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Cronaca

Giusy Valda: “Stronzo il mio fratello Francesco Pio per un paio di scarpe” – intercettazione telefonica scandalosa

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Giusy Valda: “Stronzo il mio fratello Francesco Pio per un paio di scarpe” – intercettazione telefonica scandalosa

Le intercettazioni che confermano il coinvolgimento della famiglia Valda

<em>“Ora te lo do fra’ però non parlare più da dentro a questi telefoni, siete tutti intercettati, sono andata dall’ avvocato, stiamo tutti intercettati, ogni telefonata mia la tua sta scritta sopra i fascicoli tu.. Pio, è uscito tutto, novembre, dicembre…”.

Giusy Valda, sorella di Francesco Pio Valda detenuto per l’omicidio del pizzaiolo Maimone, ha ricevuto una chiamata dal fratello Luigi, anch’egli in carcere. Durante la telefonata, Giusy è stata informata sulle intercettazioni e sulle indagini in corso sulla famiglia.

Nell’aprile dell’anno precedente Giusy è venuta a conoscenza delle indagini e degli sviluppi in corso, ma non è riuscita ad evitare le conseguenze. Nel mese di ottobre, insieme alla nonna e ad altri cinque complici, è stata arrestata per aver tentato di favorire la fuga di Francesco Pio dopo l’omicidio.

La telefonata rivelatrice tra fratello e sorella

Nel corso di una conversazione intercettata tra Giusy e Luigi, quest’ultimo si rende conto della gravità della situazione e cerca di spiegare alla sorella l’impatto delle loro azioni. Giusy, inconsapevolmente, conferma il coinvolgimento del fratello nell’omicidio del pizzaiolo.

Le parole emotive scambiate tra i due riflettono la tensione e la preoccupazione che circonda la famiglia Valda, esposta alla luce delle indagini e delle conseguenze dell’omicidio commesso da Francesco Pio.

La consapevolezza della situazione giudiziaria

L’incomprensione della gravità della situazione emerge durante la telefonata, con Luigi che spiega a Giusy le possibili implicazioni legali per il fratello. I dettagli forniti da Giusy, insieme agli scambi emotivi tra i due, confermano il quadro accusatorio che porterà agli arresti della famiglia Valda e dei complici affiliati.

L’intercettazione della conversazione tra fratello e sorella rivela la natura profonda della vicenda legata all’omicidio del pizzaiolo e alle azioni compiute per coprire il crimine. La fragilità dei legami familiari e le conseguenze tragiche delle decisioni prese emergono chiaramente durante la telefonata.

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Incendio a Napoli, “rilevatori di fumo obbligatori per B&B e Case Vacanze” appello di Confersercenti

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Incendio a Napoli, “rilevatori di fumo obbligatori per B&B e Case Vacanze” appello di Confersercenti

Aigo Confesercenti, l’associazione dei B&B e delle case vacanza: “Servono rilevatori di fumo in tutte le strutture ricettive extra alberghiere”. Spavone (Usb Vigili del Fuoco): “Ci sia obbligo di dispositivi in tutte le abitazioni”

L’edificio di piazza Municipio dove c’è stato l’incendio

“Dallo scorso settembre i rilevatori di fumo sono obbligatori per gli affitti brevi, come prevede l’ultimo decreto del Governo. Noi chiediamo che lo siano anche per tutte le altre attività extralberghiere, non solo gli affitti brevi, ma anche per B&B e Case vacanze”. A lanciare l’appello è Piergaetano Orlando, Aigo Confesercenti di Napoli, l’associazione dei B&B e degli affittacamere, all’indomani dell’incendio in una casa vacanze di piazza Municipio, nel quale ha perso la vita Emanuela Chirilli, ragazza pugliese di 27 anni, che aveva prenotato una stanza per una notte.

Schiavo (Confesercenti): “Una tragedia enorme”

Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania, è addolorato per l’accaduto:

“Una tragedia enorme – afferma – la morte della turista a Napoli, che ci colpisce molto e ci addolora. Non è accettabile che un turista che viene a vedere una città così accogliente debba perdere la vita per un incendio. Le indagini chiariranno cosa sia accaduto. Noi, senza entrare nel merito della vicenda, come Confesercenti possiamo dire che siamo sempre al fianco delle imprese per la legalità. Seguiamo con i tecnici l’apertura di nuove attività ricettive extra alberghiere e diamo supporto agli imprenditori che lo richiedono per l’aggiornamento e l’informazione su normative e regole. In questo caso, ci auguriamo che quanto prima sia…

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Cade in una scarpata su viale Giulio Cesare a Fuorigrotta: arrivano i vigili del fuoco

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Cade in una scarpata su viale Giulio Cesare a Fuorigrotta: arrivano i vigili del fuoco

Una persona è finita in una scarpata poco distante dal Bingo di viale Giulio Cesare a Fuorigrotta: vigili del fuoco al lavoro per salvarla.

Foto / Fanpage.it

Momenti di paura nel pomeriggio di oggi a Fuorigrotta, nel quartiere occidentale di Napoli: una persona è precipitata in una scarpata su via Giulio Cesare, poco distante dal Bingo. Sul posto vigili del fuoco e forze dell’ordine per recuperarlo: la persona, che sarebbe del posto, è viva, ma non è chiaro se sia caduta accidentalmente o se la dinamica possa essere diversa.

Diverse le segnalazioni a Fanpage.it da parte di residenti del posto, che hanno segnalato la presenza di vigili del fuoco e ambulanze, spaventati dal via vai atipico di un sabato pomeriggio nella zona occidentale di Napoli

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Emanuela Chirilli morta in incendio a Napoli, si indaga per omicidio colposo: disposta l’autopsia

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Emanuela Chirilli morta in incendio a Napoli, si indaga per omicidio colposo: disposta l’autopsia

La Procura indaga per omicidio colposo per la morte della 27enne pugliese, vittima di un incendio in una casa vacanze a Napoli.

Emanuela Chirilli, vittima dell’incendio nella casa vacanze a Napoli

Si indaga per omicidio colposo contro ignoti per la morte di Emanuela Chirilli, vittima di un incendio in una casa vacanze in piazza Municipio a Napoli, nella notte di venerdì 29 novembre. La ragazza di 27 anni, originaria di Maglie, in provincia di Lecce, in Puglia, era nel capoluogo partenopeo per un giorno. È rimasta vittima di un terribile incidente nella casa che aveva affittato al settimo piano di un palazzo di fronte alla Stazione Marittima di Napoli.

La Procura della Repubblica di Napoli – sezione Lavoro e colpe professionali, coordinata dalla pm Di Monte – che coordina le indagini conferirà l’incarico al medico legale per l’autopsia la prossima settimana. Dall’esame autoptico potrebbero emergere elementi utili a chiarire le cause della morte. Al momento si propende per asfissia da inalazione di monossido di carbonio legato al fumo. Sul corpo della giovane, infatti, sarebbero state rilevate, secondo le prime informazioni, tracce di ustioni solo su un braccio, non tali da determinarne il decesso.

Le indagini sulla morte di Emanuela Chirilli

Le indagini sono affidate al commissariato Decumani della Polizia di Stato, seguite attentamente dalla Questura, ed alla Polizia Scientifica. Le forze dell’ordine stanno verificando tutto: dalle uscite di emergenza, agli estintori. C’è grossa attenzione del Comune per le regolarità amministrative. Dai primi accertamenti eseguiti dagli uffici tecnici comunali, la casa vacanze era in regola dal…

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