueranno senza sosta anche nei prossimi giorni.

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Pozzuoli, boss Sannino comanda da carcere, trasferito a Palermo

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Pozzuoli, boss Sannino comanda da carcere, trasferito a Palermo

Pozzuoli, una città campana nota per la sua ricca storia e cultura, è anche teatro di una vicenda criminale che continua a far parlare di sé. Gennaro Sannino, conosciuto come “Gennarino ‘o vet”, è un boss della camorra flegrea che nonostante la detenzione non ha smesso di esercitare il suo potere e controllo sulla sua organizzazione criminale. La sua capacità di mantenere la leadership anche da dietro le sbarre è un chiaro segno della sua influenza e della sua abilità nel manipolare gli eventi a suo favore.

Il potere dalla detenzione

La notizia del trasferimento di Sannino a Palermo ha sollevato diverse domande sulla sua influenza all’interno dell’organizzazione criminale e sul modo in cui continua a mantenere il controllo nonostante la distanza fisica. La camorra flegrea, nota per la sua violenza e per la sua presenza capillare nel territorio, sembra ancora essere sotto il controllo di Sannino, nonostante le misure di sicurezza adottate per limitarne l’influenza.

La rete criminale

La capacità di Sannino di dettare ordini e mantenere la sua rete criminale attiva anche da dietro le sbarre è un segno della sua grande abilità nell’organizzazione e nella gestione dei suoi affiliati. La camorra flegrea, con le sue radici profonde nella zona di Monterusciello, sembra essere una struttura criminale molto resistente e in grado di adattarsi alle situazioni più difficili, anche quando i suoi leader sono detenuti.

La sfida per la giustizia

La vicenda di Sannino rappresenta una sfida significativa per la giustizia italiana, che deve trovare un modo per limitare l’influenza di boss come lui anche quando sono detenuti. La lotta contro la camorra e le altre organizzazioni criminali richiede una strategia complessiva che includa non solo la repressione degli illeciti, ma anche il recupero dei territori e la prevenzione della criminalità. Solo attraverso un impegno costante e una collaborazione tra le forze dell’ordine, la magistratura e la società civile sarà possibile ridurre l’influenza della camorra e offrire una prospettiva di futuro più sicura e più giusta per le comunità colpite dalla criminalità.

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Spari e 2 feriti a Quarto dopo lite per viabilità

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Spari e 2 feriti a Quarto dopo lite per viabilità

Nella notte di Quarto, una lite stradale banale ha preso una piega inaspettata e drammatica, trasformandosi in un vero e proprio Far West. L’evento ha visto coinvolti più soggetti e ha portato a conseguenze gravi, con l’esplosione di tre colpi di pistola nel buio della notte. La scena è stata teatro di un’aggressione brutale, che ha lasciato due persone ferite, seppur in maniera non grave. Il fatto che non si sia verificato il peggio è stato solo frutto del caso, in quanto l’intensità della situazione ha rischiato di sfociare in una tragedia ancora più grande.

La dinamica dell’aggressione

L’aggressione sembra essere scaturita da una lite stradale, un evento che normalmente si risolve con un semplice scambio di parole o, nella peggiore delle ipotesi, con un breve confronto. Tuttavia, in questo caso, la situazione è degenerata rapidamente, portando all’uso di armi da fuoco e a un’aggressione fisica violenta. La presenza di armi e l’uso di violenza estrema hanno trasformato la scena in un teatro di guerra, mettendo a rischio la vita delle persone coinvolte.

Le conseguenze dell’aggressione

Le conseguenze di questo evento sono state gravi, con due persone che hanno riportato ferite, anche se non di gravità tale da mettere a rischio la loro vita. L’impatto psicologico di un’esperienza del genere può essere profondo, e le vittime potrebbero dover affrontare un percorso di recupero non solo fisico, ma anche emotivo. L’evento solleva inoltre questioni sulla sicurezza pubblica e sull’uso delle armi, evidenziando la necessità di un impegno più forte nella prevenzione della violenza e nel controllo dell’uso di armi da fuoco.

Riflessioni sulla sicurezza pubblica

La sicurezza pubblica è un tema di grande rilevanza, specialmente in seguito a eventi come quello descritto. La possibilità che una lite stradale possa degenerare fino a questo punto è un campanello d’allarme per le autorità e per la comunità. È fondamentale aumentare gli sforzi per prevenire la violenza e garantire che episodi del genere non si ripetano. La collaborazione tra le forze dell’ordine, le istituzioni locali e la comunità stessa è cruciale per creare un ambiente più sicuro per tutti.

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Furto nello spogliatoio del Loreto Mare di Napoli

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Furto nello spogliatoio del Loreto Mare di Napoli

Nella città di Napoli, un evento inquietante ha scosso la tranquillità dell’ospedale Loreto Mare. Una banda di ladri, approfittando della notte, ha sferrato un colpo all’interno della struttura sanitaria, forzando una finestra per poi raggiungere gli spogliatoi del personale sanitario nel reparto di Radiologia. Una volta all’interno, gli ignoti hanno scassinato diversi armadietti, rubando denaro contante, carte di credito, chiavi di auto e documenti personali.

La dinamica dell’evento

La vicenda si è sviluppata nella notte, quando gli autori del furto hanno colto il momento di minor vigilanza per penetrare all’interno dell’ospedale. La scelta del reparto di Radiologia non sembra casuale, suggerendo una certa conoscenza delle strutture interne dell’ospedale o forse una semplice opzione per la sua posizione all’interno dell’edificio.

Conseguenze e gravità dell’evento

Il colpo ai danni del personale sanitario dell’ospedale Loreto Mare non è solo un atto di vandalismo e furto, ma rappresenta anche una violazione della sicurezza all’interno di una struttura destinata alla cura e alla protezione della salute pubblica. La perdita di beni personali come denaro, carte di credito e documenti personali rappresenta un disagio significativo per il personale coinvolto, che oltre al trauma dell’evento, dovrà anche affrontare le conseguenze amministrative e burocratiche derivanti dal furto.

Misure di sicurezza e futuro dell’ospedale

L’evento solleva questioni sulla sicurezza all’interno dell’ospedale Loreto Mare e su come sia possibile prevenire futuri episodi del genere. La necessità di rivedere e rafforzare le misure di sicurezza diventa imperativa per proteggere sia il personale che i pazienti. Ciò potrebbe includere l’installazione di sistemas di sorveglianza più avanzati, il potenziamento del personale di sicurezza, nonché la valutazione delle procedure di accesso e di controllo degli spazi comuni e dei reparti. La speranza è che l’ospedale possa tornare a essere un luogo di cura e fiducia per la comunità, senza la paura di violazioni della sicurezza.

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